Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
venerdì 22 novembre 2024  | aggiornato alle 18:18 | 109178 articoli pubblicati

Siad
Siad

Più alto il morale con la dieta mediterranea

La dieta mediterranea fa bene oltre che alla salute anche all’umore. Un nuovo studio spagnolo ha dimostrato che chi segue un regime alimentare di tipo mediterraneo aveva un rischio ridotto di oltre il 30% di avere problemi depressivi rispetto a chi aveva abitudini alimentari diverse

 
06 ottobre 2009 | 15:39

Più alto il morale con la dieta mediterranea

La dieta mediterranea fa bene oltre che alla salute anche all’umore. Un nuovo studio spagnolo ha dimostrato che chi segue un regime alimentare di tipo mediterraneo aveva un rischio ridotto di oltre il 30% di avere problemi depressivi rispetto a chi aveva abitudini alimentari diverse

06 ottobre 2009 | 15:39
 

 La dieta mediterranea fa bene alla salute e all'umore. A confermare i benefici del regime alimentare italiano un nuovo studio spagnolo pubblicato sull'Archives of General Psychiatry. La ricerca ha analizzato più di 10mila soggetti sani che hanno ompilato un questionario iniziale sulle proprie abitudini alimentari tra il 1999 e il 2005. Dopo quasi 5 anni i ricercatori dell'Università di Las Palmas (Canarie) e dell'Universitaà di Navarra a Pamplona hanno isolato 480 pazienti in cui erano manifestati sintomi depressivi. Da qui si è visto che esiste un collegamento tra abitudini alimentari e 'tristezza”, e che chi seguiva più rigorosamente un regime alimentare di tipo mediterraneo aveva un rischio ridotto di oltre il 30% di avere problemi depressivi rispetto a chi aveva abitudini alimentari diverse.

«Gli specifici meccanismi attraverso i quali la stretta adesione alle abitudini alimentari mediterranee possa aiutare a prevenire lo sviluppo della depressione non sono ancora ben chiari – fanno notare gli autori -. Tuttavia il ruolo giocato dall'insieme degli elementi che compongono questo tipo di dieta potrebbe essere più importante di quello giocato dai singoli componenti. è probabile che vi sia un effetto sinergico tra acidi grassi omega-3 (contenuti soprattutto nel pesce azzurro) e gli altri acidi grassi polinsaturi e gli antiossidanti presenti in olio d'oliva nonché con i flavonoidi e gli altri fitocomposti presenti in frutta e verdura». Risultato che tuttavia non sorprende. Da tempo si conosce che la diffusione dei disturbi mentali è più bassa nei paesi del Mediterraneo rispetto a quelli del nord Europa.

Negli ultimi anni diversi studi hanno evidenziato i benedici sulla salute della dieta mediterranea, caratterizzate da un elevato consumo di frutta, verdura, legumi, noci, pane e cereali; uso dell'olio d'oliva per cucinare e per condire; moderate quantità di pesce, ma poca carne; piccole quantità di formaggi grassi e yogurt; consumo moderato di vino, di solito ai pasti; alimentazione basata su prodotti locali, stagionali, freschi nonché su uno stile di vita attivo. E una ricerca precedente ha dimostrato che l'utilizzo dell'olio d'oliva ricco di acidi grassi monoinsaturi contribuisce a ridurre il rischio di sviluppare gravi sintomi depressivi.

Tutte queste ricerce concordano sul fatto che la dieta mediterranea protegge dalle malattie cardiovascolari, fa diventare più longevi, riduce il declino cognitivo legato all'invecchiamento, giova alla vista e avrebbe anche un effetto protettivo nei confronti di infertilità e disfunzione erettile: come dimostrano recenti studi pubblicati sul British Medical Journal la dieta mediterranea riduce del 13% l'incidenza del parkinson e dell'alzheimer, del 9% quella per problemi cardiovascolari e del 6% quella del cancro.

E prorio la dieta a base di pane, pasta, frutta, verdura, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari hanno consentito agli italiani di conquistare il record della longevità con una vita media di 78,6 anni per gli uomini e di 84,1 anni per le donne, nettamente superiore alla media europea.

La nuova conferma scientifica è un sostegno in più alla richiesta di riconoscimento della dieta mediterranea come patrimonio dell'umanità da tutelare rivolta l'Unesco, su richiesta da Italia, Spagna, Grecia e Marocco e il sostegno dell'Unione europea. Un obiettivo ha un valore straordinario per l'Italia che è il Paese simbolo di questo tipo di cucina e dove più radicata è la cultura alimentare fondata sui principi della dieta mediterranea con primati raggiunti nelle principali produzioni base come la frutta, verdura, vino e pasta e il posto d'onore nella Ue per l' olio di oliva, dietro la Spagna.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Col Vetoraz
Agugiaro e Figna Le 5 Stagioni
Julius Meiln

Col Vetoraz
Agugiaro e Figna Le 5 Stagioni

Julius Meiln
Allegrini
Antinori