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Al BoB di Milano un'enciclopedia della mixology in quattro capitoli

Nel cuore dell'animato quartiere Isola di Milano, il BoB diretto da Cesar Araujo ha celebrato sei anni di attività, cambiato la drink list e lanciato un progetto ambizioso e virtuoso

di Nicole Cavazzuti
 
27 luglio 2024 | 07:30

Al BoB di Milano un'enciclopedia della mixology in quattro capitoli

Nel cuore dell'animato quartiere Isola di Milano, il BoB diretto da Cesar Araujo ha celebrato sei anni di attività, cambiato la drink list e lanciato un progetto ambizioso e virtuoso

di Nicole Cavazzuti
27 luglio 2024 | 07:30
 

Il BoB, acronimo di Bourbon and Original Bao, è nato con l'obiettivo dichiarato di portare a Milano qualcosa di nuovo unendo la cultura americana della mixology con quella orientale del cibo e usando anche ingredienti asiatici nei cocktail. Anno dopo anno, il format si è evoluto e rafforzato. E ora c’è una novità.

Al BoB di Milano un'enciclopedia della mixology in quattro capitoli

BoB Milano

La sfida di BoB: creare un’enciclopedia della mixology

Cesar Araujo ha ideato un nuovo cocktail menu originale per concetto e per forma, strutturato in quattro volumi, ciascuno dedicato a un periodo cruciale della storia della mixology. Il progetto prevede il cambiamento della drink list ogni sei mesi, per una durata complessiva di due anni. Quanto al Volume 1, dedicato alle miscele del pre-proibizionismo, si apre con il menu digitale in NFC e prosegue con un racconto del bartender Diego Ferrari, maestro di Cesar ai tempi in cui entrambi lavoravano alla Rotonda Bistro di Milano.

Sfoglia il carosello per vedere alcune delle nuove proposte!

La drink list di BoB

Intanto, diciamolo subito: la nuova drink list è bellissima, a forma di libro dalla copertina rigida rossa. Un oggetto da collezionare, che potrebbe essere messo in vendita. In tutto, ci sono otto signature divisi in quattro categorie: Aperitivo, Sour, After Dinner e Bitter. Quasi tutti low alcol e sodati, tendenti al dolce come piace ai giovani d’oggi, come il Siren of the Summer, un twist sul Floradora con GinArte, tintura di zenzero, cordiale ai lamponi e tè Lapsang.

Al BoB di Milano un'enciclopedia della mixology in quattro capitoli

Ci sono delle eccezioni, ovviamente, una su tutte: il Gold Roger, una eccellente reinterpretazione del Manhattan con Wild Turkey 101, Vermouth del Professore, fave di cacao e cardamomo.

Non è finita: la carta include poi due pagine dedicate a Old Fashioned e Whisky Sour in versione classica e rivisitata, oltre che da quattro drink sotto il titolo Whiskey Experience. Drink coerenti con l'identità del BoB, che nasce come whisky bar e vanta oltre 150 etichette del pregiato distillato. Completano il menu quattro miscele low alcol, quattro cocktail free alcol e una selezione di dieci classici, tra cui il popolare Paloma e il meno noto Horse’s Neck. I prezzi variano dai 10 ai 15 euro a cocktail.

Al BoB di Milano un'enciclopedia della mixology in quattro capitoli

Gold Roger di BoB

Cosa si mangia da Bob

Fin dall’apertura del BoB, c’è sempre stata molta attenzione intorno al tema della sostenibilità. In questa logica, chef e bartender lavorano fin dalle origini insieme per creare food e drink list con ingredienti comuni, riducendo così gli sprechi. Ad esempio, i lime spremuti vengono essiccati e utilizzati per fare un cordiale al Percento Lab, il laboratorio fondato dai fratelli Hu, titolari di BoB, Agua Sancta e Chinese Box a Milano.

Tra i piatti in carta, delizioso è il carpaccio di tonno rosso con salsa al wasabi, shiso e una spolverata di parmigiano che viene suggerito con il drink Siren of the summer. Per chi vuole restare leggero, ideale è il pollo sfilacciato con peperone fermentato, Daikon croccante, salsa aji amarillo e lime. Sfizioso, poi gli udon con frutti di mare, salsa Yakisoba, olio di gamberi. Per gli amanti della carne, segnaliamo il petto di anatra arrosto affumicato con rapa fermentata e salsa Tamarindo che si sposa bene con il Gold Roger, la rivisitazione del Manhattan che abbiamo apprezzato molto.

Come è il BoB

Dotato di un dehor accogliente, BoB gioca su un mix & match di materiali come ottone, vetro, marmo, ferro e mattone, che insieme alle luci soffuse e l'imponente bancone centrale, invitano alla socialità. Il design raffinato e i dettagli curati rendono l'ambiente accogliente, trendy e di tendenza. Risultato? È frequentato da una clientela variegata, che va dai 20 ai 60 anni, composta da studenti, lavoratori e amanti della buona miscelazione. Un locale da provare.

BoB Milano
Via Pietro Borsieri 30 - 20159 Milano
Tel 02 9167 7285

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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