Il McItaly, il panino all'italiana di McMcDonald's lanciato dal ministro Luca Zaia (nella foto), continua a far discutere. E dopo le critiche nostrane di Ermete Realacci del Pd ora ci si mette anche Matthew Fort, critico gastronomico del Guardian e amante dei sapori e della cucina italiana che ha scritto sulle pagine online del quotidiano britannico Guardian un articolo al vetriolo contro il ministro italiano. Fort ha definito il nuovo prodotto di McDonald's «un miscuglio diabolico di crema di carciofi, formaggio asiago e lattuga» e ha affermato che la decisione di promuovere questo prodotto da parte del Ministro italiano è stato «un atto mostruoso e un tradimento nazionale».
La risposta di Zaia non si è fatta attendere. In una lettera inviata al direttore del quotidiano inglese il ministro dell'Agricoltura, candidato alla presidenza del Veneto dalla Lega e dal Pdl, dichiara di non essere affatto sorpreso dall'articolo, ma sottolinea che ciò che l'ha più colpito è il tono ingiurioso e volgare usato da Fort: «Non mi sono affatto sorpreso dell'articolo pubblicato sul blog del Guardian. Ciò che mi ha stupito è il tono ingiurioso dello stesso, ma l'involgarimento riguarda un po' tutti, da certa stampa a certa politica. La sinistra e i suoi megafoni - prosegue il Ministro nella missiva - continuano ad abbaiare alla Luna, sempre più lontani dai problemi reali e rinchiusi nella loro sterile ortodossia morale, che soffoca qualunque tipo di sviluppo, che impedisce loro di avere una visione chiara e trasparente della realtà. Vogliamo dare a questa sinistra una cattiva notizia: Stalin è morto. E non ha mai frequentato McDonald's».
«Lo fanno invece - spiega Zaia - milioni di ragazzi europei. E milioni di agricoltori europei soffrono la più grave crisi economica dopo il '29. L'operazione McItaly porta nelle tasche di quelli italiani, ogni mese, tre milioni e 448mila euro di reddito aggiuntivo. E consente a chi frequenta McDonald's di scegliere un panino sano, fatto con prodotti Made in Italy Dop e Igp. Speriamo che questo li conquisti - conclude il ministro Zaia - e ci aiuti a convincerli ad abbandonare il junk food in favore di una alimentazione più sana. Siamo convinti di riuscirci. Poi, come i Gesuiti, proveremo anche a ‘convertire gli infedeli' di sinistra, che mai si sono sporcati le scarpe di terra e che nei supermercati, dopo una quotidiana filippica contro chi vuol fare della qualità un diritto di tutti e non un lusso di pochi, si dirigono direttamente nel reparto Organic Food, con il portafogli gonfio e la coscienza leggera».
La lettera di Zaia a difesa del panino McDonald's non ha avuto i frutti sperati: il critico britannico Fort si dichiara ancora più convinto delle sue invettive contro il ministro e afferma che la vicenda ha avuto ripercussioni internazionali: «Ritengo sbagliata la risposta di Zaia perché con il suo attacco alla gente di sinistra, agli ex compagni e ai vecchi stalinisti non affronta il vero problema: il fallimento del governo nel proteggere il patrimonio unico del prodotto artigianale italiano. è un'immagine deprimente del divario che esiste tra la vita politica italiana e quella dei cittadini del Belpaese».
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