Anche il cibo tra i protagonisti della festa del libro Pordenonelegge

Il tradizionale appuntamento (18-22 settembre) di Pordenonelegge, giunto alla sua 25ª edizione, avrà al centro grandi temi di attualità, dalla scienza alla filosofia fino al cibo, alla sostenibilità e all'ambiente

27 luglio 2024 | 12:43
di Mariella Morosi

Oltre 600 autori e più di 300 eventi in cinque giorni, 43 sedi di incontro fra Pordenone, i centri della sua provincia e l’intera regione, con tappe a Trieste, Udine, Lignano. Questi i numeri del tradizionale appuntamento (18-22 settembre) della Festa del libro "Pordenonelegge" giunta alla sua 25ª edizione e che quest'anno diventa anche "Festa della libertà", come l'aveva definita il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella per la sua importanza nell'attuale momento storico. Il logo scelto per questa edizione speciale del venticinquesimo anniversario è l'immagine di un dolce millefoglie: un invito a "sfogliare" i libri come presidio di conoscenza e libertà.

Anche il cibo protagonista a Pordenonelegge

Saranno presenti tanti nomi della letteratura italiana e internazionale e grande spazio sarà dato alla storia, alla scienza, alla filosofia, alla poesia e ai grandi temi di attualità, come la tecnologia, l'economia e l'importante rapporto attuale tra cibo, ambiente e sostenibilità. La presidente di Slow Food Italia Barbara Nappini racconterà come le nostre scelte alimentari possano cambiare il mondo, Andrea Segrè e Ilaria Pertot spiegheranno come l'impoverimento alimentare italiano sia generalizzato e come contenere il fenomeno degli sprechi mentre Roberto Carcangiu parlerà dell'evoluzione della nuova cucina regionale.

I protagonisti di Pordenonelegge

Piccoli e grandi editori presenteranno i loro autori e protagonisti saranno grandi nomi italiani e internazionale come Corrado Augias, Gianrico Carofiglio, Daria Bignardi, Antonella Cilento, Filippo La Porta, Hiroko Oyamada, Fernando Aramburu, Eshkol Nevo, Abi Darè e tanti altri.Sarà premiata per il suo impegno la scrittrice iraniana Arar Nafisi.

«Pordenonelegge è un'occasione per sfogliare nei libri i temi del presente e i cambiamenti del mondo - ha detto il presidente della Fondazione Pordenonelegge, Michelangelo Agrusti - perché non dobbiamo dare una direzione culturale ma ascoltare, riflettere attraverso il valore primario della scrittura della lettura e della conoscenza, come chiave per interpretare consapevolmente il presente».

Il programma di Pordenonelegge

Il programma di questa edizione del Festival, dal 18 al 22 settembre, è stato presentato a Roma a Palazzo Ferraioli, sede della rappresentanza della Regione Friuli-Venezia Giulia alla presenza del suo vicepresidente Mario Anzil che ha sottolineato come sia vivo da tanti anni il fervore culturale della città, terra di confine e multiculturale in cui si parlano 4 lingue, italiano, sloveno tedesco e friulano, dalla cultura puralista e al centro dell'Europa.

«Per una piccola città come Pordenone - ha detto- la Festa del libro è diventata il riferimento per scrittori e scrittrici di tutto il mondo e polo attrattivo che chi ama la lettura. Inoltre, è stato anche un importante driver di sviluppo economico, moltiplicatore dell'investimento. Una dimostrazione come la cultura possa essere un motore di sviluppo e di benessere per una comunità».

Ad illustrarne i contenuti sono stati il direttore artistico Gian Marco Villalta, Michela Zin direttrice della Fondazione e i curatori Valentina Gasparet e Alberto Garlini. Come gli altri anni, il festival coinvolgerà dieci comuni del Pordenonese - Azzano Decimo, Casarsa della Delizia,Codenons, Maniago,Sacile,  Sam Vito al Tagliamento, Brugnera, Spilimbergo, Prata di Pordenone e San Quirino, oltre a Udine, Lignano Sabbiadoro e Trieste. I luoghi del festival saranno 43 in 13 città diverse, ma Piazza XX Settembre a Pordenone resterà al centro delle iniziative.  

L'affluenza del pubblico, cresciuta negli anni, ha dimostrato come questo evento non sia solo una celebrazione del buon leggere ma un'esperienza culturale coinvolgente sia per i lettori che per la comunità locale, portando un forte contributo alla formazione dei giovani. Ad inaugurare il festival, al Teatro Verdi, sarà il cardinale Gianfranco Ravasi,sul tema “In principio: creazione ed ecologia”. Per il terzo anno sarà celebrato a Praga – la città in cui - ha detto Agrustri - si è dimostrato che la cultura può avere ragione delle dittature dove la libertà viene negata, i libri si censurano o addirittura si bruciano. Dove c’è libertà ognuno può leggere quello che desidera e può esprimersi liberamente attraverso la scrittura.

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Alberto Lupini


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