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Piatti da sogno e ospiti vip, ma è tutto falso: Ethos, il ristorante creato dall'IA

Ethos è un ristorante creato dall'intelligenza artificiale che ha ingannato migliaia di persone sul web. Foto surreali e ospiti famosi lo rendono virale, ma è tutto falso. L'unica pagina reale è quella del merchandising

 
16 ottobre 2024 | 11:12

Piatti da sogno e ospiti vip, ma è tutto falso: Ethos, il ristorante creato dall'IA

Ethos è un ristorante creato dall'intelligenza artificiale che ha ingannato migliaia di persone sul web. Foto surreali e ospiti famosi lo rendono virale, ma è tutto falso. L'unica pagina reale è quella del merchandising

16 ottobre 2024 | 11:12
 

Un profilo Instagram curato nei minimi dettagli, un sito web che sembra appartenere a un ristorante di alta cucina, e piatti che sembrano vere opere d'arte. Ma c'è un piccolo particolare: Ethos, il ristorante che posta immagini tanto perfette quanto surreali, non esiste. È tutto un prodotto dell'intelligenza artificiale. Chi si sofferma ad osservare le immagini con più attenzione, può notare qualche dettaglio bizzarro: gli chef sembrano usciti da un software di generazione automatica di foto, con una sfumatura artificiale tipica, e in mano tengono improbabili salsicce giganti o enormi gamberoni.

Piatti da sogno e ospiti vip, ma è tutto falso: Ethos, il ristorante creato dall'IA

Ethos: il ristorante creato dall'intelligenza artificiale che inganna Instagram

Il sito web è altrettanto convincente a prima vista, con sezioni classiche che troviamo su qualsiasi ristorante - dai menu agli articoli dedicati. Peccato che la pagina delle prenotazioni presenti un avviso quantomeno insolito: «Le prenotazioni aprono dalle 4:30 del mattino ogni primo lunedì del mese». Nessun numero di telefono o email. Solo un modulo da compilare per tentare di riservare un tavolo. E poi c'è il general manager, un certo «Giuseppe Fusilli», un nome che già di per sé fa sorridere.

Gli ospiti illustri di Ethos? Jeff Bezos ed Elon Musk (forse)

A un occhio più attento diventa subito chiaro che c'è qualcosa di strano, eppure tantissime persone, oltre 70mila follower su Instagram, credono fermamente nella realtà delle immagini. I like e i commenti si moltiplicano sotto le foto di piatti con ippopotami di brioche o improbabili dinosauri fatti di pasta. E poi ci sono gli ospiti d'eccezione: in un post, un ritratto piuttosto artefatto di Jeff Bezos, fondatore di Amazon, è accompagnato dalla didascalia: «Uno dei nostri chef è un caro amico di Jeff».

Piatti da sogno e ospiti vip, ma è tutto falso: Ethos, il ristorante creato dall'IA

Gli ospiti illustri di Ethos? Jeff Bezos

Ma non sfugge un dettaglio rilevante: il vero Bezos, infatti, non è mai taggato nel post. In un altro contenuto, Elon Musk è raffigurato mentre spilla una birra, con la didascalia che recita: «Un brindisi all'innovazione e ai momenti indimenticabili». Anche qui, il tono è ironico, ma il livello di realismo è sufficiente a ingannare molti utenti.

Ethos: intrattenimento o business?

Ethos è attivo su Instagram da oltre un anno e continua a stregare gli appassionati di cibo e social con immagini talmente curiose da diventare virali. Uno degli esempi più popolari è la brioche-ippopotamo, ispirata alla piccola Moo Deng. Ma perché creare un ristorante, un sito e un profilo social totalmente fasulli? È la domanda che si sono posti in molti, inclusa Justine Moore, esperta di intelligenza artificiale, che ha iniziato a smascherare Ethos con una serie di post su X (ex Twitter). «Forse vogliono solo prenderci in giro» ipotizza un utente. «O vendono i follower ad altri profili?» si chiede un altro. Anche Moore ammette di aver studiato l'account per più di un'ora senza riuscire a capire come questo progetto possa generare guadagni.

Ethos, il merchandising funziona

Una possibile fonte di entrate? Il merchandising. Scorrendo tra i post di Ethos, si nota infatti una maglietta in vendita, e visitando la sezionemerch” del sito, si arriva a una pagina autentica dove si possono acquistare stampe, cappelli e magliette. Abbiamo provato: si arriva davvero alla pagina di pagamento, segno che questa parte del sito è reale. L'unica.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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