Numeri straordinari per la campagna 2023-2024 del Pecorino Romano Dop, che segna un incremento produttivo del 7,1% rispetto all'anno precedente, con un valore di mercato superiore ai 600 milioni di euro. La raccolta di 297 milioni di litri di latte ovino, in crescita dell'11,56%, conferma la centralità di questo formaggio, simbolo della tradizione casearia italiana, sia a livello nazionale che internazionale.
Pecorino Romano Dop: un successo globale da 600 milioni di euro
Pecorino Romano: +25,6% di vendite negli Usa, quasi 80mila quintali venduti
Sul mercato italiano, il Pecorino Romano Dop spopola con una quantità pari al 40% della produzione. Gli Stati Uniti si attestano come il secondo mercato più importante, con il 35% del prodotto distribuito oltreoceano, seguiti dall'Europa (16%) e dal resto del mondo (9%). In particolare, negli Usa si è registrato un balzo significativo delle vendite tra gennaio e luglio 2024, con un incremento del 25,6% rispetto all'anno precedente: quasi 80mila quintali venduti, rispetto ai 63mila della stagione precedente, con un aumento di circa 17mila quintali.
Boom del Pecorino Romano, il commento del presidente Maoddi
«Questo risultato è dovuto alla stabilizzazione dei prezzi che si sono avuti durante questa campagna e da una maggiore disponibilità di prodotto - analizza il presidente del Consorzio di tutela, Gianni Maoddi. Dopo i picchi registrati lo scorso anno fino a 14-15 euro al chilo, il prezzo di mercato si è attestato intorno ai 12,5 euro: cosa che ha favorito un aumento della domanda. Questo dimostra che, se i prezzi sono troppo alti, rischi di uscire dal mercato, in quanto il consumatore che non ha grandi disponibilità cerca subito alternative».
Il presidente del Consorzio di tutela del Pecorino Romano Dop, Gianni Maoddi
«Non solo - ha aggiunto Maoddi. La stabilità riporta un messaggio rassicurante all'intero comparto e ai mercati, garantendo così risultati migliori: nei primi sei mesi del 2024 infatti, nonostante il prezzo più basso, il valore totale di cui ha goduto la filiera è stato maggiore rispetto alla campagna precedente, perché si è venduto di più».