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Piazza Augusto

Scopriamo la cucina “gioiello” di Niko Romito al Bulgari di Roma

Più che un albergo di fama internazionale è un'istituzione del lusso e dell'eleganza, impreziosita dall'esclusività del brand. Una quindicina sono i piatti, prevalentemente vegetali, di Romito

di Jerry Bortolan
 
30 gennaio 2024 | 11:58

Scopriamo la cucina “gioiello” di Niko Romito al Bulgari di Roma

Più che un albergo di fama internazionale è un'istituzione del lusso e dell'eleganza, impreziosita dall'esclusività del brand. Una quindicina sono i piatti, prevalentemente vegetali, di Romito

di Jerry Bortolan
30 gennaio 2024 | 11:58
 

Metti una sera a cena nella storia. Da Bulgari, l'hotel iconico che a Roma per primeggiare nell'ospitalità anche in cucina ha affidato la ristorazione al talento blasonato dello chef Niko Romito (tre stelle Michelin). Più che un albergo di fama internazionale è un'istituzione del lusso e dell'eleganza, impreziosita dall'esclusività del brand. Ma, soprattutto, dal prestigio dell'ubicazione: l'affaccio, appunto, sulla storia.

Il sogno della Bulgari suites superior

Una calamita che attira nelle sue atmosfere raffinate ed emozionanti la clientela più facoltosa ma anche più esigente: in grado sì di spendere cifre smisurate per una Bulgari suites superior dotata di una cucina privata, di un bancone bar e di un'ampia sala da pranzo dominata da un tavolone di marmo pregiato, ma con aspettative elevate che non consentono di sgarrare dai parametri della massima ricercatezza.

Bulgari, il ristorante con vista su Roma

Nel ristorante, dall'alto di una terrazza panoramica, lo sguardo si lascia rapire dalle prepotenti suggestioni della romanità imperiale. Spazia dal mausoleo di Augusto, il monumento funerario dove erano stati tumulati l'imperatore e diversi membri della dinastia giulio-claudia, all'Ara Pacis, l'altare della pace augustea incorporato oggi in uno dei musei più visitati della Capitale. Il piacere sensoriale stimolato dagli itinerari di una gastronomia raffinata si mescola all'emozione provocata da uno dei simboli più maestosi dell'antica Roma.

È un salto spazio-temporale a ritroso di due millenni che definisce fulmineamente lo spirito di Roma città eterna e che dilata l'esperienza oltre i confini della buona tavola, trasportando la fantasia, fra una prelibatezza e l'altra, ad immaginare le atmosfere degli antichi banchetti e ad avventurarsi perfino in arditi accostamenti fra i menù di oggi e quelli tramandati dalle tradizioni perlopiù orali di quelle lontane epoche. Epoche in cui, pur nelle magioni più opulente, le proposte culinarie erano ovviamente meno sofisticate e meno innovative.

Bulgari, dai gioielli agli hotel

Bulgari, come è noto, è dal secolo scorso un marchio mondiale della qualità. Impostosi coi suoi pezzi unici, e pertanto carissimi, nella gioielleria di alta gamma ha poi diversificato l'esplorazione del lusso entrando nell'universo più affollato e articolato dell'hotellerie superstellata. Dopo i grandi alberghi aperti a Parigi, Tokyo, Milano e Dubai, la corporate che detiene il marchio ha deciso di puntare su Roma. E, come proiezione naturale, nella ristorazione per i palati più pretenziosi in tutti i suoi hotel. Una sfida sostenuta dalla solidità della reputazione planetaria, per mantenersi anche sui nuovi sentieri del business all'altezza della sua fama.

Mangiare al Bulgari di Roma…

Al Bulgari si cerca di curare al top anche il più piccolo dettaglio. Di allestire una cornice di estrema gradevolezza nello sfornare piatti pregiati e proporre da una cantina sterminata il nettare di vini inarrivabili (come un Chateau Lafitte millesimato del 1982 che costa 7610 euro a bottiglia), travasando nel servizio stile, signorilità, cordialità, empatia: non c'è mai un'impressione di freddezza nel ristorante di Romito. Ogni pietanza viene valorizzata da un calore umano tanto più apprezzabile in un'era in cui, in ogni parte del mondo, anche nel servizio a tavola cominciano ad insinuarsi i tentacoli dell'intelligenza artificiale con l'impiego dei robot.

Già all'aperitivo, nelle più informali ma coinvolgenti atmosfere del bar, si coglie la professionalità che sa inquadrare con il giusto garbo le richieste del cliente. Al ristorante le attenzioni vengono moltiplicate. Nella coreografia dei maître di sala e dei camerieri la sensazione è quella di venir monitorati con discrezione da un occhio magico che interpreta velocemente i tuoi gusti e spesso riesce perfino ad anticiparli. E quando il rapporto fra clientela e personale si fa più stretto il clima del dialogo non di rado diventa confidenziale. Se nella fase del rodaggio estivo si era registrata qualche pecca, dovuta soprattutto alla carenza di personale qualificato a garantire il massimo livello di attenzione, oggi la macchina organizzativa funziona a puro regime. Valorizzando ovviamente ancor più l'immagine della Capitale che per la grande bellezza paesaggistica e architettonica e per i richiami della Storia ha occupato anche nei periodi di crisi i primi posti nelle classifiche dell'afflusso turistico. E dando un grande impulso all'economia cittadina.

Di riflesso si è accentuata anche l'influenza dell'alta cucina e dei grandi chef. Da Carlo Cracco al Corinthia Rome (aprirà in primavera) a Ciccio Sultano al Giano Restaurant del WRome. Una crescita che coinvolge anche celebrità straniere. Tra pochi giorni approderà il celebre chef francese Alain Ducasse per gestire la cucina del nuovo Hotel Romeo, mentre Robert De Niro porta il suo amico Nobu (guru della cucina giapponese) in un albergo di Via Veneto. Un agguerrito commando di chef gourmet che lanciano la sfida al trono trentennale del tedesco Heinz Beck, l'unico 3 stelle Michelin a Roma (ristorante La Pergola dell'Hotel Cavalieri Hilton) e alla colonia di Beck Boys (i suoi allievi) disseminati nei locali più prestigiosi della capitale e dell'intera Penisola e nel mondo. Come il suo storico sous-chef Eros de Agostini, ora al comando della cucina dell'Anantara Palazzo delle Naiadi a Roma.

Non poteva che essere così e anche di più grazie a una straordinaria e navigata coppia di dirigenti composta da Vincenzo Falcone, general manager, e Carlo Bevilacqua, hotel manager, una coppia vincente che ha acquisito solide esperienze nel mondo dei grandi e luxury hotel di tutto il mondo. Insieme con un lavoro incessante hanno creato una funzionante macchina da guerra, si accorgono anche delle piccole sbavature di piccoli dettagli che vengono segnalati per essere corretti al volo. Cosa che ho notato al momento del dessert dallo sguardo severo di un maitre che sollecitava un cameriere a sgomberare un piatto vuoto, ma con poche briciole di pane rimasto sul tavolo per una frazione di tempo più del dovuto. Tutto deve essere al top. Nulla, a quel livello di prezzo, deve prestare il fianco anche alle minime critiche. La ristorazione di eccellenza è come un Gran Premio di Formula 1: ogni interazione richiede la massima sintonia, incluse le pause, accostabili ai pit spot. La concentrazione deve essere totale per evitare di finire fuori pista.

Al Bulgari il caffè espresso su misura

Il debutto del Bulgari a Roma è avvenuto sulla scia di altre grandi catene internazionali - dal prestigiosissimo Saint Regis, all'Anantara Palazzo delle Naiadi e del nuovissimo Hotel Rosewood e il Mariot edition, che si sono affiancate ai brand superstellati già da decenni presenti nella Capitale - allargando l'offerta per le clientele più sofisticate con una gamma di servizi che coprono tutte le dimensioni del lusso. Come quella molto particolare della prima e preziosa macchina del caffè tutta color oro, che porta il nome della moglie di chi l'ha inventata all'inizio del secolo scorso.

Scopriamo la cucina “gioiello” di Niko Romito al Bulgari di Roma

La storica macchina del caffè tutta color oro

È dal 1905 che dalla “Victoria Arduino” escono corroboranti e super caffè come quello che si è inventato per me il barista che ha chiamato “jerry style”: andate a cercarlo nel mondo un bar che vi dedica un caffè espresso come lo desiderate. Al Bulgari lo si può trovare.

La cucina di Niko Romito al Bulgari Roma

E adesso, nel nuovo concetto di ristorazione che deve essere sostenibile, si muove la maestria dell'abruzzese Niko Romito (altro tre stelle) che coordina le linee delle cucine di tutti gli hotel Bulgari nel mondo. Un caposcuola che ama sbrigliare il suo genio culinario puntando soprattutto sull'effetto stupore prodotto da una incessante ricerca di innovazione.

Scopriamo la cucina “gioiello” di Niko Romito al Bulgari di Roma

Lo che Niko Romito, tre stelle Michelin

Come lo strepitoso piatto con “crema di fave, cicoria e peperone crusco” un viaggio nell'orto con una nuova visione del passato elevata ad un non equilibrio di sapori, ma ad una ricerca tecnica per esaltarne i sapori senza sovrapporli per farli diventare ortaggi preziosi ed unici che produce il nostro paese.

Ferran Adrià nella cucina di Romito

Per rendere meglio il concetto occorre addentrarsi nella descrizione dettagliata delle sue creazioni fatta da Ferran Adrià, il grande chef catalano che 20 anni fa ha rivoluzionato il mondo della cucina con i suoi sifoni e gelatine. Ora, a 61 anni sbarca nel ristorante di Niko Romito al Reale in Val di Sangro ed entra subito in cucina. Comincia a fare domande a raffica allo chef così come a uno qualsiasi dei collaboratori su ogni tema e con una curiosità irrefrenabile, a metà tra quella di un bambino e di uno scienziato: occhi sgranati e appunti presi su foglietti e sullo smartphone.

«Ecco la cucina che m'interessa!», urla e aggiunge «Sto studiando modelli di business - spiega - e quello che è cambiato nel mondo del fine dining più alto sono proprio questi modelli: voglio capire se quello di un cuoco di montagna come Niko è sostenibile». In cucina è il momento dell'ordinazione e il catalano va dritto al punto. Rivolgendosi ai ragazzi di sala, dice: «Ordinerei tutta la carta, magari un piatto per tipo, li potete mettere al centro del tavolo». Superato lo sgomento, in pochi minuti i piatti riempiono il tavolo e lo chef, affamato, si butta sull'antipasto in condivisione: «Fantastico, gustoso, leggero: io in 22 anni in Italia non ho mai mangiato un antipasto così».

Bulgari Hotel Roma
Piazza Augusto Imperatore 10 - 00186 Roma
Tel 06 3608 0400

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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