La cucina italiana, candidata Unesco, pronta a conquistare New York

Il Summer Fancy Food è l’occasione per valorizzare la cucina italiana nel percorso di candidatura a Patrimonio dell’Umanità: nella serata del 24 giugno al Gotham Hall di Brodway 150 persone tra istituzioni e chef italiani

24 giugno 2023 | 10:33

Di certo non ha bisogno di presentazioni. Stiamo parlando della cucina italiana, finalmente, candidata a patrimonio dell’Umanità Unesco (come quella francese). Ma, proprio, per supportare il percorso a Patrimonio dell’Umanità, la cucina italiana e il dossier di candidatura saranno i protagonisti del Summer Fancy food, uno degli eventi internazionali più importanti del settore e dell’evento organizzato da ICE Agenzia al Gotham Hall di Brodway nella serata di sabato 24 giugno. Presenti 150 persone tra istituzioni, chef d’eccezione e imprese che rappresentano le eccellenze Made in Italy. Spazio anche alla solidarietà per la Romagna alluvionata con la raccolta fondi di Coldiretti, Niaf e Filiera Itali.

Summer Fancy food, chef e istituzioni a sostegno della cucina italiana nell’Unesco

In particolare, alla serata evento saranno presenti Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della sovranità slimentare e delle foreste, Mariangela Zappia, ambasciatrice dell’Italia negli Stati Uniti e Matteo Zoppas, presidente di Ice.

Chef d’eccezione si alterneranno alla preparazione del menu per la serata come Enrico Derflingher, presidente di Euro-Toques cuoco con una lunga esperienza alla Casa Bianca e Buckingham Palace, celebre per aver ideato il risotto Regina Vittoria, il più amato della Regina Elisabetta, preparato con i gamberi rossi. Nell’antipasto di finger food troverà spazio anche la Piadina romagnola, piatto della tradizione emiliana e della sua terra colpita nei mesi scorsi da una terribile alluvione per la quale verrà annunciata un’iniziativa solidale. Sarà Alessandro Borghese, chef rinomato e uno dei volti più noti della televisione italiana, capace di diffondere la cultura della cucina italiana in tutto il Paese, a preparare il primo piatto: pasta e patate. Gianni Tarabini, lo chef valtellinese, membro di Euro-Toques, che con il suo agriturismo Le Présef ha conquistato per primo la stella Michelin, insieme a Derflingher si occuperà del secondo piatto. Infine, dalla maestria dello chef veneto Andrea Zanin, due stelle Michelin e punto di riferimento della cucina italiana in America, nascerà il dessert, un tiramisù preparato secondo la ricetta della tradizione e noto in tutto il mondo. Un dolce amatissimo, tanto rinomato, quanto conteso dal punto di vista delle sue origini. Piatti sopraffini, preparati nel rispetto della biodiversità.

A Summer Fancy food la piadina romagnola della solidarietà

Nel corso della serata verrà consegnata da parte del ministero dell’Agricoltura a Fabrizio Facchini, componente del consiglio di amministrazione dell’associazione italiana Chef di New York e ai ristoratori presenti una targa da esporre nella propria attività recante la scritta “Io amo la cucina italiana candidata a Patrimonio Unesco”. L’iniziativa ministeriale si inserisce nell’ambito delle attività di candidatura della cucina italiana che verrà decretata entro il 2025.

Spazio anche alla solidarietà con i cuochi contadini di Campagna Amica che prepareranno la piadina simbolo della Romagna alluvionata a sostegno della quale sarà presentata anche la raccolta fondi della National Italian American Foundation (Niaf) dal Presidente della Coldiretti Ettore Prandini, dall’Amministratore Delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia e dal Direttore di Campagna Amica Carmelo Troccoli.

Cucina emblema dell’Italia nel mondo

«Il Governo Meloni è al lavoro per rafforzare la presenza del marchio Italia nei mercati esteri, dialogando e coinvolgendo tutti gli attori della filiera agroalimentare – ha detto il ministro Francesco Lollobrigida - Eventi come questo sono la strada da percorrere per valorizzare le nostre eccellenze, appuntamenti dove le nostre aziende hanno la possibilità di aprirsi al mondo e di far conoscere la qualità che contraddistingue la nostra Nazione. La domanda di Made in Italy continua ad aumentare e solo facendo sistema saremo in grado di rispondere alle sfide, presenti e future, dell’internazionalizzazione».

«La cucina italiana, insieme alla moda, al design e alle eccellenze più innovative del Made in Italy, è già amatissima negli Stati Uniti – ha aggiunto Mariangela Zappia, Ambasciatrice dell’Italia negli Stati Uniti - La candidatura all’inserimento nel patrimonio immateriale dell’umanità contribuisce ad accrescere, nel pubblico americano, la consapevolezza che la cucina italiana non esprime solo il meglio in termini di gusto ma è un tassello fondamentale di un patrimonio culturale ineguagliabile, parte di una tradizione millenaria e allo stesso tempo dimostrazione di innovazione e sostenibilità».

Gli fa eco Matteo Zoppas, presidente di ICE, che ha dichiarato: «La candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’Umanità da parte dell’Unesco, si legittima con la sua unicità e la sua capacità di rispondere ai temi della biodiversità e ai valori della sostenibilità diventati oggi punti essenziali per la salvaguardia del Pianeta. Con la sua originalità nello sviluppo di tecniche di cottura diversificate e di utilizzazione degli ingredienti ha saputo integrare largamente i modelli di innumerevoli Paesi del mondo, aspirando giustamente a questo importante riconoscimento. L’Italia con i suoi cuochi, maestri, chef, ha declinato la cucina italiana in tante forme, generando una forte richiesta dei nostri prodotti tanto negli Stati Uniti quanto nel resto del mondo. Basti pensare che solo nel 2022 le esportazioni di prodotti agroalimentari negli USA sono state di 6,6 miliardi, in crescita del 18,5% rispetto al 2021, 4,5 dei quali derivanti dalla vendita di prodotti alimentari e 2 miliardi derivanti da vino e alcolici.  Dalla pasta alla pizza, dal cappuccino al panino, dal risotto al prosciutto, dall’olio all’aceto balsamico, la cucina italiana è diventata sinonimo di adattabilità e di salvaguardia dei prodotti più disparati che il pianeta ci offre. Una biodiversità tutta italiana da preservare e continuare a far conoscere nel mondo, così come ICE continuerà a fare a supporto di un percorso che, ne siamo certi, non potrà che concludersi positivamente».

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Alberto Lupini


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