Niente Sugar tax, almeno per ora. La tassa sulle bevande zuccherate non entrerà in vigore a luglio 2024 come previsto, ma è stata rinviata di un anno al 1° luglio 2025. Lo ha deciso la Commissione Finanze del Senato approvando un emendamento al decreto Superbonus. Slittamento più corposo invece per la plastic tax, che viene posticipata di due anni al luglio 2026.
Sugar Tax: rinviata al 2025 tra contrasti e dubbi
«Il tema centrale» di politica economica ha detto il ministro dell'Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti «è essere consapevoli che è la crescita economica sana, fatta da investimenti sani, da imprenditori che ci credono e investono anche del loro e non semplicemente coi sussidi dello Stato, questo è quello che produce crescita economica e benessere per tutti, posti di lavoro e stipendi possibilmente decenti. Anche io non sono contento che la Sugar Tax entri in vigore. Ricordo che l'ultima legge di bilancio aveva fatto uno sforzo rinviandone l'entrata in vigore al primo di luglio, noi abbiamo fatto con l'emendamento un ulteriore sforzo dimezzandone l'importo e ora stiamo facendo in queste ore uno sforzo ulteriore per rinviarla».
Sugar tax e i continui rinvii
Le due imposte, introdotte con la Legge di Bilancio 2020, hanno subito rinvii continui. L'ultima proroga, decisa con la manovra 2024, fissava l'entrata in vigore per luglio 2024. Il rinvio rappresenta un'importante novità per le aziende del settore alimentare e delle bevande, che avranno più tempo per adeguarsi alla nuova imposta.
Cos'è la sugar tax?
Ma che cosa è la sugar tax. La sugar tax è un'imposta sulle bevande zuccherate, introdotta per contrastare l'obesità e altre problematiche legate al consumo eccessivo di zuccheri. La misura mira a scoraggiare il consumo di bevande ad alto contenuto di zuccheri, spingendo i consumatori verso scelte più salutari. Nel dettaglio:
- La sugar tax è stata introdotta con la Legge di Bilancio 2020.
- L'aliquota iniziale era di 10 euro per ettolitro per i prodotti finiti e di 0,25 euro per chilo per i prodotti diluiti.
- Successivamente l'aliquota è stata ridotta a 5 euro per ettolitro e 0,13 euro per chilo.
- L'obiettivo del governo è raccogliere circa 326 milioni di euro con la sugar tax.
Le critiche intorno alla Sugar tax
L'introduzione anticipata, fissata per il 1° luglio 2024, aveva, come detto, innescato un acceso dibattito all'interno della maggioranza di governo, con Forza Italia che si è opposta fermamente alla misura temendo un impatto negativo sull'economia e sull'occupazione.
I produttori di bevande hanno, infatti, stimato un calo delle vendite del 16%, con possibili tagli agli investimenti e ai posti di lavoro. Senza contare il possibile aumento dei prezzi al consumatore, con le aziende che potrebbero scaricare il costo della tassa sui prodotti.
Anche Coldiretti aveva definito la sugar tax una «misura distorsiva che penalizza imprese e famiglie, danneggiando la filiera agroalimentare made in Italy». «Siamo stati i primi a chiedere pubblicamente un intervento del Governo per rivedere una tassa che rischia di danneggiare le imprese agroalimentari già colpite dall’aumento dei costi di produzioni causato dalle guerre e dalle tensioni internazionali», ha detto il presidente Ettore Prandini.
Contro la nuova tassa anche la Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi), associazione di categoria di bar e ristorazione: «Una nuova tassazione lascia perplessi in un momento come questo in cui si sta cercando di ripartire. La tassa si scaricherà sui consumatori e la perplessità c’è quando ci sono forme di tassazione che pagano i consumatori. Certo si spera che la Sugar tax comporti comunque l’adozione di modelli di consumo più salutari», ha detto a LaPresse il direttore generale Fipe, Roberto Calugi. Contraria al provvedimento anche Confagricoltura: «La Confederazione ha sempre contestato l’introduzione del tributo che avrebbe effetti fortemente negativi sulle imprese agroalimentari, sull’occupazione e anche sui consumatori per l’inevitabile aumento dei prezzi del prodotto finale. Colpisce anche che alla Sugar Tax venga riservato un trattamento diverso rispetto alla Plastic Tax, ancora rinviata, creando uno squilibrio tra le due misure».
Non sono mancate anche alcune critiche riguardano anche l'aspetto procedurale in merito alla sugar tax: l'introduzione anticipata era stata decisa senza un confronto preventivo adeguato all'interno della maggioranza.
Sugar Tax: la soddisfazione per il rinvio
Per questo di Forza Italia accoglie la decisione con soddisfazione definendo il rinvio un loro successo. «È una nostra vittoria», ha commentato ancora il capogruppo di FI al Senato Maurizio Gasparri. Naturalmente anche le aziende del settore hanno salutato con favore il rinvio di un ulteriore anno. Che potrebbe non essere l'ultimo…