Si chiama “Alto Adige Wine Summit”, ed è l’evento con cui il Consorzio Vini Alto Adige (composto attualmente da 155 aziende vinicole che producono più del 99% dei vini Doc del territorio) celebrerà i suoi primi 10 anni, radunando sul territorio centinaia di giornalisti, operatori del settore e semplici appassionati il 22 e il 23 settembre, per offrire una panoramica a 360 gradi sul vino altoatesino. La kermesse è rivolta sia agli esperti che agli appassionati, e coinvolgerà anche un pubblico internazionale di settore: in programma non solo semplici degustazioni, ma anche tanti eventi per chi vuole conoscere meglio l’universo vinicolo altoatesino in tutte le sue sfaccettature.
L’Anteprima, in programma venerdì 22 settembre dalle 16.00 alle 20.00, permetterà di confrontarsi vis-à-vis con 60 produttori locali, avvalendosi dell’esclusiva opportunità di assaporare vini appena imbottigliati e ancora non disponibili sul mercato. E per chi desiderasse approfondire la propria conoscenza dei vini del territorio con una degustazione verticale, sono tre gli appuntamenti previsti in contemporanea al banco, tutti con posti limitati e registrazione consigliata. Alle ore 16, la Cantina Produttori San Paolo proporrà il proprio Alto Adige Pinot Bianco Riserva Passion di diverse annate, dal 2015 al 2009. Alle ore 17.30 focus sul Gewürztraminer, con una verticale che avrà come protagonista il Riserva Brenntal di Cantina Cortaccia. Infine, alle ore 19, spazio al Sauvignon con una degustazione di cinque etichette di Lafóa di Colterenzio, dal 2016 al 1998.
Sabato 23 settembre, dalle ore 10 alle 22, presso la sala Ortles, sarà la volta di Wine Stories, un innovativo percorso narrativo sul vino altoatesino che coniuga la degustazione con l’ascolto delle storie personali di chi vive e produce nel terroir vinicolo locale, ben 68 le etichette proposte in degustazione. Nel corso della giornata si terranno inoltre numerosi eventi concomitanti, tra cui workshop rivolti a quanti desiderino approfondire le loro conoscenze sul vino (in lingua tedesca e italiana), degustazioni alla cieca e verticali. Il prezzo del biglietto d’ingresso per la singola giornata, “Anteprima” o “Wine Stories”, è di 20 euro a persona, 30 euro per il biglietto combinato “Anteprima + Wine Stories”.
Il programma completo di “Alto Adige Wine Summit”, comprese le manifestazioni di contorno (per le quali è previsto un ulteriore contributo di 10 o di 20 euro), è consultabile su www.vinialtoadige.com/it/alto-adige-wine-summit
«Per la prima volta, il mondo del vino altoatesino - afferma Werner Waldboth, direttore del Consorzio Vini Alto Adige - tra cui le 78 cantine che hanno aderito con entusiasmo alla manifestazione, si riunisce per proporre a stampa e operatori internazionali etichette non ancora presenti sul mercato, offrendo nel contempo numerose opportunità di approfondimento e di confronto a tutti i presenti. Dal punto di vista delle presenze professionali, aspettiamo fino a 100 giornalisti e partner provenienti dai nostri mercati di riferimento, in particolare Italia, Germania, Svizzera, Stati Uniti, Russia, Giappone, Regno Unito, Belgio e Paesi Bassi. Ci attendiamo anche una forte affluenza al banco di assaggio e alla manifestazione aperta al pubblico in programma il giorno successivo».
L’Alto Adige, con i suoi 5.400 ettari vitati, rappresenta appena l’1% della produzione nazionale. Eppure, grazie alla grande variabilità del suo territorio, che ospita vigneti dai 200 ai mille metri, è culla di ben venti vitigni. I vini che nascono in questa zona sono frutto del contrasto che la caratterizza: qui si incontrano l’aria del Mediterraneo e i freddi venti alpini e si susseguono valli, vette e colline. Le vigne affondano le loro radici su terreni con esposizioni e composizioni geologiche estremamente variabili. L’Alto Adige Wine Summit e il percorso “Wine Stories” offriranno a tutti i presenti la possibilità di toccare con mano l’atmosfera altoatesina, degustando un’ampia selezione di vini tra le cime in cui le uve nascono, crescono e maturano.
Bollicine in altura, il segreto del successo degli spumanti altoatesini
Una visita ad “Alto Adige Wine Summit” funge anche da ideale occasione per avvicinarsi a una top quality sempre più di tendenza e che conta ormai su un buon numero di cantine sul territorio: stiamo parlando degli spumanti altoatesini, una produzione di nicchia ma di altissima qualità, favorita da particolari condizioni climatiche. Prosperando in altura, infatti, le uve riescono a sviluppare un’ottima acidità, essenziale per dare alle bottiglie quella freschezza che ci si aspetta da un buon spumante, qui prodotto con i tre vitigni tipici di Borgogna, ossia Pinot bianco, Chardonnay e Pinot nero ed esclusivamente col metodo “classico”.
Tra le varie etichette, ArundaVivaldi, propone brut ed extrabrut dal bouquet fruttato e fragrante provenienti dalla cantina di metodo classico più alta in Europa, situata ai 1.200 metri di Meltina. Sorprendente anche il fresco Brut Rosè Athesis di Kettmeir di Caldaro, ottenuto dalla vinificazione in rosato delle uve Pinot nero, segnalato con “due bicchieri” da Gambero Rosso. Non manca lo spumante certificato bio, il Lieselehof brut, derivante da uve Souvignier gris, proposto dalla Tenuta Lieselehof, sempre a Caldaro. Mentre decisamente particolare è il Praeclarus Brut della Cantina St. Pauls di San Paolo/Appiano, che guadagna un’eccezionale aromaticità dopo una maturazione di 48 mesi sui lieviti di un vecchio bunker militare.
Articolo aggiornato il 31 luglio e il 29 agosto 2017
Per informazioni e per acquistare il biglietto: www.winesummit.info