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World Pasta Day: Italia leader, ma cresce l'allarme per il grano duro

La pasta italiana rimane un simbolo del made in Italy che unisce tradizione e innovazione e continua a primeggiare nel mondo con 3,9 milioni di tonnellate prodotte e un export che vale 3,8 miliardi di euro. Oltre 300 formati regionali raccontano la sua storia, mentre il settore si evolve con innovazioni sostenibili e nuove varianti: un simbolo del Made in Italy che unisce tradizione e futuro

24 ottobre 2024 | 17:58
World Pasta Day: Italia leader mondiale, ma cresce l'allarme per il grano duro
World Pasta Day: Italia leader mondiale, ma cresce l'allarme per il grano duro

World Pasta Day: Italia leader, ma cresce l'allarme per il grano duro

La pasta italiana rimane un simbolo del made in Italy che unisce tradizione e innovazione e continua a primeggiare nel mondo con 3,9 milioni di tonnellate prodotte e un export che vale 3,8 miliardi di euro. Oltre 300 formati regionali raccontano la sua storia, mentre il settore si evolve con innovazioni sostenibili e nuove varianti: un simbolo del Made in Italy che unisce tradizione e futuro

24 ottobre 2024 | 17:58
 

Il 25 ottobre, come ogni anno, si celebra il World Pasta Day, un evento dedicato a uno degli alimenti simbolo della tradizione gastronomica italiana. In tutto il mondo, la pasta viene celebrata non solo come un alimento versatile e gustoso, ma anche come un prodotto che, grazie alla sua qualità e alle sue origini italiane, ha conquistato palati di ogni continente. Con un consumo globale che supera i 14 milioni di tonnellate annue, di cui ben un quarto di produzione italiana, il primato della pasta tricolore continua a consolidarsi.

Pasta, Italia leader nella produzione

Secondo i dati più recenti, l'Italia produce oltre 3,9 milioni di tonnellate di pasta ogni anno, una cifra che, pur in leggero calo rispetto al 2022 (-1,9%), mantiene il Paese al vertice della classifica mondiale. A livello economico, il settore pastaio italiano ha registrato nel 2023 un fatturato di circa 8,1 miliardi di euro, con un incremento del 5,4% rispetto all'anno precedente, a conferma della vitalità e della resilienza di questo comparto industriale.

World Pasta Day: Italia leader, ma cresce l'allarme per il grano duro

l’Italia produce oltre 3,9 milioni di tonnellate di pasta ogni anno

Il settore pastaio italiano si distingue anche per la sua forte vocazione internazionale: oltre il 56% della produzione nazionale viene esportato in tutto il mondo, per un totale di circa 2,2 milioni di tonnellate. Nonostante un calo del 3,7% nelle esportazioni in volume rispetto al 2022, il valore complessivo dell'export è aumentato del 3%, raggiungendo 3,8 miliardi di euro. I principali mercati di destinazione includono gli Stati Uniti, la Germania, il Regno Unito, la Francia e il Giappone, dove la pasta italiana è sinonimo di eccellenza e tradizione.

Pasta, le preoccupazioni sul futuro del grano duro

Nel corso del primo World Durum and Pasta Forum, tenutosi a Roma presso Palazzo Brancaccio, il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, ha lanciato un serio monito sul calo della produzione di grano duro in Italia. «Nel 2012 - ha ricordato - il tasso di autoapprovvigionamento del grano duro era al 78%, nel 2023 è sceso al 56% e nel 2024 con ogni probabilità si chiuderà sotto il 50%, condizionato dalle avversità climatiche che hanno inciso sulle rese per ettaro. Anche il valore della produzione è calato, influenzato dalle importazioni».

World Pasta Day: Italia leader, ma cresce l'allarme per il grano duro

il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti

Quindi ha aggiunto: «Nonostante la nostra produzione di frumento duro sia leader in Europa, per garantire la sostenibilità della nostra industria siamo costretti a importare grano dall'estero. Questa necessità è una testimonianza della complessità delle catene di approvvigionamento alimentare globali e dell'interdipendenza economica tra nazioni. Dare valore alla filiera significa rafforzare il rapporto tra agricoltura e industria orientando il nostro prodotto su una sempre maggiore qualità che va comunicata meglio. Dobbiamo saper costruire valore e valori. Per questo - ha concluso Giansanti - Confagricoltura e UnionFood hanno stretto un'alleanza che, su questo comparto, mira a far tornare il tasso di autoapprovvigionamento ai livelli più alti. Il Governo ci crede e sta investendo nelle filiere: la relazione, l'aggregazione sono le chiavi per raggiungere i risultati».

I consumi di pasta nel mondo

Sul fronte dei consumi, l'Italia si conferma il più grande paese consumatore di pasta al mondo, con una media di 23,5 kg annui per persona, per un totale nazionale di oltre 1,7 milioni di tonnellate . Questo dato riflette il me degli italiani con la pasta, che rimane l'alimento simbolo della cucina quotidiana. A livello globale, la Tunisia segue con 17 kg pro capite annui, seguita da Venezuela (15 kg), Grecia (12,2 kg) e Perù (9,9 kg) . La diffusione della pasta nei paesi latinoamericani, come Venezuela e Brasile, e in quelli del Nord Africa, come la Tunisia, testimonia come questo alimento sia diventato un elemento centrale anche in culture culinarie diverse da quella italiana.

Pasta sì, ma quale?

Da Nord a Sud, l'Italia vanta oltre 300 formati e lavorazioni di pasta, ciascuno con una storia e un'origine regionale unica. Dai pizzoccheri valtellinesi alla fregula sarda, passando per i celebri tortellini bolognesi e le orecchiette pugliesi, la pasta rappresenta un alimento estremamente versatile. Può essere esaltata da condimenti raffinati del fine dining o accompagnata da sughi rustici, tipici delle tradizioni gastronomiche contadine.

World Pasta Day: Italia leader, ma cresce l'allarme per il grano duro

Da Nord a Sud, l’Italia vanta oltre 300 formati e lavorazioni di pasta

Secondo i dati di Trovaprezzi.it, piattaforma leader nella comparazione di prezzi online, la categoria "Pane, pasta e farine" ha registrato un notevole aumento di interesse nel mese di settembre 2024, con una crescita del +67% nelle ricerche rispetto allo stesso mese del 2023. In particolare, le ricerche specifiche relative alla pasta hanno segnato un incremento del +31% rispetto a settembre dell'anno precedente, un chiaro segnale della crescente importanza dell'e-commerce alimentare in Italia. I consumatori online si orientano spesso verso tipi di pasta meno comuni e difficili da trovare nei supermercati tradizionali. Tra le varietà più richieste spicca la pasta integrale, che rappresenta il 20,9% delle ricerche totali, seguita dalla pasta di Kamut (9,8%), dalla pasta senza glutine (8,7%), dalla pasta a base di legumi (7,3%), da quella artigianale (7,1%) e infine dalla pasta di farro (7%).

Come preparare una pasta fresca all'uovo perfetta?

In occasione del World Pasta Day, Deliveroo ha chiesto ad Elena Spisni, alias BastaChesiaPasta, di condividere con noi i suoi cinque consigli d'oro per preparare una perfetta pasta fresca all'uovo, seguendo la tradizione bolognese.

World Pasta Day: Italia leader, ma cresce l'allarme per il grano duro

Elena Spisni, alias BastaChesiaPasta

  • La proporzione corretta tra uova e farina: per ogni 100 grammi di farina di grano tenero, utilizzate un uovo intero. Questa è la formula magica per ottenere una pasta elastica e facile da lavorare.
  • Le uova devono essere a temperatura ambiente: questo dettaglio è fondamentale per una buona riuscita dell'impasto. Se le uova sono troppo fredde, infatti, l'impasto potrebbe risultare difficile da lavorare.
  • La scelta della farina: utilizzate sempre farina di grano tenero. Questa tipologia di farina è essenziale per ottenere un impasto morbido, che si stende facilmente e che mantiene la giusta consistenza durante la cottura.
  • L'importanza del tagliere in legno: per lavorare la pasta fresca è indispensabile utilizzare un tagliere di legno. Questo materiale, infatti, assorbe l'umidità dell'impasto e allo stesso tempo dona alla pasta la tipica ruvidezza che permette al sugo di aderire meglio.
  • Il riposo dell'impasto: una volta preparato il panetto di pasta, avvolgetelo in pellicola trasparente e lasciatelo riposare fuori dal frigo per almeno 30 minuti. Questo passaggio permette alla pasta di distendersi e renderà più semplice la stesura.

I piatti di pasta più amati dai turisti in Italia

Il legame tra pasta e turismo è altrettanto forte, con un crescente interesse da parte dei visitatori stranieri per la cucina italiana e, in particolare, per i piatti di pasta. Un'indagine condotta dall'Unione Italiana Food in collaborazione con il Touring Club Italia ha rivelato quali sono i piatti di pasta più apprezzati dai turisti in visita nel nostro Paese.

World Pasta Day: Italia leader, ma cresce l'allarme per il grano duro

Gli spaghetti alla carbonara sono il piatto più amato dagli italiani

Al primo posto della classifica si trovano gli spaghetti alla carbonara, seguiti dalle lasagne alla bolognese e dalla classica pasta al pomodoro. Altri piatti molto popolari includono gli spaghetti alle vongole, i bucatini all'amatriciana e la cacio e pepe, che rappresentano una selezione dei migliori esempi della cucina regionale italiana. Piatti più locali, ma altrettanto amati, sono i tortellini in brodo, la pasta alla norma tipica della Sicilia, le trofie al pesto e le orecchiette con cime di rapa, specialità pugliesi. La ricerca ha inoltre rivelato che i turisti stranieri tendono a preferire la pasta lunga, come spaghetti e bucatini, che raccoglie il 46% delle preferenze.

Pasta, la crescente consapevolezza dei turisti

Non solo i piatti tradizionali continuano a conquistare i palati internazionali, ma si sta osservando una crescente curiosità da parte dei turisti verso la provenienza degli ingredienti e la storia dei piatti. Secondo l'indagine, oltre un ristoratore su due (54%) ha dichiarato che la propria clientela è composta per almeno la metà da turisti stranieri, e 7 ristoratori su 10 hanno rilevato un aumento della cultura enogastronomica tra i visitatori. Tra le domande più frequenti rivolte dai clienti stranieri, il 28% chiede informazioni sull'origine delle materie prime, il 25% si interessa alla storia del piatto e il 14% vuole sapere come viene preparato. Questo crescente interesse ha spinto molti ristoratori a valorizzare la narrazione che accompagna ogni piatto, rendendo l'esperienza culinaria più ricca e significativa.

Pasta da asporto: quale scelgono gli italiani?

Anche tra i piatti di pasta più ordinati sulla piattaforma Deliveroo, a trionfare è un classico intramontabile della cucina romana: gli spaghetti alla carbonara, seguiti da altre due ricette simbolo della tradizione bolognese, le tagliatelle al ragù e gli strozzapreti al ragù, piatti che incarnano il sapore autentico dell'Emilia-Romagna. Al quarto posto troviamo un omaggio alla Campania con gli gnocchi alla sorrentina, una ricetta cremosa e saporita. Tra le altre specialità più richieste, spiccano i paccheri tricolore, un piatto colorato e appetitoso, e gli strozzapreti pesto e patate, una variante che unisce il sapore del pesto ligure alla consistenza rustica della pasta fresca. Seguono poi i tortelloni di zucca al ragù tradizionale, le lasagne alla bolognese - altra regina della tavola italiana - e i classici spaghetti alle vongole, sinonimo di sapori mediterranei. A chiudere la top ten, un piatto delicato ma ricco di gusto: i tortelloni ricotta e spinaci.

Pasta e turismo gastronomico: un binomio vincente

Il legame tra la pasta e il turismo va ben oltre la semplice degustazione: oggi la gastronomia italiana è una delle principali motivazioni che spinge i turisti a scegliere l'Italia come meta delle loro vacanze. Secondo Margherita Mastromauro, presidente dei Pastai Italiani di Unione italiana food, le esperienze enogastronomiche giocano un ruolo fondamentale nella scelta di una destinazione turistica, e la pasta, come prodotto simbolo della cucina italiana, rappresenta un vero e proprio ambasciatore del made in Italy nel mondo.

World Pasta Day: Italia leader, ma cresce l'allarme per il grano duro

La pasta è ambasciatrice del made in Italy nel mondo

Questo binomio vincente tra turismo e gastronomia si riflette anche nei dati economici: gran parte del budget dei turisti in Italia è dedicato alle esperienze culinarie, e la pasta, con la sua varietà e la sua storia, è spesso al centro di questi momenti. Le iniziative di promozione della pasta, come il Pasta Journey - una raccolta digitale delle ricette più apprezzate dai turisti stranieri, disponibile in italiano e in inglese sul sito welovepasta.it - sono un esempio di come la cucina italiana possa diventare un importante motore per il settore turistico.

Sostenibilità e innovazione: il futuro della pasta italiana

Oltre alla tradizione, il settore della pasta italiana si distingue per il suo impegno verso la sostenibilità e l'innovazione. Negli ultimi anni, molte aziende del settore hanno adottato pratiche produttive più sostenibili, riducendo l'impatto ambientale attraverso l'uso di energie rinnovabili e il miglioramento dell'efficienza nei processi produttivi. Allo stesso tempo, il mercato sta rispondendo alle nuove esigenze dei consumatori con l'introduzione di prodotti innovativi, come la pasta biologica, gluten-free o arricchita con ingredienti particolari, come legumi e cereali alternativi. Queste innovazioni permettono alla pasta italiana di rimanere competitiva in un mercato globale in continua evoluzione, soddisfacendo le richieste di chi cerca alternative salutari senza rinunciare al gusto.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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