Torna la Biennale internazionale del vino, in programma lunedì 17 e martedì 18 gennaio a Bologna, all'Ex Gam del volvo Congress Center. Sarà una seconda edizione particolare (la prima un anno fa solo in digitale), condizionata dalle restrizioni anti-Covid ma comunque in presenza. E già questa è una notizia. «Per noi, in un periodo del genere, poter far entrare buyer ed espositori è già una grande vittoria – spiegano gli organizzatori di Multimedia 3 - Ovviamente rispetteremo ogni tipo di protocollo che ci è stato indicato e tutte le persone che decideranno di partecipare lo potranno fare in completa sicurezza».
Torna la Biennale internazionale del vino
Numeri da grande fiera
La Biennale internazionale del vino si presenta con i numeri di una grande fiera: oltre 150 buyer italiani e 25 buyer stranieri hanno già confermato la loro presenza. Avranno la possibilità d'interfacciarsi con più di 60 cantine scelte per i loro standard qualitativi di produzione elevati e sostenibili, che rappresentano tutte le regioni e i vini italiani e diversi paesi stranieri, quali Slovenia, Austria, Francia, Germania e Portogallo.
I buyer italiani che parteciperanno alla manifestazione arriveranno da Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Veneto, Piemonte, Campania, Puglia, Marche, Sicilia, Toscana e Molise, mentre quelli stranieri arriveranno da Cina, UK, Paesi Bassi, Canada, Danimarca, Repubblica Ceca, India, Giappone, Austria e Polonia.
Cantine di nicchia e di grande qualità
«Tutte le cantine hanno un ottimo rapporto qualità-prezzo e produzioni quantitativamente non troppo elevate, indicativamente a partire da 5mila bottiglie l’anno – spiegano ancora gli organizzatori - Sono cantine talvolta meno note ma con produzioni di eccellenza e questo per il buyer rappresenta un’ottima opportunità di differenziazione rispetto alle marche più note, potendo così offrire ai propri clienti prodotti di altissimo livello che, però, non abbiano subito l'inflazione del mercato».
Lunedì sera la cena di gala
Tra gli eventi clou della due giorni bolognese c'è sicuramente la cena di gala che verrà offerta nella serata di lunedì 17 a tutti i buyer che hanno scelto d'intervenire alla Biennale. Ai fornelli ci sarà Najada Frasheri, ambasciatrice dell’Associazione Chefs e Cooks Albanese e membro della prestigiosa Chaine des Rotisseurs.
Ad occuparsi dei pasti durante la manifestazione, invece, ci penseranno gli studenti – una trentina in tutto - dell'Ipssar Veronelli di Bologna, che cureranno i due pranzi occupandosi sia della preparazione, sia del servizio. Anche l'accoglienza della fiera sarà gestita dall'istituto alberghiero bolognese, sempre attraverso i suoi alunni.
Il grazie agli sponsor
Numerosi gli sponsor che hanno deciso di sostenere l’evento: «Primo fra tutti Rastal, che ha donato 5mila calici di vino alla manifestazione – sottolineano da Multimedia 3 -, ma anche Vin Strip, che ha scelto di produrre i porta calici ufficiali della Biennale, e Checco il Pastaio, produttore della pasta fresca che verrà servita a pranzo. A loro va il nostro grande grazie perché senza questo appoggio l'evento in programma non si sarebbe potuto organizzare». Ingresso alla fiera riservato ai professionisti del settore
L’accesso a Biennale Internazionale del Vino è gratuito ed esclusivamente riservato ai buyer e ai professionisti di settore. Per visitare la manifestazione è necessario compilare il modulo di registrazione e fornire la prova di legittimità sul sito www.biennaledelvino.com. La fiera si aprirà alle 10 e si chiuderà alle 18.30, sia il lunedì che il martedì.
«Manifestazioni come queste sono fondamentali soprattutto per un settore, come quello dell'horeca, che negli ultimi due anni è stato fortemente penalizzato – spiegano gli organizzatori - È un'occasione di rilancio vera e propria».