A Cremona, dal 13 al 21 novembre, nel corso della storica Festa del Torrone giunta alla ventitreesima edizione, sarà possibile assaggiare e conoscere meglio tutte le varianti di torrone che esistono in Italia, attraverso incontri, showcooking, degustazioni. Da Caltanissetta a Catania, da Tonara a Bagnara Calabra salendo verso Benevento fino ad arrivare a Cremona senza dimenticare il famoso mandorlato piemontese, Queste sono solo alcune delle città italiane riconosciute come eccellenze per la produzione di torrone.
Gli ingredienti di base del torrone restano sempre albume, miele, mandorle o nocciole
Una storia antica
La storia narra che il torrone
nasce ufficialmente il 26 ottobre 1441 in occasione del matrimonio di Bianca Maria Visconti con Francesco Sforza. Il dolce aveva la forma del Torrazzo e, per questo, venne chiamato “torrone”. La sua nascita è stata influenzata dalla posizione della
città di Cremona che sorge sulla riva sinistra del Po. Sul fiume viaggiavano le merci, fra cui le mandorle ingrediente principale del torrone.
Sono tante varianti, ma
gli ingredienti di base restano sempre albume, miele, mandorle o nocciole, che vengono poi declinati, addolciti, arricchiti da specialità di ogni regione per rendere il dolce una squisitezza che unisce l’Italia da nord a sud.
Un mosaico di varietà
Dal torrone friabile a quello morbido, dalle mandorle alle nocciole o altra frutta secca, queste alcune delle innumerevoli varietà di torrone diffuse in tutta Italia. Si parte dal
Piemonte dove il torrone viene fatto con la pregiata nocciola gentile delle Langhe; in
Lombardia a Cremona dove è parte della tradizione; passando per la
Toscana dove si trova il torrone di Lamporecchio, morbido, con le nocciole; in
Campania con il torrone di Benevento, alla nocciola: più si procede verso sud più il torrone diventa un vero e proprio dolce di pasticceria, un dessert. Sempre in Campania, ad Avellino, si può gustare il pantorrone, fatto di torrone e pan di Spagna imbevuto al liquore. Ancora, la
Sicilia è il regno dei torroncini, morbidi, fatti con pistacchi e mandorle; e poi la
Sardegna, dove si prepara un torrone caratterizzato dal sapore particolare del miele sardo, cotto a fuoco diretto con pani morbidi che al taglio fanno la “goccia”. Ma le particolarità non finiscono qui, il torrone viene utilizzato anche nelle ricette salate, come ad esempio il risotto con brodo di torrone, un cardine della cucina moderna cremonese
La manifestazione è promossa dal Comune di Cremona e dalla Camera di Commercio di Cremona, vanta il patrocinio della Regione Lombardia e annovera come sponsor:
Sperlari, Rivoltini Alimentare Dolciaria e Vergani.
Per informazioni:
www.festadeltorrone.com