Modena accoglie una nuova destinazione per gli amanti della buona cucina: Sottoluce, il ristorante del nuovo hotel Rmh Modena Raffaello, porta la firma dello stellato Luca Marchini. Nato dalla collaborazione tra il gruppo alberghiero Rmh Rosaria Marazzi Hotels e lo stesso chef, il locale propone una cucina profondamente radicata nel territorio modenese, valorizzata da sfumature mediterranee ed eleganza.
Lo chef stellato Luca Marchini
«Siamo orgogliosi di presentare il nuovo ristorante Sottoluce. Un ristorante aperto alla città, non solo a chi soggiorna in albergo. La nostra volontà è accogliere gli ospiti esterni sia a pranzo sia a cena, in modo da vivere e apprezzare il concept life & style proposto dal nostro gruppo. Un nuovo punto di riferimento per celebrare un momento importante in famiglia, per un business lunch, per una serata speciale, da ricordare» ha dichiarato Alessandra Severi, vicepresidente del gruppo Rmh.
Il menu firmato da Marchini e l'ambiente del ristorante Sottoluce
Il menu di Sottoluce invita infatti gli ospiti a gustare piatti da condividere, in linea con il concetto di pranzi in famiglia, dove i commensali dividono pietanze come primi, secondi e contorni. Ogni piatto è pensato per esprimere il meglio del territorio, con una cura maniacale per i dettagli e una cucina che mira a stimolare i sensi e il benessere.
L'ambiente del ristorante rispecchia il nome Sottoluce, con un'architettura che gioca su luci e ombre. Il soffitto e la cucina a vista creano poi un'atmosfera intima e accogliente, mentre un lucernario illumina con delicatezza uno spazio verde all'interno della sala, regalando agli ospiti una sensazione di tranquillità e armonia.
La sala del nuovo ristorante Sottoluce a Modena
«Sottoluce nasce dall'idea di coniugare tutto il buono e l'eccellenza della tradizione modenese con la cura e la grande attenzione a ogni dettaglio, per offrire una esperienza di gusto sincero, grande convivialità ed eleganza - ha spiegato lo chef. Abbiamo voluto evitare i fronzoli per puntare sulla solidità di piatti capaci di esprimere il territorio e rifletterne una calibrata interpretazione. Quindi tradizione sì, ma anche variazioni moderne e interessanti. E poi condivisione, un concetto che portiamo in tavola richiamando quel senso di morbido benessere tipico dei pranzi in famiglia o con gli amici. Per me è un vero piacere poter essere parte di questo nuovo progetto ristorativo che vuole parlare a chi viene da fuori certamente, ma anche e soprattutto alla città e ai modenesi».