Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
sabato 22 giugno 2024  | aggiornato alle 12:27 | 106015 articoli pubblicati

Elle & Vire
Rational
Elle & Vire

Il Sigep è tornato: tra business e prodotti le novità della fiera di Rimini

Inaugurato questa mattina alla fiera di Rimini il salone di gelateria, pasticceria, panificazione e caffè di Italian Exhibition Group, una manifestazione all’insegna di business e internazionalità

 
12 marzo 2022 | 15:36

Il Sigep è tornato: tra business e prodotti le novità della fiera di Rimini

Inaugurato questa mattina alla fiera di Rimini il salone di gelateria, pasticceria, panificazione e caffè di Italian Exhibition Group, una manifestazione all’insegna di business e internazionalità

12 marzo 2022 | 15:36
 

Finalmente, il Sigep è tornato. E con lui il grande mondo del foodservice dolce, che da oggi a mercoledì si è dato appuntamento alla fiera di Rimini all’insegna di business e internazionalità. Il Salone di Italian Exhibition Group dedicato a gelateria, pasticceria, panificazione e caffè ha richiamato una folla di operatori fin dalle prime ore della mattina, desiderosa - dopo due anni - di conoscere le novità del settore e incontrare i big del mercato.

Su il sipario per le novità del Sigep 2022 Il Sigep è tornato: tra business e prodotti le novità della fiera di Rimini

Su il sipario per le novità del Sigep 2022


Cremino kebab, farine con le alghe e babà alla bufala

Il Sigep 2022, su 90mila metri quadrati, si apre, infatti, con i grandi protagonisti del settore: in stand che svettano per dimensioni, architettura e materiali all’avanguardia, ci sono le aziende leader che compongono i diversi comparti del dolciario artigianale, della panificazione e del caffè con novità molto attese dal mercato internazionale, ma anche con innovative curiosità. Sistemi di intelligenza artificiale per le casse a telecamera integrata: riconoscono i cibi selezionati e “fanno il conto”. Coinvolgenti tovagliolini “origami”, nati da un concorso artistico e presto sui banchi dei bar. E poi il maxicremino Kebab da 10 chili di cioccolato o come il cibo etnico su un portante verticale girevole, viene tagliato a scaglie con l’apposito coltello. Sempre in tema extralarge un chicco di caffè da un metro e mezzo dell’artista Aurora Thomo: rivestito da oltre 40mila chicchi di caffè ha il solco in foglia d’oro zecchino. In mostra le farine con spezie, alghe e cereali: dalla curcuma, all’alga spirulina, ai semi di canapa. E ancora, il consorzio di tutela della ricotta di Bufala Campana Dop lancia il babà alla bufala. C’è anche il fornetto porta pizza per la consegna a domicilio, che garantisce calore e fragranza. E per tornare tutti bambini, spazio allo zucchero filato coloratissimo, verde dal gusto mela, lilla ciliegia, azzurro del sapore mora/mirtillo, giallo gusto banana.

 


Un omaggio all’Ucraina

La cerimonia d’apertura ha avuto un toccante avvio con un omaggio all’Ucraina, con l’esposizione video della bandiera sventolante. La parola è poi passata agli inauguratori.


 «Questa fiera – ha esordito il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini – è un segnale straordinario. Il presidente di Ieg-Italian Exhibition Group Spa, Lorenzo Cagnoni, si è battuto perché Sigep si tenesse già quest'anno, anziché rimandarlo. E io penso che questa manifestazione, nelle eccellenze che presenta, sia simbolicamente quel mattone da cui ripartire per cercare di far andare meglio le cose. L’economia di questa Regione stava volando: abbiamo chiuso il 2021 con il 6,9% crescita, dobbiamo tornare al 1975 per trovare valori simili. Per il sesto anno consecutivo l’Emilia-Romagna è prima per crescita, assieme al Veneto. I dati dell’export, e le fiere danno un contributo straordinario rispetto al valore delle filiere dell’agroalimentare, dicono che ogni emiliano-romagnolo ha esportato l’equivalente di 16.300 euro, il doppio della media nazionale. Le prospettive di crescita e di occupazione potrebbero essere rivedute al ribasso dal dramma di questa guerra, ma non c’è punto di pil che non valga il diritto a battersi per libertà e democrazia».

 


«Abbiamo cercato – ha proseguito il presidente di Ieg, Lorenzo Cagnoni – di capire come dare una risposta al bisogno di innovazione nel nostro settore. E lo abbiamo fatto con il digitale, perché possa diventare un valore aggiunto alla qualità della nostra offerta di prodotto, e cercando di utilizzare possibili alleanze con altri interlocutori per raggiungere sinergie indispensabili. Oggi possiamo contare su un’alleanza con la fiera di Colonia per esportare Sigep a Shenzhen in Cina, e con la fiera di Hannover per operare con loro sui mercati di Messico e Usa. Con Informa Market, a partire da Dubai, abbiamo iniziato a realizzare nuove manifestazioni nel mondo della gioielleria e oreficeria. Sono alleanze che ci fanno immaginare nuovi obiettivi e ci danno forza sul mercato domestico».


Jamil Sadegholvaad, sindaco di Rimini: «Sigep offre un segnale di vera ripartenza e inaugura una nuova stagione di normalità per il territorio. Una testimonianza della grande volontà di affrontare il futuro come una sfida per superare le difficoltà del recente passato e del momento, per porre le basi di una stagione di grande interesse per i concittadini, gli operatori e le imprese. In questo contesto la valorizzazione della nostra filiera agroalimentare, con l’eccellenza delle sue produzioni locali, può essere ritenuta una leva decisiva e una forza attrattiva per la componente turistica».

 


Gian Marco Centinaio, sottosegretario di Stato per le politiche agricole, alimentari e forestali, ha concluso: «Tutte le filiere produttive sono nel bel mezzo di una tempesta perfetta, con aumenti vertiginosi delle materie prime, del gas e dei carburanti che colpiscono le economie della produzione, della distribuzione e del consumo. L’attenzione del Governo, oltre a essere orientata a ottimizzare gli aiuti del Pnrr e dei fondi europei, è rivolta a combattere fenomeni speculativi che si abbattono anche sulla filiera del grano e dell’agroalimentare. In questo settore l’Italia è protagonista nel mondo con 52 miliardi di export. Il nostro Paese non esporta prodotti, ma veri e propri sogni: da questo concetto dobbiamo ripartire per far conoscere nel mondo ancora più prodotti, territori e tradizioni».

Fuori casa dolce, alla ricerca della sostenibilità

Primo settore manifatturiero in Europa, l'agroalimentare vale - da Lisbona a Varsavia - 1,2 trilioni di euro. Eppure, ancora lunga è la strada per acquisire maggiore sostenibilità ambientale e sociale. Dal ruolo delle città alle nuove sensibilità dei consumatori, Sigep, ospita nella Vision Plaza dedicata agli scenari di sviluppo del settore del foodservice un talk dedicato alla sostenibilità come motore per la crescita del fuori casa. A confronto Fabio Fava, direttore del Centro Interdipartimentale Alma Mater Institute on Healthy Planet dell’Università di Bologna; Daniele Fattibene, ricercatore dell’Istituto Affari Internazionali?e Cecilia Manget, head of foodservice Europe della società di ricerche di mercato The NPD Group.


All’opening talk della 43ª edizione del salone di Italian Exhibition Group dedicato alle filiere artigianali del dolce, è la pandemia che dà la chiave di lettura di una svolta che non si completa. «Se il 69% dei consumatori – afferma Manget - ritiene che la ristorazione debba, sì, dedicare maggiore impegno alla sostenibilità, i princìpi desiderati a voce non trovano corrispondenza nei comportamenti individuali. L’utilizzo delle monoporzioni e del packaging monouso è tornato alla plastica. Per azzerarne gli effetti, occorre ripensare menu e prodotti, comunicazione e packaging per arrivare a una delivery sostenibile». E come ha ricordato l’amministratore delegato di Italian Exhibition Group Corrado Peraboni, è una manifestazione come Sigep che rappresenta «l’incontro tra domanda e offerta, decisivo per l’intera filiera del foodservice dolce, informato sulle tendenze per declinare princìpi nobili come quello della sostenibilità, nel lavoro di ogni giorno». E come la sensibilità dei consumatori si infrange sulla necessità imposta dalla pandemia, anche le città giocano un ruolo decisivo. «Bisogna sfamare una popolazione crescente, soprattutto nelle città – ha ricordato Daniele Fattibene, ricercatore presso l’Istituto Affari Internazionali –. Qui vive più di metà della popolazione mondiale e vi si consuma più del 70% del cibo che viene prodotto. L’accesso a un cibo sano e nutriente non è uguale ovunque nel mondo. Nostro compito è non lasciare indietro nessuno». La diseguaglianza, quindi è questione di luoghi del pianeta, le città inquinano ma è dalle città che l’impatto nel diverso approccio dei consumatori diventa incisivo.

 

Il pubblico della prima giornata di Sigep Il Sigep è tornato: tra business e prodotti le novità della fiera di Rimini

Il pubblico della prima giornata di Sigep


«Immaginiamo il pianeta come una navicella – suggerisce Fabio Fava – e pensiamo che oggi trasporta 7,7 miliardi di passeggeri e che nel 2050 potrebbero arrivare a 10 miliardi. Significa molte materie ed energia prime da usare, molti rifiuti da produrre. L’agroalimentare è responsabile per un terzo delle emissioni di gas climalteranti e della perdita di biodiversità. La strategia europea “Farm to Fork” ha l’obiettivo di invertire la tendenza e il Cluster Agroalimentare Italiano si muove sulla stessa direzione».


Gelato della pace, cuore d’ucraina

Nel “Gelato della Pace” batte il cuore d’Ucraina. Nella giornata inaugurale di Sigep - the Dolce World Expo. Un gelato, ideato dai maestri dell’Associazione Italiana Gelatieri, che manifesta vicinanza al popolo ucraino, e che porta in Italia un po’ di tradizione dolciaria del Paese oggi in guerra e nel pieno di una drammatica crisi umanitaria.
La ricetta studiata e preparata dai Maestri dell’Associazione guidata da Vincenzo Pennestrì e Claudio Pica ha infatti le sue radici nella ricetta di un dolce ucraino, il Sochniki: il gusto ha una base di latte e ricotta, con variegatura all’arancia e aggiunta di pistacchio, quest’ultimo inserito per dare un tocco di italianità. L'iniziativa è opera degli Ambasciatori e Cavalieri del Gelato dell’Associazione italiana gelatieri ed è a disposizione, da oggi, per tutti i gelatieri italiani che lo vogliano aggiungere alla loro offerta artigianale.


Nasce “Apei”, ambasciatori pasticceri dell’eccellenza italiana

La giornata inaugurale è palcoscenico della nascita di un punto di riferimento assoluto nel futuro della pasticceria italiana. Sul palco della Pastry Arena alla fiera di Rimini oltre 40 stelle della pasticceria nazionale, capitanate dal maestro Iginio Massari, hanno annunciato al pubblico la fondazione ufficiale di Apei - Ambasciatori Pasticceri dell’Eccellenza Italiana. Un’associazione che raduna le più alte maestrie del settore, che si fonda sullo scambio delle conoscenze e delle abilità, con l’obiettivo di portare l’arte dolciaria Made in Italy nel mondo con tutti i suoi universi, dalla gelateria alla cioccolateria, le tecniche, le lavorazioni, i prodotti e le creazioni. Presenta alla cerimonia il sottosegretario di Stato alle politiche agricole, alimentari e forestali Gian Marco Centinaio, che ha sottolineato l’impegno del Governo a tutelare e certificare presso le istituzioni le professioni legate al mondo della pasticceria. Sul palco, dopo l’intervento di presentazione del maestro Massari e la presentazione del logo dell’associazione, gli interventi di Guido Castagna, maestro cioccolatiere torinese, Eugenio Morrone, maestro gelatiere catanese, Davide Malizia, campione di zucchero artistico e pasticceria, Vittorio Santoro, pasticcere che ricopre il ruolo di presidente e direttore di Cast Alimenti, e Riccardo Bellera, corporate pastry & baker chef di Costa Crociere.


L’arte del gelato artigianale italiano, dal Sigep parte l’iter di candidatura unesco

La passione, la ritualità fatta di gesti, l’artigianalità del lavoro che sta dietro ad un cono di gelato: una vera e propria arte che ora corre verso il riconoscimento come patrimonio immateriale dell’Unesco. Da Sigep è partito infatti l'iter per la candidatura della qualifica di “Maestri del Gelato Artigianale di Tradizione Italiana”. Progetto partito dal Club Unesco di Udine  e dal Comune di Cividale del Friuli, e appoggiato dalle principali associazioni di categoria - Acomag, Artglace, Associazione Italiana Gelatieri, Cna, Comitato Gelatieri Campani, Comitato Nazionale per la Difesa del Gelato Artigianale e di Produzione Propria,  Conpait Gelatieri, Federazione italiana gelatieri, Fiepet,  Gelatieri Artigiani Triveneto, Gelatieri per il Gelato,  I Magnifici del Gelato, Maestri della Gelateria Italiana  – vuole coinvolgere l’intera filiera del gelato e la cultura del territorio. Obiettivo: eccellenza didattica per alcune tipologie di gelato artigianale mediante scuola di alta formazione che attinga risorse dal territorio e interagisca con cinque cluster di economia circolare: agroalimentare, trasformazione, enogastronomia, turismo, ristorazione e ricettività.


Road to Gelato world cup, le selezioni per la squadra italiana

È finalmente tornato il tempo delle competizioni per il panorama internazionale del gelato. A Sigep è partita infatti la selezione di gelatieri e pasticceri che entreranno nella squadra italiana che dovrà contendersi uno dei 12 posti disponibili alla 10ª Gelato World Cup, che tornerà a Rimini nel 2024. La novità, nella competizione internazionale più dolce di sempre, è il campionato europeo che avrà la sua prima edizione nel 2023 e che sarà una vera e propria “fase eliminatoria” delle squadre composte, ciascuna, da un maestro gelatiere e un maestro pasticciere e cioccolatiere. Nella conferenza stampa di presentazione delle selezioni presenti Giancarlo Timballo, presidente della coppa del mondo, Sergio Colaucci nel ruolo di commissario, e Claudia Timballo con la sua attività direzionale. Nell’occasione, la presentazione del nuovo logo della Gelato World Cup, per un restyling che porta il marchio sui colori morbidi e naturali del gelato e della frutta.


Donne in laboratorio contro le discriminazioni

Il laboratorio di pasticceria è maschio o femmina… o nessuno dei due? Rispondono tre donne della pasticceria italiana, Silvia Federica Boldetti, Debora Vena e Beatrice Busatta, nel talk “Donne in laboratorio” firmato da Accademia Maestri Pasticcieri Italiani (AMPI) e moderato da Atenaide Arpone di Italian Gourmet, nella prima giornata di Sigep - The Dolce World Expo di Italian Exhibition Group. Come si emerge in un settore prettamente maschile, se si parte dal presupposto che non ci sono limiti alle proprie potenzialità? Nei laboratori delle tre pasticciere non ci sono differenze di genere o età e tutti possono fare tutto: ciò che è importante, soprattutto in fase di selezione, è saper rispettare le proprie diversità ed i propri spazi, e soprattutto essere onesti. Anche sul lato del consumo, le tre signore del dolce confermano che nella scelta del gusto la differenza non è questione di genere, ma la propria personalità e indole.


Women for cacao and chocolate: nel 2023 primo forum a firenze

Fare rete tra donne per fare rete tra le professioniste di tutta la filiera globale, primo passo: Firenze 2023. È questo l’obiettivo di “Women for Cacao and Chocolate”, movimento presentato nella giornata inaugurale di Sigep. L’iniziativa, promossa da Monica Meschini, tra le più note chocolate e tea taster a livello internazionale, nonché co-fondatrice dell’International Institute of Chocolate and Cacao Tasting e dell’International Chocolate Awards, punta a diventare sempre più inclusivo e a valorizzare quel mondo femminile che lavora nel cacao e nel cioccolato e che troppo spesso resta ai margini dell’equità sociale e della parità di genere. Lo spirito con cui è nato infatti, prende forma da esperienze maturate in anni di viaggi, luoghi, incontri. Esperienze che verranno raccontate e condivise al primo Forum organizzato dal movimento, in programma a Firenze nel 2023.


Per informazioni: www.sigep.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Rcr
Italmill
Julius Meiln
Siad
Siad

Rcr
Italmill
Julius Meiln

Siad
Icam Professionale
Debic