Un tavolo sindacale per affrontare nello specifico il problema della batteriolosi del kiwi. Lo chiedono le segreterie regionali del Lazio e di Roma di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil e le organizzazioni datoriali per mettere insieme un quadro di misure atte a contenere la crisi.
«Nel merito - dichiara Luca Battistini della Flai Lazio - sarà necessario dichiarare lo stato di crisi e l'estensione dei benefici degli sgravi fiscali e contributivi per le aree svantaggiate: solo in questo modo, sarà possibile dare un sostegno alle imprese e ai lavoratori cercando di garantire loro un contratto dignitoso». La vicenda della batteriolosi che sta investendo dallo scorso anno il kiwi giallo nel triangolo Aprilia, Cisterna, Velletri, e' diventata ormai una emergenza.
Le imprese hanno dovuto estirpare le piante di kiwi giallo con una perdita di 50mila euro a ettaro e il problema riguarda centinaia di imprese che vedono a rischio oltre che le produzioni anche la redditività delle loro aziende. Il batterio, tra l'altro, sta intaccando anche il kiwi verde, fino ad oggi escluso da questo problema. Quest'anno, spiegano i sindacati, nell'area Aprilia, Cisterna e Velletri ci sarà un calo di conferimento dei kiwi del 70 per cento rispetto allo scorso anno e di un 10 per cento per il kiwi verde. Questa situazione oltre a una perdita economica considerevole, crea anche un problema occupazionale.
Infatti sono almeno tre mila i lavoratori che sono impiegati nelle operazioni di raccolta, di lavorazione dei terreni e nelle cooperative che commercializzano questo prodotto. Un rischio sul quale e' necessario e urgente un intervento dell'assessorato della Regione Lazio a sostegno, oltre che delle imprese, anche dei lavoratori. «Le organizzazioni sindacali - che rappresentano i tre mila lavoratori di questo settore - non sono stati convocati alla riunione che si terrà oggi pomeriggio a Roma - ha aggiunto Battistini - La Regione ha cambiato stile: siamo passati dall'assessore precedente, che faceva solo le informative, a un assessore che non convoca proprio le parti sociali, dimostrando cosi' scarsa attenzione al mondo del lavoro agricolo, stretto oggi in una morsa feroce con l'espulsione dal ciclo produttivo di migliaia di persone. Se questo assessorato dimostrerà scarsa sensibilità nei confronti dei lavoratori (come oggi ha fatto) sarà anche responsabile del licenziamento dei lavoratori e dell'eventuale lavoro nero che questa situazione provocherà».
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