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Fontane “miracolose”, dove al posto dell’acqua sgorga il vino

Ecco come trovare le fontane di vino durante l'anno: quasi tutte sono attive solo per brevi periodi durante sagre e feste, tranne quella della Cantina Dora Sarchese ad Ortona, che funziona sempre

 
21 aprile 2024 | 11:30

Fontane “miracolose”, dove al posto dell’acqua sgorga il vino

Ecco come trovare le fontane di vino durante l'anno: quasi tutte sono attive solo per brevi periodi durante sagre e feste, tranne quella della Cantina Dora Sarchese ad Ortona, che funziona sempre

21 aprile 2024 | 11:30
 

In Italia ci sono migliaia di fontane monumentali, vere e proprie opere d’arte note in tutto il mondo. Accanto a quelle storiche, simboli indiscussi dei luoghi dove si trovano, ce ne sono tante altre, realizzate in periodi più recenti, che regalano acqua sempre gradevolmente fresca. Queste fino agli anni ’50 del secolo scorso, oltre ad essere l’ideale per dissetarsi e fare quattro chiacchiere, erano un naturale punto di ritrovo e socializzazione ed al loro cospetto si svolgevano anche eventi e rappresentazioni.

Fontane “miracolose”, dove al posto dell’acqua sgorga il vino

Le fontane del vino in Italia (foto: www.club-del-vino.com)

In alcuni casi tali simboli d’acqua si trasformano in modo quasi “miracoloso” e al posto dell’acqua inizia a zampillare del buon vino. Normalmente ciò avviene in occasione di sagre, feste ed altri eventi enogastronomici, per la gioia dei tanti visitatori che nei giorni della manifestazione possono degustare, quasi sempre gratuitamente, un buon calice di vino del territorio, spillandolo direttamente dalle fontane. Ovviamente dietro a tali “metamorfosi” non c’è nessuna mano divina: è semplicemente opera dell’uomo che blocca il flusso dell’acqua e la sostituisce con il vino, bianco e rosso, che poi scorre a fiumi per la durata della manifestazione.

Un tour per le fontane del vino in Italia 

In Italia tali “sorgenti” dove al posto dell’acqua zampilla vino, si contano sulle dita di una mano. Andiamo a conoscere alcune con un viaggio in quattro tappe che parte da Marino, una cittadina in provincia di Roma, tra Castel Gandolfo e Frascati, poi arriva a Carosino in provincia di Taranto, quindi risale la penisola fino in Abruzzo dove ad Ortona c’è una fontana del vino che dal 2016 continua a zampillare ininterrottamente non acqua … ma un buon Montepulciano d’Abruzzo. Ultima tappa in Friuli, precisamente a San Floriano del Collio dove una antica fontana gorgoglia vino in occasione del Likof, un evento enogastronomico in programma all’inizio di giugno.

Fontane di Marino: alla Sagra dell’Uva al posto dell’acqua sgorga vino

Tanti anni fa Gabriella Ferri, appassionata interprete della canzone romana, cantava che “Li castelli, diciamo, romani… So un ricordo dei tempi lontani” e poi elogiava le fontane di Marino, che in occasione della Sagra dell’Uva al posto dell’acqua “danno vino”. Nella cittadina, le fontane che “danno vino” hanno tradizioni antiche. Per intravederne le origini bisogna ripercorrere a ritroso svariati secoli fino all’epoca dei Colonna, potente famiglia patrizia romana, con solidi interessi anche a Marino.

Costoro, innamorati della bella vita erano soliti organizzare feste sfarzose e scintillanti, durante le quali amavano stupire invitati ed amici con vari “effetti speciali”. Uno di questi consisteva nel fare zampillare il vino direttamente dalle fontane collocate nei giardini dei loro palazzi principeschi, per la gioia dei presenti.

Fontane “miracolose”, dove al posto dell’acqua sgorga il vino

Fontana dei 4 Mori a Marino

In epoca recente, dopo alcuni secoli di oblio, il “miracolo delle fontane che danno vino” ha ripreso vita e si ripete annualmente tra fine settembre ed inizio ottobre in occasione della Sagra dell’Uva, un evento enogastronomico prossimo al secolo di vita (la prima edizione si è svolta nel 1925) da sempre all’insegna del buon gusto e delle buone bevute.

Per l’intera durata della festa, il prelibato nettare di Bacco zampilla dalle varie fontane cittadine tra cui quella Dei Quattro Mori, simbolo della città, che si trova in Piazza Matteotti. Il monumento di impronta barocca è stato costruito nel 1632 per ricordare Marcantonio II Colonna e la sua vittoria nella battaglia di Lepanto contro i turchi. Nelle varie piazze e piazzette del borgo è un susseguirsi di spettacoli, concerti, danze tradizionali e sbandieratori con il contorno di tantissimi colori e profumi che avvolgono il visitatore e quasi lo contagiano con atmosfere di feste, uniche e tipiche.

Fontana monumentale di Carosino: per quattro giorni zampilla un ottimo Primitivo

La seconda tappa del tour tra le “fontane miracolose” è a Carosino, in provincia di Taranto. Il piccolo comune di epoca magno-greca è adagiato in una dolce vallata, nella parte occidentale della Murgia tarantina. Famoso per i suoi vini (tra cui spiccano la Malvasia Bianca di Carosino ed il Primitivo del Tarantino) ospita ogni anno la Sagra del vino, evento clou dell’estate carosinese dedicato ad agricoltura, enogastronomia, musica e cultura.

Fontane “miracolose”, dove al posto dell’acqua sgorga il vino

Fontana Monumentale di Carosino

Nelle quattro giornate di festa, generalmente in programma tra la fine di agosto ed i primi di settembre, la fontana monumentale di piazza Vittorio Emanuele, si trasforma e quasi per incanto, dai suoi quattro rubinetti inizia a zampillare allegramente vino rosso, in questo caso un ottimo Primitivo, per la gioia dei tanti wine lovers che ogni anno arrivano in paese. La prima edizione della sagra si è svolta nella prima metà degli anni ’60 (infatti nel 2024 si celebra la 59esima) ed è oggi gustosamente affiancata dalla mostra mercato dei vini pugliesi che offre l’occasione di degustare i vini più importanti di questa regione, la pregiata Malvasia bianca.

Fontana del vino nella Cantina Dora Sarchese: monumento al Montepulciano d’Abruzzo

Per la terza fontana “di-vino” bisogna risalire la penisola fino a Ortona, una bella cittadina in provincia di Chieti affacciata sullo splendido mare della Costa dei Trabocchi. La fontana in questione, da cui sgorga un ottimo vino rosso abruzzese, si trova all’interno della Cantina Dora Sarchese, una delle più rinomate d’Abruzzo. E’ nata dall’intuizione di due ortonesi, Dina Cespa e Luigi Narcisi, che nel corso di un pellegrinaggio lungo il Cammino di Santiago si imbatterono nella Fontana del Vino di Irache, a pochi chilometri dalla città di Estella in Navarra, che annualmente vede passare quasi 200mila pellegrini in cerca di un po’ di refrigerio e di un momento di pace e di ristoro. Un antico cartello posto a fianco di tale “sorgente” ricorda al pellegrino che per “arrivare a Santiago con forza e vitalità di questo vino puoi berne un sorso e brindare per la felicità”.

Da qui l’idea di realizzare qualcosa di analogo in Italia, precisamente lungo il Cammino di San Tommaso, che loro stessi hanno contribuito a realizzare. Un lungo tracciato di 316 chilometri, al tempo stesso spirituale e naturalistico, che collega la Basilica di San Pietro di Roma con la Cattedrale di Ortona dove sono custodite le spoglie dell’Apostolo Tommaso sin dal 1258.

Fontane “miracolose”, dove al posto dell’acqua sgorga il vino

Fontana del Vino nella Cantina Dora Sarchese

Alla base, la volontà di offrire un punto di ristoro ai pellegrini che annualmente affrontano l’itinerario religioso, che attraversa l’Abruzzo più autentico per esaltarne i luoghi di fede e le eccellenze paesaggistiche. Costoro, stanchi e provati al termine del Cammino trovano un inaspettato punto di accoglienza dove dissetarsi ad una fontana molto speciale da cui non sgorga acqua ma… buon vino.

La fontana, inaugurata nel 2016, è collocata all’interno di una grande botte sulle cui pareti è riportata una frase di Omar Khayyâm, matematico, astronomo e poeta persiano vissuto tra l’XI ed il XII secolo: “Bevi vino, che non sai donde sei venuto, sii lieto perché sai dove andrai”. Questa a differenza delle altre fontane eroga vino tutti i giorni dell’anno. E’ aperta negli stessi orari della cantina, ed in poco tempo è diventata un vero e proprio “Monumento al Montepulciano d’Abruzzo”, meta annuale di decine di migliaia di enoturisti e wine lovers che arrivano fino qui per visitare l’azienda e concedersi una degustazione di alcuni dei vini autoctoni prodotti, tra cui Montepulciano d’Abruzzo, Trebbiano, Pecorino ed un raro ed interessante Cococciola tipico dell’area frentana nell’Abruzzo sud orientale.

Storica Fontana del vino di San Floriano del Collio: un brindisi con un bianco rigorosamente friulano

Ultima tappa in Friuli Venezia Giulia. Precisamente a San Floriano del Collio un comune in provincia di Gorizia, al confine con la Slovenia, rinomato per i vini pregiati e fruttati prodotti da viti che crescono nell’abbraccio di un paesaggio spettacolare e vivace come quello del Collio.

Fontane “miracolose”, dove al posto dell’acqua sgorga il vino

L'evento Likof a San Floriano del Collio

Anche qui c’è una bella ed antica Fontana del vino che inizia a gorgogliare vino in occasione del Likof un evento enogastronomico dedicato a tutti gli amanti del buon vino e dell’ottima cucina in programma all’inizio di giugno di ogni anno. In tale occasione dall’antica Fontana del Vino all’interno del Castello Formentini - splendido maniero medievale immerso nelle vigne con panorama molto suggestivo – inizia a zampillare un vino bianco, rigorosamente friulano, per un brindisi benaugurante con tutti i visitatori.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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