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Kobe o Romagnola in tavola? Milano sperimenta le mucche migliori

La Coldiretti di Milano Lodi prosegue nei usoi programmi per arrivare al traguardo dell’Expo 2015 con un’offerta di carne capace di rappresentare la qualità più elevata sul mercato a prezzi sostenibili. Il tutto con un’attenzione particolare al mondo della ristorazione

 
04 luglio 2009 | 14:00

Kobe o Romagnola in tavola? Milano sperimenta le mucche migliori

La Coldiretti di Milano Lodi prosegue nei usoi programmi per arrivare al traguardo dell’Expo 2015 con un’offerta di carne capace di rappresentare la qualità più elevata sul mercato a prezzi sostenibili. Il tutto con un’attenzione particolare al mondo della ristorazione

04 luglio 2009 | 14:00
 

 L'obiettivo è da tempo indicato: arrivare al traguardo dell'Expo 2015 con un'offerta di carne capace di rappresentare la qualità più elevata sul mercato a prezzi sostenibili. Il tutto con un'attenzione particolare al mondo della ristorazione, non a caso individuato come la prima linea della promozione del territorio e dell'eccellenza a tavola. Sulla base di questa strategia la Coldiretti di Milano e Lodi, una delle più importanti realtà del mondo agricolo italiano (la Lombardia rappresenta da sola il 40% del settore zootecnico in Italia) è da tempo impegnata (insieme al Consorzio qualità delal carne bovina) in progetti di ricerca e sperimentazione per migliorare l'allevamento di bovini da carne.

Il problema è quello di poter comprimere i costi (oggi elevati tanto che in molti casi per gli allevatori non c'è remuneratività), a fronte di un miglioramento della qualità. Fra le esperienze positive , dopo quella che ha portato alla nascita a Subiate (Mi) dei primi vitelli nati da incroci fra Frisone o Ottonesi Varzesi con il Kobe, il vitello dei samurai, per ottenere la carne più marezzata al mondo, a Triuggiu (Mi), nell'allevamento di Pierluigi Sala, si è invece alle prese con i capi di Romagnola, un bovino che sembrava destinato a scomparire e che, invece, in Lombardia potrebbe trovare un nuovo habitat.

I primi risultati di questo allevamento hanno avuto ancora una volta la prova al tavolo della Buona Condotta di Ornago (Mi), dove lo chef patron, Matteo Scibilia, è consulente di Coldiretti per questi progetti. Esperienze che sono destinate fra l'altro a diventare patrimonio del Consorzio Cuochi di Lombardia che punta proprio su prodotti del territorio.

Fra le novità interessanti legate al progetto sulla Romagnola, un bovino di cui si erano ultimamente registrati anche numerosi furti ai quali si è oggi posto rimedio con uno speciale auricolare che garantisce anche la tracciabilità dell'animale una volta che è in tavola. Il ristoratore può infatti indicare il sesso, lo Stato di nascita e dove è stato allevato, selezionato e macellato il bovino.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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