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Bufala Campana
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Eba e informazioni alle banche per i prestiti: cosa devono fare bar e ristoranti

Le nuove regole bancarie richiedono una più ampia informativa economico-finanziaria, storica e prospettica da parte delle aziende. Ecco, quindi, una guida completa al nuova rapporto tra banca e impresa

di Luca Ronzoni
 
27 novembre 2023 | 12:42

Eba e informazioni alle banche per i prestiti: cosa devono fare bar e ristoranti

Le nuove regole bancarie richiedono una più ampia informativa economico-finanziaria, storica e prospettica da parte delle aziende. Ecco, quindi, una guida completa al nuova rapporto tra banca e impresa

di Luca Ronzoni
27 novembre 2023 | 12:42
 

L'evoluzione dei mercati finanziari ha fatto emergere la necessità, per le imprese, di fornire un'adeguata informativa economico-finanziaria, storica e prospettica, anche a seguito della nuova forma di rapporto banca-impresa prospettata dalle recenti linee guida Eba-GL Lom (attinenti alla concessione e al monitoraggio dei prestiti) e delle prescrizioni contenute del Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza. In tale contesto è opportuno che le realtà imprenditoriali si dotino di strumenti adeguati alla propria natura e dimensione che permettano una visione c.d forward-looking, impostata sul monitoraggio costante delle dinamiche aziendali attraverso l'elaborazione di bilanci infrannuali, budget e business plan, con un set informativo più ampio da veicolare agli interlocutori del sistema finanziario.

Eba e informazioni alle banche per i prestiti: cosa devono fare bar e ristoranti

Tutto quello che c'è da sapere per bar e ristoranti sull'informativa finanziaria e le linee guida Eba

Nuova forma di rapporto banca-impresa: cosa c'è da sapere

L'obiettivo è quello di rafforzare il rapporto banca-impresa, “migliorando l'accesso al credito e il costo della provvista finanziaria grazie ad una riduzione delle asimmetrie informative che spesso minano il rapporto tra l'azienda e i suoi stakeholder”. Operativamente, è opportuno riclassificare i bilanci storici (relativi ad almeno gli ultimi 3 esercizi) e predisporre documenti contabili infrannuali e prospettici, da commisurare alla natura e alle dimensioni dell'impresa, ponendo l'attenzione su una stima realistica e sostenibile del reddito e del flusso di cassa (strettamente collegata alla capacità restitutiva dell'impresa), prevedendo analisi sia per indici che per flussi.

Gli indicatori da monitorare con attenzione sono i seguenti:

  • variazione del fatturato;
  • Ebit;
  • Ebitda;
  • capitale circolante netto (Ccn);
  • Pfn/Ebitda;
  • Dscr (Debt Service Coverage Ratio), che in ambito bancario viene considerato adeguato con valori pari o superiori a 1,1;
  • leva finanziaria;
  • interest coverage ratio (che assume particolare rilievo nell'attuale contesto di aumento dei tassi di interesse).

Inoltre, gli istituti di credito, al fine di rilevare una possibile perdita di equilibrio economico-finanziario, solitamente verificano l'esistenza di:

  • debiti scaduti nei confronti dei dipendenti e/o tributari e previdenziali;
  • una significativa diminuzione di cash flow futuri;
  • un rapporto Pfn/Ebitda superiore a 6;
  • ultimi due bilanci in perdita;
  • riduzione del fatturato superiore al 30% rispetto all'esercizio precedente;
  • riduzione del patrimonio netto superiore al 50% rispetto all'esercizio precedente.

Bar e ristoranti: quello che c'è da sapere sul documento dell'Eba

Va, poi, sottolineata l'importanza di approfondire la conoscenza, da parte sia delle imprese che dei suoi consulenti, del contenuto del documento dell'Eba, al fine di poter elaborare un'informativa che permetta di accrescere il livello della comunicazione finanziaria per l'accesso al credito e il successivo monitoraggio del rischio di controparte. Nelle proprie Linee guida l'Eba richiama la rilevanza del contributo dei professionisti in riferimento a situazioni in cui si riscontrano difficoltà per l'impresa nel corretto adempimento degli impegni contrattualmente assunti. In tali circostanze, infatti, “gli enti e i creditori dovrebbero richiedere all'impresa una documentazione affidabile che contenga proiezioni realistiche sulla sua capacità di restare solvibile. In questo caso, si possono utilizzare sia informazioni reperite presso terzi, quali consulenti fiscali, revisori dei conti e altri esperti, sia informazioni fornite dai mutuatari”.

Alla luce di quanto sinteticamente evidenziato nella presente informativa appare chiaro come, nell'attuale e nel futuro contesto, le aziende, anche di piccole/medie dimensioni, debbano attrezzarsi per porsi nella condizione di poter offrire ai propri interlocutori una serie di dati e di informazioni in grado di facilitare i rapporti bancari e di rendere più agevole e meno oneroso il ricorso al credito. Il raggiungimento di questo obiettivo può essere perseguito orientando parte delle attività proprie della funzione amministrativa e finanziaria della propria azienda in questa direzione, implementando procedure in grado di consentire un costante monitoraggio e presidio dei dati aziendali rilevanti, impostando rapporti costanti e trasparenti con il sistema bancario.

Per ulteriori dettagli o approfondimenti rivolgersi a:

Studio Perrucchini Ronzoni & Partners
Passaggio Canonici Lateranensi 1
24121 Bergamo
Tel 035 216100 - Fax 035 249927
luca.ronzoni@sinapsisrl.it

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