Ad ex aequo Salvatore Matarazzo e Alessandro Mancuso come Migliori Sommelier e Maria Cosentino come Migliore Maître. Questi i nomi dei tre vincitori della prima edizione dei nuovi premi che hanno avuto il loro esordio in questa decima edizione di Taormina Gourmet. Il riconoscimento avrà una cadenza annuale. La scelta è stata effettuata dai giornalisti ed esperti della redazione di Cronache di Gusto e ha riguardato una rosa di professionisti al lavoro presso ristoranti e/o strutture ricettive del Sud Italia.
Da sinistra Alessandro Mancuso, Maria Cosentino, Salvatore Matarazzo
Più valore al ruolo del maître e del sommelier
Un modo per dare un riconoscimento e un po’ di visibilità a due categorie fondamentali per il mondo dell’ospitalità e per il comparto del food & beverage. «Quelle del maître e del sommelier - sottolinea Fabrizio Carrera, organizzatore di Taormina Gourmet- sono figure che meritano rispetto al pari di altre categorie che prestano la propria professionalità nello stesso mondo della ristorazione. E i premi sono solo un punto di partenza per migliorare le proprie conoscenze e le proprie potenzialità».
Chi sono i vincitori dei premi di Taormina Gourmet
La scelta è dunque caduta su Campania e Sicilia. Salvatore Matarazzo è un napoletano doc e svolge la sua attività di sommelier a Nola (Na) nel ristorante “Re, Santi e Leoni”, capitanato dallo chef Luigi Salomone, una stella Michelin. Ha 29 anni e già a 15 anni si è avvicinato al mondo della ristorazione. «Affascinato da sempre - ha raccontato - dall’eccellenza dell’enogastronomia per estrazione familiare. Mi sono ritrovato naturalmente a far parte di questo mondo». Tra gli elementi che hanno motivato il premio: una carta dei vini studiata e confortevole, supportata dai suoi studi e dalle sue esperienze, una personalità che non ostenta il suo sapere.
E poi ex aequo “Migliore Sommelier” Alessandro Mancuso, siciliano, svolge la propria attività a Riposto (Ct) presso il ristorante Zash. È cresciuto sempre più come sommelier e dalla motivazione del suo premio si comprende fino a che punto: «Eleganza, capacità di collegare sapori, conoscenza di tantissimi vini che richiedono studio ed impegno quotidiano. La sintesi di queste qualità è unita ad una notevole intuizione».
Dulcis in fundo un premio al femminile a Maria Cosentino, è la Migliore Maître. È di Palinuro (Sa), svolge il suo lavoro nel ristorante di famiglia “Pappa e Poppa Hostaria”, che oggi gestisce insieme al fratello chef. È tornata alla tradizione di famiglia dopo tante esperienze in Italia e all’estero, tra le quali anche venti anni come assistente di volo. «Questo premio è uno stimolo e un grande onore - ha detto - Definita per questo premio “maître gastronomico ideale», poiché cerca sempre di comprendere le preferenze e di stimolare la curiosità dei clienti.