Con l'edizione numero 13 del "Paestum Wine Fest", in programma dal 23 al 25 marzo negli spazi dell'ex Tabacchificio Next di Capaccio, nell'area archeologica dei templi della Magna Grecia, tutto è pronto per accogliere la più grande manifestazione dedicata al vino e agli spirits del Centro Sud con i loro protagonisti e i massimi opinion leaders del mondo del vino. Cresciuta negli anni, questa manifestazione non vuole essere soltanto una vetrina delle nostre migliori produzioni ma un modello innovativo e dinamico in grado di creare occasione di business e di scambio, mettendo a confronto domanda e offerta, con effetti positivi sull'economia della provincia salernitana e di tutto il Centro Sud, oltre a valorizzarne le potenzialità turistiche. Nato da un'idea per valorizzare l'enologia campana ma cresciuto ad ogni edizione come partecipazione di espositori, di esperti e di pubblico e con sempre nuove iniziative, ha l'ambizione di diventare un appuntamento strategico del vino anche a livello europeo.
Paestum Wine Fest, dal 23 al 25 marzo, nell’imponente ex Tabacchificio Next di Capaccio (Sa)
La presentazione del Paestum Wine Fest a Roma
L'appuntamento è stato presentato a Roma al Lumiere Prati Bistrot di via Germanico dal suo ideatore Angelo Zarra e dai protagonisti del mondo del vino e della macchina organizzativa di un evento dai grandi numeri, con oltre 500 cantine presenti e con le previsioni di partecipazione che superano quelle del 2023. Ampio e articolato il cartellone di eventi, tra approfondimenti, masterclass, degustazioni guidate e appuntamenti mirati alla valorizzazione paniere enogastronomico e della ristorazione locale. Non è mancata la sinergia tra istituzioni locali e nazionali con il patrocinio del ministero del Turismo, del ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, della Regione Campania, della Provincia di Salerno e di Assoenologi Italia.
L'obiettivo di Paestum Wine Fest
«Il Paestum Wine Fest non è un evento della Campania ma un evento che si svolge in Campania - ha detto Angelo Zarra, evidenziandone l'affermazione a livello nazionale - e il suo obiettivo è valorizzare il sistema vitivinicolo, creando spazi per esaltarne le qualità sensoriali ed emozionali, all'interno di un contesto propizio alle relazioni e al business. Le aziende, ma anche i piccoli produttori, avranno la possibilità di entrare in contatto con i professionisti del vino e con esperti di fama internazionale che saranno presenti. Abbiamo anche attenzione alle giovani generazioni che saranno gli imprenditori di domani, e al crescente interesse per l'enoturismo».
Il conduttore tv Marco Di Buono ha presentato gli interventi di Alessandro Rossi, il direttore del Festival e di Matteo Zappile, maitre e sommelier del ristorante stellato "Il Pagliaccio" e tra i fondatori di Noi di Sala. Nel ruolo di official brand ambassador del Wine Fest sarà impegnato nel programma della formazione e della comunicazione del vino destinata ai tecnici, a chi in pratica il vino deve raccontarlo nelle sale italiane. Ha selezionato grandi professionisti anche di locali stellati per approfondire il tema di una corretta informazione destinata a chi, a propria volta, ha il compito di formare il proprio staff, e soprattutto ai giovani. «Un'occasione unica - ha detto Zappile - per comunicare il vino e anche accendere un faro sull'enologia di questa regione, come con lo speciale incontro che condurremo sul Taurasi, il 'Barolo' campano».
Comunicazione e opportunità i centri gravitazionali del Paestum Wine Fest
Un'altra iniziativa a chi entra nel mondo dell'accoglienza è la collaborazione con Intrecci, la scuola di alta formazione creata in Umbria da Dominga, Marta ed Enrica Cotarella e con la storica cantina "Famiglia Pagano 1968”. Una borsa di studio nella prestigiosa scuola sarà infatti destinata a un giovane selezionato dalle scuole alberghiere della Provincia di Salerno. Hanno portato il loro contributo alla presentazione romana anche il comunicatore del vino Paolo Lauciani, l'organizzatore del Festival Ottavio Sorrentino e Simona Raga della locale Banca di Credito Cooperativo che sostiene l'iniziativa.
Il programma di Paestum Wine Fest
Il programma mira allo sviluppo di una fitta rete di relazioni commerciali tra produttori e buyer ma in grado di coinvolgere anche gli enoappassionati e i consumatori finali con talk scientifici, masterclass, incontri con cantine e distributori italiani, aziende di spirits di alta gamma. Alla premiere del tradizionale “Fuoriprogramma” sono stati assegnati ad Antonio Fumarola il “Premio speciale per l'impegno profuso nell'arco della carriera per lo sviluppo dei vini di qualità nel Sud Italia” e il riconoscimento a Rocco De Angelis con menzione di “Brand Ambassador Spirits”.
Lo start, il 23 marzo, sarà con i "Monitor", contenitori di comunicazione aggiornati nel format e nei contenuti con la partecipazione di divulgatori scientifici su temi come “Vino e mercati, la percezione del Sud”, “Il futuro enologico: innovazioni e prospettive che rivoluzioneranno il comparto vino”, “Analisi commerciale del comparto vino italiano nel mondo”, e “Spiriti raffinati: i distillati tra passato, presente e futuro”. Tra i convegni previsti, “Le nuove frontiere della comunicazione del mondo vino” e, nella giornata di chiusura “L'importanza degli eventi vino in ottica di marketing e comunicazione settoriale”, “Vita da Barman” e “Vino e Management".
Ci saranno anche tavoli scientifici di divulgazione e dibattito
Le masterclass, condotte da grandi esperti, saranno “Champagne si nasce e non si diventa…”, “Internazionali o autoctoni? Bolgheri: affondo sui maggiori interpreti”, “I vigneti metropolitani”, e “Fiano senza confini". E ancora, “Champagne: l'arte della Perfezione”, “La storia del Sagrantino: Arnaldo Caprai”, “Super Tuscans e Vin de Garage: il binomio che ha reso grande l'Italia nel Mondo” con Daniele Cernilli, “Il Pollenza: i vini di Giacomo Tachis” e “Anteprima Untold: Tre Cavatappi di Decanto”.
La chiusura, lunedì 25, sarà con “God Save The Barolo”, “Brunello di Montalcino: a tu per tu con il grande Sangiovese”, “La Sardegna secondo Argiolas” e “Il Vino in Miscelazione”. Gran finale con la presentazione della Tequila Clase Azul, unica tappa in Europa del distillato ultra premium di altissima qualità prodotto in pezzi unici di bottiglie di ceramiche da artigiani messicani. Rinnovata anche la partnership con Milano Wine Week, Vinoway, Decanto, Spirito Autoctono Media e Bartender Accademy oltre la convenzione con la Salerno Wine Week che si terrà in aprile.