Parkhotel Laurin nel cuore di Bolzano Tutta l’anima delle Dolomiti

Parkhotel Laurin è una delle realtà simbolo del capoluogo altoatesino, immerso nel verde parco di 4mila mq proprio a due passi dalla centralissima piazza Walther. Questo Grand Hotel con 100 anni di storia, restaurato alla fine degli anni '90 con stile e amore per l'arte, ha al suo interno un'icona della gastronomia bolzanina che ha contribuito a renderlo celebre. Il ristorante Laurin è diretto dal cuoco Egon Heiss (nella foto), classe 1974 e determinato in una ricerca delle tipicità e del rispetto delle materie. In autunno e inverno le sale di questo ristorante gourmet ammaliano con volte a stucchi, antichi lumi in ferro battuto e tocchi di sobrio design; nella bella stagione invece si trasferisce nel maestoso parco all'ombra dei grandi alberi secolari offrendo una cucina internazionale ed una ricca scelta di vini italiani e locali, in perfetto 'show cooking”.

In un'epoca in cui ogni alimento è disponibile in qualsiasi momento, per la direzione creativa della cucina è fondamentale riscoprire la stagionalità e la regionalità dei prodotti. Proprio dalla varietà degli ingredienti disponibili secondo i ritmi del territorio, nascono le proposte culinarie del ristorante. Con le parole dello chef Egon, «in aprile asparagi di Terlano, in luglio albicocche della Val Venosta, in estate le fragole della Val Martello, i finferli e le erbe di campo». Un tocco mediterraneo si ritrova nell'uso dell'olio d'oliva, con un ruolo notevole anche nella revisione di ricette classiche, e nella nuova fornitura esclusiva di pesce direttamente dalla Sicilia.

La tradizione montana viene interpretata da Egon Heiss tramite le nuove tecniche che, anche guardando alla Spagna, garantiscono cotture e texture alleggerite e una fruibilità contemporanea di piatti contadini e altrimenti pesanti. L'interpretazione passa attraverso il rispetto delle materie prime e le cotture sottovuoto, Roner, a basse temperature, che consentono di ridurre condimenti e i passaggi. «Ho deciso di rinunciare a tutte le forme di aromi ed additivi e di privilegiare, invece, le spezie naturali, che non diano solo una nota particolare alle pietanze ma abbiano, anche, un effetto salutare», spiega lo chef che, per il mese di luglio ha proposto in menu le seguenti specialità: