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Ostriche e champagne? Il giovedì appuntamento al Vilòn che diventa oyster bar

Il salotto romano della bellezza in un'ala di Palazzo Borghese dalle 18 si trasforma grazie a Federico Denipoti, oyster man, e agli abbinamenti del Simone Freda, giovane maître dell'hotel romano

di Mariella Morosi
 
15 aprile 2024 | 14:30

Ostriche e champagne? Il giovedì appuntamento al Vilòn che diventa oyster bar

Il salotto romano della bellezza in un'ala di Palazzo Borghese dalle 18 si trasforma grazie a Federico Denipoti, oyster man, e agli abbinamenti del Simone Freda, giovane maître dell'hotel romano

di Mariella Morosi
15 aprile 2024 | 14:30
 

Ostriche e champagne è l'abbinamento forse più noto e celebrato al mondo, evocativo di un momento di autentico piacere che va oltre quello gustativo. È un perfetto equilibrio, in un gioco continuo, tra sapidità e acidità, con il salino del mare sfumato dalla nota acida e dal perlage delle bollicine. La scienza definisce questa unione come una sinergia di umami ma noi preferiamo affidare il magico e perfetto incontro tra mare e terra alle parole di Max Jacob: «Lo Champagne, se si ha tempo per ascoltarlo - diceva- fa lo stesso rumore, nella sua schiuma e nelle sue bollicine, del mare sulla sabbia». Impossibile resistere all'emozione, all'esplosione di gusto che ora si possono provare tutti i giovedì al Vilòn, il salotto romano della bellezza in un'ala di Palazzo Borghese. Questo luogo elegante, quasi segreto e chiuso proprio come un'ostrica, diventa, infatti, un Oyster Bar a partire dalle 18.

Ostriche e champagne? Il giovedì appuntamento al Vilòn che diventa oyster bar

Ostriche e Champagne da Vilòn a Roma

Al Vilòn tra ostriche e Champagne

Qui, in questa atmosfera cozy e charmant, le ostriche e lo Champagne sono un oggetto del desiderio realizzabile e accessibile nello spazio di un afternoon time. L'atmosfera sa di mare e di poesia, perché l'ostrica - come questo suo effervescente compagno di gioco - ha ispirato grandi menti a considerazioni normalmente poco riferibili al cibo. Candida, perlata, per Fabrizio Caramagna, che si definisce ricercatore di meraviglie, «Ha il gusto del mare, la freschezza del cielo, l'ebrezza del proibito, la follia delle maree». Persino l'ombroso Ernest Hemingway gustandole scriveva «Perdevo quel senso di vuoto e cominciavo a essere felice, e a fare progetti». (Festa Mobile, 1964). Infinite le odi anche allo Champagne. «Lo bevo soltanto in due occasioni: quando sono innamorata e quando non lo sono» (Coco Chanel) e «Arriva un momento nella vita di ogni donna in cui l'unica cosa che possa aiutarla è un bicchiere di Champagne» (Bette Davis).

Ostriche secondo Federico Denipoti, oyster man del Vilòn

Al bancone del Vilon non è meno affascinante ascoltate Federico Denipoti, oyster man raccontare questo frutto del mare in tutte i suoi gusti e le sue varietà, forte dell'esperienza a Londra in due grandi templi delle ostriche, il Bentley's Oyster Bar &Grill e il Wiltons Restaurant and Oyster Bar.

Ostriche e champagne? Il giovedì appuntamento al Vilòn che diventa oyster bar

Federico Denipoti, oyster man del Vilòn

Come racconta questo giovane e affabile "signore delle ostriche", sono circa 200 le varietà nel mondo, e apprezzate da tempi antichissimi. Già Plinio, nel I secolo, scriveva che «Le ostriche del Mar di Marmara sono più grosse di quelle di Lucrino, più dolci di quelle della Bretagna, più gustose di quelle di Medoc, più piccanti di quelle di Efeso, più piene di quelle spagnole e più bianche di quelle del Circeo. Di quest'ultime è assodato che non ve ne sono di più dolci o più tenere». Questo dimostra che già ai suoi tempi nei nostri mari si allevavano ostriche.

Da Vilòn anche le ostriche italiane

La grande novità è che questo afternoon time al Vilon offre in degustazione anche quelle italiane, come la Perla del Delta del Po, carnosa e avvolgente, le venete, le sarde di San Teodoro, le San Michele del Gargano, le tarantine. Notissime le irlandesi, francesi e in particolare della Normandia, australiane, canadesi, neozelandesi, americane, sudafricane e asiatiche.

Ostriche e champagne? Il giovedì appuntamento al Vilòn che diventa oyster bar

Il giardino interno del Vilòn

Ogni giovedì Federico Denipoti le sceglie e ne propone alcune tipologie tra le più apprezzate. E sono tante, sia diverse nella forma, piatte (belon) o concave (creuse), ognuna con caratteristiche, consistenza e sapore diversi.

Gli Champagne da abbinare con le ostriche da Vilòn

Quanto all'abbinamento, le bollicine non hanno rivali. Se è vero che anche un bianco secco come lo Chablis, o anche il Muscadet con le sue note fresche e agrumate, non ci starebbero affatto male, Simone Freda, giovane maître del Vilòn, perché l'abbinamento sia un'esplosione in bocca, seleziona ogni giovedì piccole maison di Champagne di nicchia più la Cuvée Brut e la Cuvée Rosé di Laurent-Perrier, Champagne della casa. Una selezione di tre ostriche e un calice di champagne costa 50 €. Vengono anche serviti piccoli snack come frittelline di alghe, olive e arachidi.

Hotel Vilòn Roma
Via dell'Arancio 69 - 00186 Roma
Tel 06/878187

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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