Expo come opportunità per le imprese? Stoppani (Fipe-Epam): «Sono ottimista»

12 maggio 2015 | 15:24
Lino Stoppani (nella foto), presidente di Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) e di Epam (Associazione provinciale milanese dei pubblici esercizi), risponde all’articolo di Matteo Scibilia su www.italiaatavola.net, nel quale il ristoratore e nostro responsabile scientifico esprimeva preoccupazione per la ristorazione fuori Expo, soprattutto milanese, penalizzata da vari fattori, tra cui l’apertura del sito espositivo fino a mezzanotte e il biglietto d’ingresso serale a prezzo ridotto, 5 euro.



Qui sotto riportiamo integralmente la lettera di Stoppani, che condivide nella sostanza le preoccupazioni di Scibilia, confermando le ricadute negative di Expo sulle imprese di ristorazione, ma rimanendo ottimista sulle prospettive future.


Caro Matteo,
L’apertura serale di Expo, come temevano alcuni nostri associati, si sta dimostrando pregiudizievole per i nostri esercenti, che non solo non vedono ancora riscontri tangibili dalla manifestazione, ma registrano addirittura l’effetto cannibalismo provocato dalla variegata offerta gastronomica di Expo. Non entro nel merito della qualità della ristorazione offerta, sulla quale i tuoi rilievi sono condivisi da altri, e mi limito a qualche considerazione sul tema “concorrenza”.

“Expo by Night” era stato criticato dal nostro Sistema e, almeno per quanto mi riguarda, forse anche sottovalutato. Ritenevo, e ritengo tuttora, che la manifestazione possa trasferire solo effetti positivi, immediati (maggiori incassi, che ancora non si vedono) e prospettici (investimento sul rilancio turistico di Milano e provincia). Ritenevo anche che l’apertura serale a pagamento (€ 5), a padiglioni chiusi, con orario limitato (allora alle 23:00), con complicazioni di accesso, non potesse creare elemento di deviazione di clientela dalla città. Questo non sta succedendo, ma ritengo che la ragione sia duplice.

La prima è che i visitatori oggi siano soprattutto milanesi, attratti dalle bellezze del sito, e dalla giusta promozione che viene fatta, che si ritagliano qualche occasione serale diversa rispetto alle abitudini, anche per naturale curiosità, salvo poi ripristinare i vecchi comportamenti.

La seconda ragione, forse più importante, è che manca ancora la parte straniera ed europea dei visitatori (i dati degli alberghi sono espliciti), che dovrebbe dare il ritorno atteso, perché sono questi visitatori che alla visita ad Expo abbinano quello alla città e dintorni, dando soddisfazione anche alle nostre aspettative. Spero di non sbagliarmi, ma io rimango tra gli ottimisti.

Infine, la posizione di Expo sul tema è chiara; la manifestazione ha richiesto ingenti investimenti, che devono trovare una copertura economica anche nel business indotto, tra cui la ristorazione, in aggiunta alle sponsorizzazioni e alle attività commerciali collegate alla manifestazione. Se Expo riuscirà a dare l’impronta di qualità che tutti ci aspettiamo, sono certo però che le preoccupazioni attuali si trasformeranno in opportunità future anche per le nostre imprese.

Non è utopia, ma sensazioni che spero possano manifestarsi. Non posso dirti altro, se non condividere la tua preoccupazione, l’impegno a monitorare la situazione e a sostenere le esigenze delle imprese rappresentate.

Ciao e grazie per l’attenzione.

Lino Stoppani

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Alberto Lupini


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