La provincia di Pesaro Urbino, sorprende non solo per la sua ricca storia e bellezze artistiche e gastronomiche, ma anche per il suo paesaggio unico e una produzione vinicola affascinante. Caratterizzata da una generosa copertura boschiva che abbraccia circa il 50% del territorio, la provincia gode di un clima che oscilla tra il continentale e l'appenninico, creando quattro zone distinte dalla costa alle zone montuose.
Bianchello del Metauro Doc: un vino dalla storia epica
Tra le eccellenze vinicole emergenti dall'ombra del più noto vitigno marchigiano, il Verdicchio, spicca il Bianchello del Metauro Doc, che origina in un paesaggio di dolci colline e brezze marine che seguono il corso del fiume Metauro, in una cornice di borghi antichi carichi di storia. Il nome del vino, oltre che dall'influenza del fiume, deriva dal tenue colore degli acini d'uva. Questo vino è ottenuto principalmente dal vitigno Bianchello, con la possibilità di includere fino al 5% di Malvasia bianca lunga.
I vigneti nel territorio del Bianchello del Metauro
Disponibile in diverse varianti, il Bianchello del Metauro si presenta nelle versioni Tradizionale, Superiore, Spumante e Passito. La versione Tradizionale e Superiore offre un profumo ampio con note agrumate, fiori bianchi e frutta gialla. Il palato è fresco, sapido e avvolgente, regalando un'esperienza gustativa raffinata. Nel caso dello Spumante, emergono ulteriori sensazioni agrumate, mentre la versione Passito sfoggia note più dolci, tendenti al miele di acacia o girasole. La diversità di queste varianti consente di apprezzare le sfumature del Bianchello del Metauro in ogni sua espressione, rendendolo un vino versatile e apprezzato.
La storia di questo vino si intreccia con la famosa battaglia del Metauro, narrata da Tacito. Si dice che le truppe del generale cartaginese Asdrubale, ebbre per il vino Bianchello, furono sorprese mentre tentavano di raggiungere il fiume Metauro, portando alla sconfitta. Il Bianchello, con la sua complessità e freschezza, può essere considerato il salvatore di Roma in quell'epico scontro?
Pergola Doc: l'eleganza dell'Aleatico
Altro tesoro enologico della provincia è il Pergola Doc, una vera espressione dell'eleganza e della complessità del territorio, il Pergola Doc offre una gamma di esperienze sensoriali, adattandosi a ogni palato. La Pergola Doc è la più giovane denominazione di origine controllata della provincia di Pesaro-Urbino, un'affascinante area che deve il suo nome all'antica cittadina di Pergola. Fondata all'inizio del XIII secolo dagli Eugubini, questa città murata ha introdotto la coltivazione della vite, con un focus particolare sul vitigno Aleatico.
Il comune di Pergola
L'area di produzione della è ristretta all'alta Valle del Cesano, abbracciando i comuni di Pergola, Fratte Rosa, Frontone, San Lorenzo in Campo e Serra Sant’Abbondio. Il vitigno Aleatico, con le sue uve aromatiche, rappresenta il 70% dell'uvaggio, mentre il restante 30% può essere composto da vitigni a bacca nera adatti alla coltivazione nella regione Marche.
Colli Pesaresi Doc: un mosaico vinicolo
Il Colli Pesaresi Doc è un'affascinante composizione di vitigni tra cui Trebbiano Toscano, Verdicchio Bianco, Biancame, Pinot Grigio, Pinot Nero, Pinot Bianco, Riesling Italico, Chardonnay, Sauvignon, Sangiovese, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Merlot. Questa Doc presenta varianti bianche, rosse, rosate e spumanti, suddivise in tre sottozone - Focara, Parco Naturale Monte San Bartolo e Roncaglia. Ogni sottoregione aggiunge la sua impronta unica, creando una tavolozza diversificata di sapori e profumi.
Il territorio del Colli Pesaresi Doc
La provincia di Pesaro Urbino con i suoi vini, radicati nella storia e ricchi di identità territoriale, offre una straordinaria esperienza gustativa che celebra la diversità e l'autenticità di questa affascinante regione delle Marche.