Nato nel 1982, il Cynara Festival dedicato al carciofo violetto spinoso di Cerda (Pa), è uno dei più antichi d'Italia. Appena concluso con un bilancio di decine di migliaia di presenze, dal 1982 celebra una varietà orticola particolarmente pregiata, tenera e carnosa, che trae dal suolo siciliano il segreto del suo sapore unico. Potrebbe essere paragonato a un fiore, apparentemente inaccessibile per le spine, ma è fedele alla sua leggenda. Infatti, sembra che la sua origine sia collegata al mito romantico della bellissima ninfa Cynara, di cui Zeus si innamorò perdutamente. Ma lei non ricambiava e, per questo, fu punita e trasformata in un bel carciofo violetto, ma pungente, dal cuore delizioso ma irraggiungibile.
Il carciofo violetto spinoso di Cerda
La fama del carciofo violetto spinoso di Cerda
La fama di questo ortaggio prelibato è cresciuta gradualmente in tutte le sue 42 edizioni del festival richiamando in questo borgo addobbato a festa della provincia palermitana sempre più viaggiatori del gusto. Simbolo di una intera comunità e del suo territorio e in collegamento con il Circuito della Cultura e del Gusto, è in rete con un più vasto ambito che comprende il Palermitano da Bagheria fino a Cefalù e a Termini Imerese. Ogni anno coinvolge ogni famiglia cerdese e tanti protagonisti della cucina che con creatività e fantasia propongono il carciofo in diverse declinazioni, talvolta anche al di là della stretta tradizione. Questa cultivar identitaria di Cerda è tra le espressioni della cultura territoriale, affiancandosi alle bellezze naturalistiche e a quelle archeologiche delle vicine Himera, Solunto e Iato, antiche colonie greche.
Il Cynara Festival dedicato al carciofo violetto spinoso di Cerda
È stata festa grande articolata in tante giornate, dal 20 al 28 aprile, un successo confermato dai massimi organi istituzionali come il sindaco di Cerda e parlamentare regionale Salvatore Geraci, il dirigente generale all’Agricoltura Dario Cartabellotta e il direttore del Parco archeologico Domenico Targia.
Il carciofo violetto spinoso di Cerda in cucina
Lo chef Christian Conigliaro della Locanda del Gusto di Palermo ha condotto un laboratorio del gusto. Un’occasione di confronto sull’utilizzo in cucina dell’ortaggio principe della gastronomia locale che, per l’occasione, è diventato il perfetto ripieno di un primo piatto a base di pasta fresca, con burro al limone e tartare di gambero. Tanti altri, nei locali, nei tasting e negli show cooking, le sfumature di gusto e i contrasti di forme, cotture e consistenze che hanno visto protagonista lo spinoso di Cerda.
Il presunto difficile abbinamento del carciofo con il vino è stato smentito dalle etichette scelte da alcune cantine della Doc Monreale. Il suo presidente Mario di Lorenzo, a nome delle sette cantine aderenti, l'aveva già dimostrato al recente Vinitaly con una speciale degustazione con piatti a base di carciofo cerdese. «Un insolito connubio - aveva detto- ma la sfida sembra essere vinta». Ma niente di nuovo, come spesso accade in campo enogastronomico: già Columella, oltre 2mila anni fa, nel suo "De Re Rustica" oltre a descriverne modi, tempi di coltivazione e proprietà del carciofo, faceva accenno alle sue proprietà organolettiche definendolo «caro a Bacco poiché dopo un suo boccone il palato è dolce ad ogni tipo di vino». A chiusura del festival, un suggestivo spettacolo di luci e colori con il video mapping dedicato alla Ninfa Cynara, proiettato nella Villa Comunale.
Il carciofo violetto spinoso di Cerda, varietà orticola particolarmente pregiata, tenera e carnosa
La coltivazione del carciofo violetto spinoso di Cerda
Denso di incontri ed iniziative, il Cynara Festival continua, dunque, ad essere un appuntamento di straordinaria rilevanza per altre esperienze legate alla promozione del prodotto. Viene coltivato in un'area di circa 700 ettari compresi tra le Madonie e la costa nord-orientale del palermitano e oggi grazie a tanti piccoli agricoltori e all'amministrazione comunale, è sempre più conosciuto e apprezzato, anche fuori regione. «Il carciofo spinoso rappresenta la punta di diamante della nostra economia, come testimoniato dagli atti d’amore di intere famiglie cerdesi che, nel corso degli anni, hanno legato la loro esistenza a questo ortaggio – ha detto il sindaco Salvatore Geraci - e grazie alla notorietà raggiunta dal Cynara Festival abbiamo oggi l'opportunità di “fare rete” e di intessere alleanze con il territorio e la ristorazione più preparata».