Forme Cult, il formaggio racconta la storia e la cultura di un territorio
Presentata alla Camera di Commercio di Bergamo l'8ª edizione della manifestazione che punta a valorizzare la filiera lattiero-casearia e le sue radici: l'evento andrà in scena tra le mura di Città Alta dal 20 al 22 ottobre
Forme Cult è innanzitutto un progetto culturale, come dice anche una parte del nome, la stessa che tuttavia vuole sottolineare come l'evento sia diventato un “cult” nel comparto lattiero-caseario. L'importanza che la manifestazione ha ottenuto a livello nazionale e internazionale, è testimoniata anche dal coinvolgimento di attori di assoluto livello come Coldiretti, Regione Lombardia, Comune e Provincia di Bergamo, Camera di Commercio, Ascovilo e Consorzio Tutela Grana Padano. Uno degli obiettivi primari del progetto Forme infatti, ormai maturo, o stagionato si dovrebbe dire, giunto alla sua ottava edizione, è quello di creare una rete transettoriale che possa portare la valorizzazione dei formaggi Dop e di qualità a un livello superiore, creando un legame tra zone di produzione e città, tra enti o consorzi di tutela e politica.
«Forme è infatti soprattutto un prodotto culturale, e della cultura che diventa conoscenza diffusa e quindi valore: vogliamo partire per promuovere un alimento straordinario come il formaggio, con il suo sapere millenario, il radicamento sul territorio, il gusto che non è mai uguale, perché contiene tutta la ricchezza della sua terra, le erbe, i fiori, l'acqua, il respiro delle stagioni - spiega Alberto Gottardi, Vicepresidente Progetto Forme - formaggio come cultura quindi, ma anche come opportunità economica e occasione per fare networking». Professionisti del settore e istituzioni vengono a contatto per rafforzare il commercio dei formaggi di qualità e per promuoverli ad ampio spettro, valorizzando il Made in Italy, sinonimo di eccellenza e qualità, tra i più conosciuti al mondo.
Il programma dell'ottava edizione di Forme Cult
Durante l'ottava edizione di "Forme Cult" a Bergamo, appassionati ed esperti del settore lattiero-caseario avranno l'opportunità di partecipare a eventi dedicati alla valorizzazione dell'intera filiera. Le novità di quest'anno includono 25 masterclass sui formaggi condotte dai migliori professionisti del settore e, in aggiunta a queste, 26 Cheese labs con esperti provenienti da diverse nazioni europee. «Partendo dalle nostre Cheese Valleys, Forme sta diventando sempre più un evento con risonanza internazionale e quest'anno ospiterà anche esperti europei provenienti da Regno Unito, Spagna, Francia, Svizzera e Ucraina - spiega il presidente del progetto Forme, Francesco Maroni - l'elemento davvero differenziante è rappresentato proprio dal fatto che le masterclass dei Cheese Labs di quest'anno saranno tenute da veri e propri protagonisti dell'arte casearia italiana ed europea: casari, stagionatori, affinatori e formaggiai. Saranno quindi coloro che lavorano nella filiera lattiero-casearia a tramandare ai nostri visitatori informazioni e curiosità. L'evento vuole rappresentare un processo dinamico che si fonda su conoscenze da condividere e rielaborare per far nascere continuamente nuovi stimoli e opportunità per tutti».
Questi eventi si svolgeranno in luoghi simbolici di Bergamo Alta, come il Circolino di Città Alta, Da Mimmo, Lalimentari e Il Sole. Inoltre, nei labs internazionali si potranno scoprire prodotti rari e abbinamenti innovativi tra formaggi, vini, birre, acque aromatizzate, sidri e prodotti agroalimentari d'eccellenza. Tra gli appuntamenti ci saranno anche convegni, dibattiti, incontri con professionisti del settore e il concorso caseario internazionale "Stupore ed Emozione". Saranno proiettati docufilm che esplorano il mondo delle Cheese Valleys e la connessione di Bergamo con questo settore. Un valore centrale del progetto, come sottolineato dal Presidente Maroni, sarà il tema dello sviluppo del territorio montano tramite la produzione casearia, motore economico importantissimo di queste terre, luogo natale di molti degli oltre 400 formaggi protagonisti. L'evento culminerà in Piazza Vecchia, per l'occasione rinominata Piazza Mercato del Formaggio, dove sarà possibile degustare prodotti tipici della Regione Lombardia e partecipare a laboratori sensoriali e di caseificazione.
Forme Cult, una galassia di progetti
Bergamo, grazie a progetto Forme, si è posta al centro di un ecocsistema creato per la promozione e la valorizzazione della filiera lattiero-casearia. Grazie anche ad appuntamenti come BeToCheese dove esposizione fieristica, business, formazione e cultura danno vita ad un format integrato e innovativo, rivolto esclusivamente agli operatori del settore, la città orobica si è guadagnata l'appellativo di capitale del formaggio. Non solo Capitale della Cultura, quindi, anche se quel titolo, insieme alle mura venete dichiarate patrimonio dell'Unesco, hanno ridisegnato le mappe del turismo italiano, e di conseguenza dell'enoturismo, favorendo la centralità di Bergamo: perchè, come giustamente rimarcato dal consigliere provinciale per il Turismo Amaddeo «l'enogastronomia è il secondo motivo per cui la gente viaggia». La promozione del territorio attraverso i prodotti di eccellenza è una direzione verso la quale punta forte anche la politica, come ribadito dal sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, che sottolinea l'importanza dell'introduzione, avvenuta nel 2019, di Bergamo nella lista delle Città Creative Unesco per la gastronomia, ovvero quelle "realtà riconosciute come laboratori di idee e pratiche innovative, capaci di costruire un contributo tangibile al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile attraverso pensieri e azioni innovativi". Nono solo, una grande novità annunciata dal sindaco è stata anche quella dell'inizio dell'avventura del distretto del cibo di Bergamo, Valli e Laghi, riconosciuto da Regione Lombardia, che si affianca a quello della Bassa bergamasca, con l'intento di proteggere e promuovere il patrimonio gastronomico locale, mettendo in contatto le realtà, per dinamicizzare e renderlo sempre più integrato e competitivo.
Tipicamente uniche: Bergamo città creativa Unesco per la gastronomia
Sempre il sindaco Gori, continuando nel suo intervento, rimarca l'importanza del progetto, ospite a Forme Cult 2023, “Tipicamente uniche”, nato dalla collaborazione delle tre città creative Unesco per la gastronomia: Alba, Bergamo Parma. Non più tre isole distinte dunque, ma le prime tre città italiane insignite di questo titolo collaboreranno grazie ad un'iniziativa, frutto di un protocollo sottoscritto nel gennaio del 2022, dalla Confcommercio delle tre realtà, con l'intento di realizzare iniziative ed eventi che uniscano i tre territori a partire dalla loro vocazione enogastronomica, nell'ottica di imprimere forza e rappresentatività ai sistemi economici, sia in senso individuale che unitario.
A Forme cult “Tipicamente Uniche” troverà spazio al “Circolo delle Gastronomia Creativa Italiana” nell'inedito market che si terrà nei giardini del Circolino di Città Alta. Lì troveranno casa i prodotti più identitari e profondamente legati alla cultura e alla storia delle tre province: video e pannelli illustrativi racconteranno i luoghi, i consorzi e i prodotti stessi. Lo stesso succederà anche in Piazza mercato del Formaggio: i visitatori potranno cogliere in un unico spazio i sapori delle Langhe, della “Food valley” parmense e della provincia orobica, terre ricche di suggestioni culturali, paesaggistiche e artistiche, tutte da scoprire insieme alla storia di ogni prodotto, delle persone che lo lavorano e del territorio in cui è nato.
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Anche un autentico gigante del settore come Grana Padano Dop, partecipa al progetto Forme ed è intervenuto con il vicepresidente del consorzio Grana Padano, Attilio Zanetti: «sostenere le piccole realtà è importante anche per le aziende con una produzione più alta e più conosciute, perché significa investire sull'innovazione e sul progresso del comparto caseario - sottolinea il vicepresidente - andando a proteggere le peculiarità che rendono i formaggi italiani unici e riconoscibili in tutto il mondo». É stata sottolineata anche l'importanza della «connessione del comparto caseario con tutto il mondo agricolo - come sottolineato da Maria Paola Esposito, segretaria generale della Camera di Commercio di Bergamo - in Lombardia si produce il 50% di tutto il latte italiano e si ha la più alta produzione del settore primario di tutta la penisola, per questo una realtà come Forme, può unire e stimolare la crescita di un comparto già competitivo, ma che ha ancora notevoli potenzialità di sviluppo». I
Infine, da non dimenticare, la sinergia tra vino e formaggio, due autentici status symbol delle eccellenze enogastronomiche italiane, promossa da Forme con una partnership con Ascovilo, vini di Lombardia. «Importante approfondire la conoscenza tra questi due mondi, la valorizzazione delle nostre Dop passa necessariamente dalla educazione dei consumatori: sia i vini sia i formaggi lombardi sono poco conosciuti al grande pubblico - spiega Giovanna Prandini, presidente Ascovilo - intensificando il dialogo tra le realtà delle filiere, il risultato di una sinergia tra mondo del formaggio e del vino è sicuramente spettacolare».
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Alberto Lupini