Firenze si prepara ad accogliere il G7 del turismo che, inserito per la prima volta dal governo italiano nel programma di incontri dei sette Paesi più industrializzati del mondo, si terrà dal 13 al 15 novembre, come annunciato già qualche settimana fa dal ministro Daniela Santanchè. Per tutto il comparto turistico sarà un'opportunità per valorizzare l'Italia (da nord a sud) e per discutere sugli strumenti che servono per crescere, soprattutto dopo lo stop per la pandemia.
Firenze pronta ad ospitare il G7 del turismo
Turismo, l'Italia è in ritardo nella digitalizzazione?
Gli investimenti del settore, cresciuti del 26% lo scorso anno, sono previsti ancora in aumento per il 2024, anche se a ritmo un po' inferiore. «Tra le direzioni in cui investire resta prioritaria la digitalizzazione - ha spiegato Gregorio De Felice, chief economist di Intesa Sanpaolo, durante un convegno proprio a Firenze - visto che la percentuale di imprese italiane di alloggio e ristorazione che usa l'ecommerce oggi è il 31% contro il 64% della Spagna: possiamo fare molto di più».
Ne è dello stesso avviso anche Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi e della Fondazione Cassa di risparmio di Firenze: «Sul digitale siamo molto in ritardo rispetto agli altri Paesi: noi siamo bravi ad attirare turisti ma meno bravi a farli tornare. Per questo è importante organizzare eventi nelle città, per destagionalizzare i flussi e creare occasioni di ritorno». Insomma, il turismo italiano è chiamato, nel nuovo anno, a una semi-rivoluzione e a un aggiornamento per rafforzare la propria posizione nel panorama europeo e mondiale. E il G7 che si terrà a novembre in quel di Firenze rappresenterà sicuramente una grossa opportunità e una vetrina clou per il Belpaese.