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Pasqua: sold-out su laghi e montagne lombarde, ma i numeri 2023 sono lontani

Operatori del settore, titolari degli agriturismi e albergatori convengono nel giudicare l'anno appena trascorso il migliore in assoluto, pre e post pandemia. In particolare, non ci sarà il boom per gli agriturismi

 
21 marzo 2024 | 11:27

Pasqua: sold-out su laghi e montagne lombarde, ma i numeri 2023 sono lontani

Operatori del settore, titolari degli agriturismi e albergatori convengono nel giudicare l'anno appena trascorso il migliore in assoluto, pre e post pandemia. In particolare, non ci sarà il boom per gli agriturismi

21 marzo 2024 | 11:27
 

Già tutto esaurito sui laghi e le montagne lombarde (grazie alle recenti nevicate) per le prossime festività pasquali, anche se il commento è unanime: «Difficile ripetere un anno turistico come il 2023». Operatori del settore, titolari degli agriturismi e albergatori convengono nel giudicare l'anno appena trascorso il migliore in assoluto, pre e post pandemia. La voglia di uscire e di vivere dopo il Covid ha lasciato il segno più che positivo nei bilanci. E adesso si fanno le prime valutazioni, agli inizi della stagione primaverile-pasquale.

Pasqua: sold-out su laghi e montagne lombarde, ma i numeri 2023 sono lontani

Il Garda piace anche per Pasqua e Pasquetta

Primavera e Pasqua: anno di assestamento per gli agriturismi lombardi

«Per gli agriturismi - dice Gianluigi Vimercati Castellini, presidente degli oltre 300 agriturismi lombardi di Confagricoltura - sarà un anno di assestamento. Non si prevede un “boom'”. Le nostre strutture per il periodo pasquale segnalano l'80% di presenze, soprattutto a Pasquetta. Il resto delle prenotazioni estive sono ancora tutte da verificare».

Pasqua in Lombardia: bene alberghi e ristoranti sul Garda

Meglio, molto meglio per gli alberghi, i ristoranti e i campeggi. Nella “regione del Garda” sono aperti per il 90%. «A Pasqua - ha dichiarato il neopresidente del Consorzio Albergatori Garda Lombardia, Marco Girardi - le nostre strutture fanno registrare il tutto esaurito. Del resto, già in questi giorni basta fare un giro da Sirmione fino a Limone, per notare la notevole presenza di turisti stranieri: tedeschi, polacchi, svizzeri, belgi e austriaci. È un buon auspicio per la stagione estiva che deve fare i conti con un problema su tutti: la carenza di personale».

Mal comune (senza mezzo gaudio) per i responsabili delle strutture alberghiere lombarde che lo scorso anno hanno fatto registrare il record di 51 milioni di presenze. Principalmente a Milano, nelle città d'arte - fra cui la Capitale della Cultura Bergamo-Brescia - sui laghi e in montagna.

Sempre più stranieri amano la Lombardia

«Sui 51 milioni di turisti - ha ribadito di recente l'assessore regionale al turismo, Barbara Mazzali - che hanno soggiornato nella nostra regione, il 64 % cento erano stranieri. 32,8 milioni di vacanzieri provenienti prevalentemente dall'Europa, Asia e Nord America. Hanno scoperto, visitato e conosciuto non solo le località iconiche, ma pure tutti i nostri gioielli».

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