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I prodotti biologici non sentono la crisi Nel 2009 crescono le vendite del 4-5%

Frutta, ortaggi, pane, pasta, uova, olio e miele tirano la volata dei consumi di prodotti biologici che non hanno risentito della crisi. Anzi, vengono conquistati nuovi estimatori fra le famiglie italiane. Unico segmento bio con il segno negativo i prodotti per la prima colazione

 
08 settembre 2009 | 12:47

I prodotti biologici non sentono la crisi Nel 2009 crescono le vendite del 4-5%

Frutta, ortaggi, pane, pasta, uova, olio e miele tirano la volata dei consumi di prodotti biologici che non hanno risentito della crisi. Anzi, vengono conquistati nuovi estimatori fra le famiglie italiane. Unico segmento bio con il segno negativo i prodotti per la prima colazione

08 settembre 2009 | 12:47
 

 Frutta, ortaggi, pane, pasta, uova, olio e miele tirano la volata dei consumi di prodotti biologici che, a differenza di quelli dell'agricoltura tradizionale, non hanno risentito minimamente della crisi, non perdendo così l'appeal tra i consumatori. Anzi, vengono conquistati nuovi estimatori fra le famiglie italiane. Nel 2008 si è registrata una crescita nelle vendite domestiche, in termini monetari, del 5,4% rispetto l'anno precedente. Trend che è proseguito anche nel primo semestre del 2009 che, secondo i primi dati ancora provvisori, segna un aumento tra il 4 e il 5%.

è quanto rileva la Cia-Confederazione italiana agricoltori in occasione del Sana di Bologna (il Salone del naturale), in programma dal 10 al 13 settembre prossimi, e al quale parteciperà insieme con la sua associazione per l'agricoltura biologica Anabio. «Indubbiamente, siamo in presenza - avverte la Cia, anche sulla base delle ultime rilevazioni dell'Ismea-Nielsen - di un risultato soddisfacente per il comparto, anche se meno positivo rispetto al più 10,2% riscontrato nel 2007. Tuttavia, è un dato migliore rispetto all'andamento complessivo dei consumi agroalimentari, inclusi i prodotti convenzionali, che l'anno scorso sono cresciuti, sempre in termini monetari, del 4,4%, mentre sono rimasti pressochè stabili sotto il profilo della quantità. Gli incrementi maggiori di crescita si rilevano per l'ortofrutta fresca e trasformata (più 20 circa rispetto al 2007), per i prodotti per l'infanzia (+16%) e per pane, pasta, riso e uova, che su base annua hanno fatto segnare un aumento superiore al 14%».

Meno consistente è risultata, invece, la crescita della spesa domestica per l'acquisto di bevande biologiche (+2,7%) e dei prodotti lattiero-caseari (+1,5%). Mentre, in controtendenza, registrano una battuta d'arresto i prodotti della prima colazione (caffè, tè, biscotti, dolciumi), in calo del 14% su base annua. è, comunque, l'unico segmento "bio" con il segno negativo. Bene anche gli oli, soprattutto quelli extravergine d'oliva, che hanno avuto un aumento del 7,1% e il miele (+7,5 %). Trend simile per i gelati e i surgelati che, secondo Ismea-Nielsen, sono cresciuti del 10%.

 Pressoché invariata la distribuzione della spesa per singole categorie: i prodotti lattiero-caseari si sono attestati al 20% del totale, seguiti dall'ortofrutta, al 19,5% e dai prodotti della prima colazione (14%). Categorie che, in pratica, raggiungono un'incidenza di oltre il 50% del complesso degli acquisti "bio" nel nostro Paese. Rispetto alla distribuzione territoriale, i dati del 2008 confermano la forte concentrazione degli acquisti di prodotti biologici nelle regioni settentrionali, con percentuali del 44,1% nel nord-ovest e del 27,2% nel nord-est. Un altro 19,7% fa riferimento alle regioni centrali, inclusa la Sardegna, mentre il Mezzogiorno copre il restante 9% di quota.

La crescita più sostenuta, rispetto al 2007, si è registrata al centro-sud, in particolare nel Mezzogiorno (+12,3%) e in misura minore nel centro e Sardegna (+8,5%). In aumento i consumi bio anche nelle regioni del nord-ovest (+6,8%), a fronte di una flessione dello 0,8% registrata nel nord-est. Per quanto riguarda la distribuzione, si evidenzia una crescita della spesa di oltre il 5% presso gli iper e i supermercati. Più rilevante l'incremento registrato nei negozi tradizionali (+17,3%) e negli hard discount (+45,9%), canali che rivestono un ruolo comunque limitato nel biologico, mentre si riduce del 25% la spesa nelle "superette".

Nella lista dei prodotti "bio" più acquistati dalle famiglie italiane figurano in testa le uova (7,7% del totale), seguite da latte fresco (7,2%) e yogurt (7,0%). Nella classifica figurano, inoltre, le bevande alla soia (5,4%), gli omogeneizzati (4,4%), succhi di frutta (4,1%), oli di oliva (3,8%), pasta di semola e miele (3,7%).

Fonte: Agi


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