Un'operazione congiunta della Guardia di finanza e dell'Asl Toscana Centro, denominata "Fast food", ha portato alla sospensione di tre ristoranti etnici e alla distruzione di 800 chili di alimenti non sicuri.
Prato: maxi sequestro di cibo avariato in tre ristoranti etnici
Le verifiche si sono focalizzate sulla prevenzione e sul contrasto delle condotte illecite nelle filiere di approvvigionamento agroalimentare per tutelare la salute pubblica. È stata condotta un'accurata mappatura dei canali di acquisto, in particolare per i prodotti d'importazione, identificando le imprese con i maggiori profili di rischio. I tre ristoranti di cucina etnica sospesi sono stati riscontrati con una notevole opacità nelle filiere di approvvigionamento degli alimenti utilizzati. La Guardia di finanza ha esaminato la documentazione relativa a tutte le materie prime, verificando il rispetto delle normative su etichettatura, certificazione di origine e conformità alle normative comunitarie e nazionali.
Inoltre, sono state riscontrate gravi carenze igienico-sanitarie, che hanno portato a un coordinamento con il Dipartimento di Prevenzione della Asl. Gli ispettori inviati hanno effettuato controlli specifici, che hanno portato alla sospensione e distruzione di circa 800 kg di alimenti non conformi ai requisiti di sicurezza per conservazione ed etichettatura. I responsabili sono stati sanzionati ai sensi del D.Lgs. 193/2007 per la violazione del Reg. 852/2004, e le attività sono state sospese in conformità al Reg. CE 2017/625.
FONTE: Italpress