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Da Torino arriva una brioche per dire “No” alla violenza sulle donne

A crearla Roberto Miranti, pastry chef della Pasticceria Orsucci che ha pensato a una brioche per sensibilizzare sul tema e l'ha chiamata “No violenza”. «Vorrei che ce ne fosse una in tutte le pasticcerie» ha confessato. La brioche “No violenza” è caratterizzata dal colore rosso, che identifica proprio la lotta contro la violenza di genere

di Mauro Taino
Redattore
06 marzo 2024 | 16:37
Da Torino arriva una brioche per dire “No” alla violenza sulle donne
Da Torino arriva una brioche per dire “No” alla violenza sulle donne

Da Torino arriva una brioche per dire “No” alla violenza sulle donne

A crearla Roberto Miranti, pastry chef della Pasticceria Orsucci che ha pensato a una brioche per sensibilizzare sul tema e l'ha chiamata “No violenza”. «Vorrei che ce ne fosse una in tutte le pasticcerie» ha confessato. La brioche “No violenza” è caratterizzata dal colore rosso, che identifica proprio la lotta contro la violenza di genere

di Mauro Taino
Redattore
06 marzo 2024 | 16:37
 

La violenza contro le donne si può combattere anche attraverso la dolcezza. Anche una brioche può infatti contribuire a sensibilizzare sul tema, meglio ancora se ce ne fosse una in ogni pasticceria. È questo il sogno di Roberto Miranti, pastry chef della Pasticceria Orsucci di Torino che in vista dell'8 marzo, Giornata internazionale dei diritti delle donne, ha creato una brioche speciale.

“No violenza”, una brioche speciale e…gustosa

La brioche “No violenza” non poteva che essere caratterizzata dal colore rosso, che identifica proprio la lotta contro la violenza di genere. Così, Miranti ha ideato una brioche che accanto al colore naturale abbia proprio uno strato di pasta rossa, realizzata con colorante alimentare e lamponi che, a serpentina, si intreccia con il classico impasto alla francese che realizza da Orsucci.

Da Torino arriva una brioche per dire “No” alla violenza sulle donne

Roberto Miranti è pastry chef della Pasticceria Orsucci di Torino

Si tratta di una pasta dalla forma tonda, molto “sfogliosa” farcita con una crema pasticcera con note di frutti di bosco che, oltre a al colore, diano un'aromaticità in grado di spezzare il gusto della crema pasticcer stessa.

Come nasce la brioche “No violenza”?

«L'ho voluta chiarare così - spiega Miranti, che aveva già creato il croissant a forma di piramide - per sensibilizzare tutti su una questione che ci sta riguardando da vicino e che sta continuando, protraendosi per parecchie donne». Quella della pasticceria Orsucci è un primo passo, ma la speranza è che possa diventare virale, nel senso migliore del termine.

Da Torino arriva una brioche per dire “No” alla violenza sulle donne

Il croissant a forma di piramide già creato dalla Pasticceria Orsucci

L'auspicio del pasticcere, già concorrente di Best Bakery su TV8 e vincitore nel 2023 del contest CakeStar, è che altri seguano questo esempio: «Mi piacerebbe che i colleghi di tutta Italia potessero mettere in vetrina una brioche in qualche modo rossa che identifichi proprio l'impegno contro la violenza sulle donne. Entrare in una pasticceria e vedere in vetrina una brioche di questo tipo magari non servirà, ma può far pensare, può stimolare la mente delle persone e avere ripercussioni anche sul comportamento».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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