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Fuga romana: Palazzo Talìa, il nido di nobiltà e sapori

Palazzo Talìa è una dimora storica trasformata in hotel di lusso a 5 stelle. Con un restyling che rispetta il passato, offre eleganza e comfort. Il ristorante Tramae propone cucina d'autore con ingredienti freschi e locali

di Mariella Morosi
 
28 settembre 2024 | 16:19

Fuga romana: Palazzo Talìa, il nido di nobiltà e sapori

Palazzo Talìa è una dimora storica trasformata in hotel di lusso a 5 stelle. Con un restyling che rispetta il passato, offre eleganza e comfort. Il ristorante Tramae propone cucina d'autore con ingredienti freschi e locali

di Mariella Morosi
28 settembre 2024 | 16:19
 

L' austero portone di un palazzo cinquecentesco del centro di Roma, in largo del Nazareno 25, introduce in una dimora che fu abitata da nobili e papi, diventata poi sede di istituzioni e collegio. Da pochi mesi è Palazzo Talìa, struttura alloggiativa e ristorativa di grande livello, unica in quell'articolata offerta romana ampliata e potenziata verso l'hotellerie di alta gamma. Per la nuova destinazione è stata necessaria una paziente opera di restyling ma nulla è stato stravolto. Non solo per la pressante vigilanza delle Belle Arti, ma soprattutto per l'amore e il rispetto che meritano le bellezze di Roma da parte di una famiglia, i Federici, che per tre generazioni hanno contribuito come architetti allo sviluppo della città.

La rinascita come hotel di Palazzo Talìa

Palazzo Talìa, elegante e riservato, custodisce e mantiene il legame con il suo passato, facendo godere all'ospite la magia di fermare il tempo e di viverlo da protagonista. Un'antica statua marmorea di Giulio Cesare dà all'ospite il benvenuto della Roma imperiale e i soffitti a grottesche lo guidano di sala in sala per ammirare la piacevole convivenza in intrigante contrasto tra complementi d'arredo d'epoca, talvolta recuperati dell'esistente, stucchi art nouveau e flashes di arte contemporanea. Il risultato è una sintesi decorativa equilibrata firmata dallo Studio Luca Guadagnino. Una moquette a tinte vivaci copre i pavimenti e la scala monumentale che porta al piano nobile dove sono una serie di camere e suite. In fondo l'Aula Magna con affreschi settecenteschi di Gaspare Serenari che ospita eventi privati o convegni.  

Una corte interna, densa di vegetazione, offre un'atmosfera rilassante, come tutti gli ambienti comuni, e ogni spazio, con grande lavoro, è stato personalizzato.

Il Bar della Musa di Palazzo Talìa

Nel Bar della Musa dalle luminose mattonelle veneziane e dal solido bancone il team dei barman assicura, anche ad ospiti esterni, una vasta scelta di drink, cocktails classici e signatute e anche analcolici e vini  al calice.

In abbinamento il mini Supplì sferico amatriciano, il Pan brioche al burro con alici del Cantabrico e croccanti  Patate-sfoglia cacio e pepe. Da provare l'Oyster happy hour, con tre tipologie di ostriche abbinate a gin tonic, Martini maison, Champagne e spumanti.

Tramae, il ristorante di Palazzo Talìa

Più in là c'è l'accesso all'ampia sala del ristorante Tramae, arredato con linearità estrema sui toni del bianco, con nel fondo l'ingresso alla cucina, guidato dell'executive chef Marco Coppola. Il menu propone piatti dalla percezione immediata, senza virtuosismi superflui. Uno chef autenticamente partenopeo come lui, nato a Sorrento, non ricorrerebbe mai ad artifizi: offenderebbe la materia prima scelta, fresca, di stagione, ben interpretata e trasformata. Del resto, qui la gran parte dei prodotti, dall'olio alle verdure fino alle carni, arrivano dall'azienda agricola di Anna Federici, coltivatrice biodinamica.

Fuga romana: Palazzo Talìa, il nido di nobiltà e sapori

Tramae, il ristorante di Palazzo Talìa

Cosa si mangia da Tramae

C'è anche tanta esperienza e ricerca nel menu di Tramae, non sterminato ma in grado di raccontare la buona cucina italiana, anche regionale, e che mostra una maturità stilistica definita ma pur sempre in evoluzione. Coppola ha portato a Palazzo Talìa la sua idea di ristorazione, quasi in linea con l'ambiente: autenticamente classica ma ragionata, riconoscibile nei singoli componenti e armonizzata anche in contrasti imprevedibili e intreccio di gusti, come negli Anellini di calamaro panati e scottati con foglia d’alloro e salsa cacio e pepe o nelle Alici ripiene di provolone con salsa tzatziki.

Dominano i grandi classici campani, una vera vocazione per lui, nato in una famiglia di ristoratori e stregato dall'abilità in cucina di entrambe le nonne. Ed ecco, da provare, gli Spaghetti di Gragnano con vongole e Piennolo del Vesuvio oppure il vero Spaghettone di Nerano, oggi piatto popolarissimo ma spesso mal interpretato.  A 18 anni Coppola decide di evadere per conoscere la cucina "degli altri", e allora va a Firenze e Venezia, poi in Germania, Svizzera, Inghilterra, Spagna e nei Caraibi. Galeotta l'ultima esperienza a Londra, dove incontra la moglie. La voglia di Italia li spinge a tornare e a realizzare il ristorante Casa Coppola Trevignano Romano, ora condotto da lei. Tra gli piatti da provare da Tramae, il  Carpaccio di filetto di manzo e scaglie di Parmigiano di bruna alpina, i Ravioli ripieni di parmigiana oppure di coda alla vaccinara con zest di arancia, il Maritozzo salato ripieno di gambero, salsa tartara e puntarelle di sedano, l'Orecchio d’elefante (milanese bassa e croccante di vitello con osso), il Vitello tonnato con capperi e olive taggiasche oppure gli Scampi cotti al sale oppure alla francese con salsa Thermidor.

Non manca la verace romanità, con Cacio e pepe, Carbonara o Minestra di arzilla. Per finire, elogio dolce alla tradizione vesuviana, Delizia ai limoni di Sorrento, Babà al rum e Torta caprese con gelato di bufala. La carta dei vini, una vera passione dei Federici che l'hanno compilata, vanta un notevole assortimento di vini nazionali e internazionali.

Vacanze romane a Palazzo Talìa

Palazzo Talìa, membro di Small Luxyry Hotels in the World, ha 25 camere e suite,tutte di grande metratura e diverse l'una dall'altra, con bagni modernissimi. È stato voluto come luogo speciale dell'ospitalità con le caratteristiche di una dimora privata, lontano dal lusso omologato dei grandi alberghi, come spiega Elia Federici, patron e anima del progetto insieme ai figli Angelica e Fortunato. Non a caso gli stato dato il nome Talìa,la musa dell'accoglienza e delle arti,figlia di Zeus e di Mnemosine.

Palazzo Talìa
Largo del Nazareno 25 – 00187 Roma
Tel 06 8769 1950

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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