Il mondo dell'industria e del vino piange la scomparsa di Paolo Radici, venuto a mancare martedì 17 settembre all'età di 77 anni. Nato a Bergamo il 13 dicembre 1946, Radici ha lasciato un'impronta indelebile nel settore industriale con RadiciGroup, azienda leader nella produzione di intermedi chimici, polimeri di poliammide e soluzioni tessili avanzate. Accanto a questo successo, la sua carriera è stata segnata però anche da una passione giovanile che ha saputo trasformare in una realtà prestigiosa: la produzione vinicola.
Addio a Paolo Radici: l'imprenditore che ha trasformato la passione per il vino in eccellenza
Paolo Radici, l'imprenditore che ha trasformato la passione per il vino in un'azienda di successo
Dalla metà degli anni '90, infatti, Radici ha deciso di dedicarsi al sogno coltivato fin da ragazzo e di creare Ronco Calino, un'azienda vinicola oggi rinomata, che rappresenta la concretizzazione della sua passione per la terra, la vigna e il vino. Situata nel cuore della Franciacorta, zona rinomata per la produzione di bollicine di eccellenza, Ronco Calino è diventata in poco tempo una delle cantine più apprezzate del territorio - con una produzione annuale di circa 80mila bottiglie. I dieci ettari di vigna che circondano la tenuta - un tempo dimora del celebre pianista Arturo Benedetti Michelangeli - sono stati curati con una dedizione assoluta, adottando pratiche di coltivazione sostenibili.
L'azienda agricola di Paolo Radici, Ronco Calino
Per Radici, il vino non era solo un prodotto da commercializzare, ma un'opera d'arte che richiedeva il giusto tempo per essere perfezionata. Questa attenzione alla qualità si rifletteva anche nella selezione delle uve e nel rispetto per le peculiarità di ogni annata, con un approccio improntato all'artigianalità e alla tradizione, ma sempre aperto all'innovazione. Per Radici, poi, il vino doveva essere l'espressione del territorio e del lavoro delle persone che lo coltivavano, con l'obiettivo di raggiungere un livello di eccellenza in ogni bottiglia.