Estate, tempo di sagre. Ed è il caso di dire, non tutte sagre "in regola" e dettate da un reale spirito di promozione del turismo, del territorio e delle produzioni locali. Un esempio "negativo" di sagre è stato segnalato i giorni scorsi dal ruralista e docente presso l'Università degli Studi di Milano, Michele Corti, che ha messo sotto il riflettore la Festa della Bresaola che si è svolta a Chiuro (So), con il patrocinio della Pro Loco, durante il week end del 17 e 18 luglio scorso.
Creare polemiche con il comune di Chiuro ci sembrava poco elegante, ma riportare la notizia dell'evento per quello che è e anche rilevare il disappunto di Corti in merito all'immagine di "sagra negativa" ci sembrava doveroso.
Infatti, è chiaro agli addetti al settore che per organizzare una festa della brasaola ci vuole, innanzitutto, il supporto del Consorzio e delle autorità locali e territoriali e non solo la fornitura di un tipo, ben preciso, di bresaola... come si evince dal volantino della manifestazione (che riportiamo sotto in allegato e nella foto a sinistra).
Il fatto che la festa prevedesse una due giorni di cene a base di bresaola e poi un bel seguito danzante non da nulla pensare... anzi.
Ma se la bresaola che si serve durante la cena e la festa porta di nome di un noto produttore, allora, forse, è lecito avere qualche perplessità.