Torna Al Mèni, il circo dei sapori di Massimo Bottura

Festa grande il 18 e il 19 giugno con postazioni street food di cuochi stellati e di pescatori, il Mercato dei produttori di eccellenza, cooking show con 24 cuochi da ogni angolo del Mediterraneo, il tema dell'evento

12 giugno 2022 | 15:30

Torna per la nona volta a Rimini, il 18 e il 19 giugno, Al Mèni (in dialetto romagnolo significa ‘le mani’), il grande circo dei sapori, che quest'anno avrà come tema il Mediterraneo. Il “Circo 8 e ½ dei sapori” è l’omaggio allo spirito visionario di Federico Fellini ideato da Massimo Bottura, insieme a CheftoChef emiliaromagnacuochi, a Rimini Street Food, a Slow Food Emilia Romagna e al Comune di Rimini, per celebrare una grande festa del gusto dove si incontrano le mani e i cuori dei talenti della cucina italiana e internazionale e dei migliori produttori dell’Emilia Romagna, la regione che vanta la maggior concentrazione di Dop e Igp al mondo. 

Il grande tendone

La festa ruoterà dentro e fuori il grande circo bianco e rosso: attorno al tendone si troveranno le postazioni di street food dei cuochi stellati e dei pescatori; sul lungomare sfilerà il Mercato dei produttori di eccellenza, una vetrina straordinaria dei migliori prodotti della Regione Emilia Romagna; nel parco Fellini, gli artigiani di Matrioska si daranno appuntamento per presentare il meglio della loro creatività fatta rigorosamente ‘a mano’. Mentre le tende del circo si apriranno sullo spettacolo dei cooking show con 24 cuochi chiamati a rotazione a esibirsi nella grande cucina a vista, per creare la meraviglia dei sapori in piatti irripetibili, a prezzi da street food. 

«L’Emilia Romagna ha una qualità di materie prime talmente straordinarie – ha dichiarato Massimo Bottura - che basta solo che noi cuochi le tocchiamo con rispetto per farle esprimere. Dall’estero ci guardano. E vedono che siamo una regione che sa aspettare 25 anni prima di assaggiare un aceto balsamico tradizionale. Siamo matti? No, sappiamo ancora sognare». 

I cooking show

Ricco il parterre di cuochi, capitanati da Massimo Bottura, che saranno impegnati a interpretare la grande scuola tradizionale, con massima attenzione agli ingredienti sostenibili, che si incontra con l’irriverenza dei talenti di culture diverse. Quest'anno i piatti racconteranno il Mediterraneo così pieno di storia e riferimenti culturali attraverso lo sguardo preciso di tanti ragazzi che vengono dai quattro angoli del Mediterraneo e dai migliori ristoranti della regione. Gli chef stranieri che affiancheranno i cuochi di CheftoChef in questa nona edizione saranno Jessica Rosval, talentuosa chef canadese di Casa Maria Luigia, pluripremiata, che porterà la cucina di braci e fumo, ma anche di impegno sociale. Ci sarà il ritorno di Simone Tondo, un simbolo di Al Mèni avendo partecipato a tutte le edizioni, chef dello stellato Racines a Parigi, che unisce la sua anima sarda alla cultura della ristorazione parigina. Israele sta entrando nelle mappe gourmet internazionali e Tomer Tal è uno dei suoi interpreti più brillanti proprio per la sua sensibilità verso il mare e la cultura di Jaffa.

Commistione di culture e sapori

Il maltese Jeffrey Vella del ristorante Cap Aureo è sicuramente il faro di Rovigno in Croazia, mentre Pavlos Kiriakis è uno dei volti della nuova cucina greca, con solide basi francesi applicate a una profonda conoscenza della tradizione. Malta ha messo la sua mappa nelle Guide Michelin e Letizia Vella è il volto fresco di questa cucina super mediterranea, mentre con Fatih Tutak, esponente di punta della scena contemporanea di Istanbul, la millenaria storia turca trova la sua via contemporanea. Mirali Dilbazi è il cuoco ucraino che da Berlino sarà quest’anno ad Al Mèni, mentre da Procida arriva Marco Ambrosino, lo chef che più di tutti ha ricercato una via contemporanea alle espressioni del Mediterraneo. George Papazacharias e Thanos Feskos esprimono una nuova cucina greca: la cultura scandinava in cui sono stati immersi per anni viene applicata al calore dei prodotti greci con cura maniacale per la purezza dei sapori. Anni di esperienza in uno dei migliori ristoranti del mondo hanno portato gli occhi di Florencia Montes ad avere uno sguardo unico sulla nostra cultura.

La tradizione regionale

Accanto agli chef internazionali ci sarà il ritorno di alcuni campioni assoluti della tradizione dell’Emilia Romagna come Matteo Zonarelli chef di cucina dell'Osterie Francescana o Giorgio Clementi alla guida della cucina dell'Osteria dei frati nel cuore delle colline cesenati. Virginia Cattaneo (sous chef) e Riccardo Forapani (chef) del Cavallino di Maranello porteranno una cucina classica contemporanea, un progetto unico nel suo genere per il classicismo interpretato come nessun altro, mentre Francesco Vincenzi, chef di Franceschetta 58, applicherà la sua ricerca di materie prime regionali con un piatto che esprimerà il suo lavoro a stretto contatto con i produttori. Matteo Salbaroli è lo chef de L'Acciuga di Ravenna, caratterizzata da una cucina di mare con attenzione maniacale alla qualità del prodotto e alla prontezza gustativa. Da Milano arriva Mattia Borroni, giovane self made chef, ravennate di adozione, con una sensibilità unica per la costruzione di piatti liberi e seducenti. Un piatto con il mare al centro sarà quello di Michele Bacilieri, lo chef di punta della cucina contemporanea ferrarese, mentre Mario Ferrara, il cuoco lucano dello Scacco matto di Bologna, unirà la cultura delle sue origini all’eclettismo conferito da anni di vita a Bologna. La Lanterna di Diogene è una delle Osterie più prestigiose d'Italia, ma anche uno dei progetti sociali più interessanti; ne porterà un assaggio Giovanni Cuocci. Direttamente da Cattolica tornerà ad Al Mèni Raffaele Liuzzi noto per la sua debordante creatività e una personalità frizzante che rende unica l'esperienza alla sua Locanda. Altro gradito ritorno è quello di Isa Mazzocchi, la nota cuoca piacentina e maestra della cucina contemporanea del suo territorio, che approccia dal pesce d'acqua dolce ai prodotti montani con grande libertà di veduta. Un piatto a quattro mani sarà quello proposto da Andrea Medici (L'Osteria di Scandiano nel cuore dei primi colli modenesi) e Carlo Alberto Romagnoli (la Locanda del Feudo a Castelvetro di Modena). 

 

Il Mercato dei prodotti

I produttori saranno ancora i protagonisti attraverso il racconto delle loro produzioni. Fra loro alcuni caseifici di Parmigiano Reggiano, i salumi di suino di razza Mora Romagnola con le Mortadelle Presidio Slow food, miele e zafferano, prodotti innovativi fermentati e l’aglio di Voghiera bianco e nero, panificatori da Bologna agli Appennini Romagnoli, l’eccellenza di frutta e verdura, la carne da cortile, i produttori del peperoncino Romagnolo. Uno spazio, come sempre, è dedicato ai produttori dei Presidi Slow Food.

Street food gourmet

Attorno al Circo 8 e ½ ci saranno speciali punti street food gourmet che portano il meglio della produzione artigiana nella rotonda di piazzale Fellini. La postazione dello chef Alberto Faccani coordinerà le mani dei cuochi di CheftoChef emiliaromagnacuochi alle prese con la cucina da strada. I pescatori riminesi saranno protagonisti con i loro piatti a base di fritto di pesce, spiedini di gamberi e calamari, risotto alla marinara e l’immancabile piada con la postazione ‘vista mare’ targata ‘Associazione Rimini per tutti’. Gin Mare e Cuori Ebbri firmano uno spazio innovativo dove saranno proposti dei drink ideati appositamente per Al Mèni e serviti abbinati ai piatti di ispirazione territoriale e contemporanea. La regina dei vini riminesi nella bottiglia firmata Rebola si muoverà da protagonista ad Al Mèni, nello spazio targato ‘Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Rimini’ dove si potrà trovare il gusto più puro della tradizione vitivinicola del territorio. Quest’anno per il suo 25esimo anniversario non poteva mancare la Birra Amarcord che torna ad Al Mèni con una postazione piena di eventi a sorpresa dove poter festeggiare e degustare le sue birre bionda, scura o rossa, ottenute da malto d’orzo italiano e know how riminese. Una proposta di abbinamento perfetta sia per lo street food che per l’alta cucina.

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