VERONA - Dieci milioni e 300mila uova, per un valore commerciale di due milioni di euro, «conservate a temperature non idonee, con percolati di uova rotte, tra insetti, roditori e relativi escrementi», sono state sequestrate dal Nas dei carabinieri in un magazzino di una ditta di Verona specializzata nella fornitura di ovoprodotti destinati a note industrie dolciarie nazionali. L'elenco di queste non è stato reso noto in quanto il prodotto non ha mai raggiunto le aziende produttrici, grazie all'intervento dei Nas.
Oltre al magazzino, i militari di Padova hanno ispezionato anche «l'area di sgusciatura e lavorazione della ditta dove sono state riscontrate diffuse situazioni di sporcizia, risalenti alla precedente lavorazione» e hanno quindi richiesto all'Autorità sanitaria «l'inibizione all'uso dell'intera linea di lavorazione dell'azienda stessa fino all'adeguamento ai regolari criteri igienici». Il titolare dell'azienda, secondo gli inquirenti, non è nuovo a reati di questo genere: già qualche anno fa era stato costretto a chiudere l'attività, ma aveva riaperto con altra insegna.
Il sequestro ha permesso di impedire l'eventuale utilizzo delle uova nella preparazione di sottoprodotti destinati quali ingredienti in prodotti dolciari da forno, come ad esempio i panettoni, i pandori, ma anche merendine di produzione industriale.
Soddisfatta la Coldiretti che commenta: «Con oltre nove italiani su dieci che durante il periodo di Natale consumano dolci l'operazione dei Nas dei Carabinieri è importante per garantire la sicurezza a tavola in un momento importante per le famiglie. Si stima che in Italia siano prodotti per Natale più di cento e dieci milioni tra pandori e panettoni, ma sono anche in molti a riscoprire dolci tradizionali del territorio fatte in casa».