La professione del cuoco va inserita nella lista dei mestieri usuranti? È la domanda attorno alla quale il prossimo 16 ottobre, in occasione di Host (in corso a Milano) ruoterà il dibattito promosso dalla Federazione Italiana Cuochi, federazione che da tempo si sta impegnando a combattere questa battaglia che, se vinta, permetterebbe ai cuochi di accedere anticipatamente al pensionamento con requisiti inferiori a quelli previsti per la generalità dei lavoratori.
Quella del cuoco è una professione usurante?
Cucina, il vero mondo oltre tv e social
Giornate lavorative, spesso dai ritmi serratissimi, capaci di durare anche 16 ore. Fisiologici dolori ai piedi, dita bruciate dai fuochi dei fornelli, tagli alle mani per l'utilizzo di coltelli, alte temperature in spazi angusti, stress fisico e mentale e quant'altro. L'altro lato, quello più veritiero e realistico, della professione.
Quando la cucina non è lustrini e telecamere e Tiktok, ma si trasforma in un vero e proprio mestiere, per il quale non tutti sono disposti a sopportarne le fatiche. Ecco quindi come si rinnova la richiesta rivolta alle istituzioni di inserire quella del cuoco tra le professioni usuranti.
La locandina del convegno
Al convegno in programma il 16 ottobre, ore 10, moderato dal direttore di Italia a Tavola Alberto Lupini, interverrà tra gli altri anche il vice presidente del Senato Gian Marco Centinaio. Sul palco ci saranno anche Giuseppe Ferraro, Responsabile del Dipartimento Lavoro della Fic e Presidente dell'Associazione Cuochi Senesi, Giovanni Guadagno responsabile nazionale del Dipartimento Tecnico-Professionale, il Presidente della Fic Rocco Pozzulo e Alessandro Circiello, media & public affairs Federazione italiana cuochi e membro di Euro-Toques. L'incontro si terrà presso il padiglione 1, stand U21 V22.