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Cosa fare e cosa mangiare nei Colli Euganei: ecco alcuni consigli

Qui la ricerca del benessere alle terme può essere alternata ai piaceri della tavola. Tanti i ristoranti di cucina tradizionale, ma cresce l'interesse anche per il fine dining. Ecco i nostri consigli di viaggio

di Mariella Morosi
 
04 dicembre 2023 | 14:29

Cosa fare e cosa mangiare nei Colli Euganei: ecco alcuni consigli

Qui la ricerca del benessere alle terme può essere alternata ai piaceri della tavola. Tanti i ristoranti di cucina tradizionale, ma cresce l'interesse anche per il fine dining. Ecco i nostri consigli di viaggio

di Mariella Morosi
04 dicembre 2023 | 14:29
 

Centinaia di piccoli colli a forma di cono, quasi gettati a caso su una pianura, con il verde a perdita d'occhio in cui la flora mediterranea convive con quella alpina. E poi tanta acqua, fiumi e canali, ma soprattutto sorgenti benefiche calde e fanghi miracolosi che hanno reso quest'area, tra il sud di Padova e ad ovest di Venezia, il complesso termale più grande d'Europa. Sono i Colli Euganei, quasi un'enclave del già bellissimo Veneto, con un'identità che li rende speciali e con tutte le risposte a un turismo evoluto, amante del bello e del buono in tutte le declinazioni.

Cosa fare e cosa mangiare nei Colli Euganei: ecco alcuni consigli

Il sole tra i vigneti dei Colli Euganei

Colli Euganei, tra ville di nobili e terme

Furono scelti dai nobili veneziani in cerca di un "buen retiro" che vollero sfidare in bellezza la potente Serenissima edificando castelli e palazzi. Vi piantarono orti e vigneti e nello stesso tempo sfruttarono i boschi da cui i maestri d'ascia ricavavano le palificazioni su cui fondava Venezia. Ma prima ancora era qui, nelle benefiche acque termali, che i centurioni romani si ritempravano dalle fatiche delle battaglie, così come in seguito i viaggiatori e i mercanti diretti nell'est europeo.

Colli Euganei, scrigno di tesori candidato alla Biosfera Unesco

I Colli Euganei sono terre emerse dal mare una trentina di milioni di anni fa, e i suoli ricchi di minerali e il clima mediterraneo favoriscono la biodiversità vegetale e animale. Dal 1989 tutta l'area - ora candidata al Mab, Biosfera Unesco - è protetta come Parco Regionale, ammirata non solo come riserva naturale ma per i tanti luoghi d'interesse storico articolati nei suoi 15 comuni.

Cosa fare e cosa mangiare nei Colli Euganei: ecco alcuni consigli

La ciclabile dei Colli Euganei

Alcuni sono dei veri gioielli medievali e rinascimentali, come Arquà Petrarca dove il poeta precursore dell'Umanesimo scelse di vivere, poi Monselice, Este, Cervarese San Croce, Lozzo Atestino, Rovolon, Teolo, Torreglia, Vo' Euganeo, Baone, Cinto Euganeo. Altri si sono, sviluppatisi intorno alla risorsa termale, Abano e Montegrotto anzitutto, poi Battaglia e Galzignano Terme.

Nei Colli Euganei a caccia di ville e palazzi storici

Se tante sono le occasioni di benessere, altrettante quelle di ammirare luoghi storici di grande bellezza, come la cinquecentesca Villa dei Vescovi voluta dal vescovo di Padova Francesco Pisani. A progettarla fu l'architetto veronese Giovanni Maria Falconetto con la direzione dei lavori di Alvise Cornaro che si ispirò alla Domus Romana e che morì prima di verla realizzata. Continuò Giulio Romano, che la volle ancora più monumentale ispirandosi a quanto aveva realizzato a Palazzo Tè di Mantova. Lambert Sustris, un pittore fiammingo l'affrescò poi completamente. Oggi appartiene al Fai, donata dagli ultimi proprietari, la famiglia Olcese. Ma c'è un altro monumento straordinario considerato la "reggia" dei Colli Euganei: il Castello del Catajo. Nei suoi cinque secoli di storia ha vissuto momenti di grande splendore, e la stratificazione delle epoche è leggibile attraverso i suoi affreschi. Sono una lettura unica nel suo genere, con l'autocelebrazione della famiglia degli Obizzi, una saga familiare dai tratti quasi mitologici. Venduto all'asta venne acquistato alla fine del 2015 da Sergio Cervellin che ha dato inizio ad una importante opera di recupero e restauro ancora oggi in corso. Sono già tornati al loro splendore una parte delle facciate e l'intero Cortile dei Giganti e il giardino abbandonato da decenni.

Un altro gioiello è l'abbazia benedettina di Praglia di Teolo, alle falde del Monte Lonzina con la Biblioteca nazionale, la chiesa di Santa Maria Assunta, una storica cantina che produce vini d'eccellenza. Oltre al quotidiano servizio fraterno e all'impegno stabile nei vari ambiti di vita del monastero, i 50 monaci restaurano libri, pubblicano testi a carattere spirituale e praticano l'apicoltura e l'erboristeria. Merita una visita il Museo Luxardo di Torreglia, il brand produttore del mitico maraschino di ciliege marasche. Vi sono esposti manifesti e bottiglie confezioni d'epoca, con tutta la storia di una famiglia dalmata costretta alla fuga dalla guerra. Dalle coltivazioni di giuggiole si fa anche il famoso "Brodo" che è entrato nel lessico popolare come citatissimo simbolo di stato di grazia o di gioia.

Colli Euganei, paradiso del benessere grazie alle terme

I fanghi euganei del comprensorio di Abano sono unici al mondo, in grado di curare varie tipologie di disturbi e anche di prevenirli. La loro efficacia terapeutica antiinfiammatoria vanta il brevetto europeo grazie ai microrganismi che caratterizzano la sua microflora che si sviluppa nel lungo processo di maturazione, come spiegano i sanitari del Grand Hotel Trieste & Victoria, sede di uno dei più importanti complessi termali.

Dove mangiare nei Colli Euganei

Ma la ricerca del benessere può essere alternata ai piaceri della tavola. Tanti i ristoranti di cucina tradizionale in cui viene celebrato l'agroalimentare veneto, ma cresce l'interesse anche per il fine dining e per quella contemporanea di tendenza grazie all'impegno di alcuni giovani imprenditori.

Cosa fare e cosa mangiare nei Colli Euganei: ecco alcuni consigli

Aperitivo all'Enoteca dei Vescovi

Ad Este, tra Padova e Vicenza, l'esordio di una nuova realtà, Incàlmo, all'interno dell'albergo Beatrice, ha subito conquistato i gourmand per un'offerta basata sull'interpretazione di materie prime locali, con qualche tocco esotico. L'idea del locale, che in dialetto veneto significa innesto, è di Michele Carretta che insieme al socio italo-brasiliano Riccardo Sacchetti ha voluto far rivivere lo storico albergo di famiglia. Qui, come nei tanti locali, la carta dei vini indica la vocazione enologica del territorio grazie alla composizione dei suoli vulcanici e al clima particolarmente favorevole.

Imperdibile un percorso lungo la Strada del Vino dei Colli Euganei con visite a cantine e ad aziende agricole per degustazioni enogastronomiche. Presieduta da Roberto Gardina, titolare dell'Azienda vinicola Quota 101 di Torreglia, la Strada conta tra i propri associati anche cooperative di escursionismo, centri visite e consorzi. Tra i tanti sport outdoor, il trekking, il golf e il ciclismo, per godere in libertà dei tanti percorsi panoramici.

Incàlmo
Viale Rimembranze 1 - 35042 Este (Pd)
Tel 0429 176 1472

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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