Ritorna per la quinta edizione il Bagna Cauda Day, dal 24 al 26 novembre, in oltre 150 locali sparsi in tutto il Piemonte e non solo, con oltre 16mila posti a tavola, dal ristorante stellato alla trattoria di paese.
L’Astigiano rappresenta il luogo di eccellenza dove nel 2013 tutto ha avuto inizio, ma in questi anni l’idea si è allargata ad altre zone: Casalese, Ovadese, molti paesi in Langa, Torino, Valle d’Aosta e Milano. E poi la sorpresa delle adesioni dall’estero di locali di origine piemontese dal Giappone (è stata portata dai missionari gesuiti agli inizi dell’Ottocento) alla Nuova Zelanda e all’Isola di Tonga, dove un ristorante di un immigrato italiano partecipa fin dalla prima edizione.
L’obiettivo della manifestazione, come ricorda Sergio Miravalle, direttore della rivista “Astigiani”, che promuove la tre giorni, è quello di coinvolgere un numero sempre crescente di ristoratori e di portare questo rito nel sistema gastronomico. Oggi infatti la ricetta entra nella ristorazione in maniera del tutto casuale senza nessun riferimento alla sua natura conviviale. Inoltre ricorda che l’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo sta preparando un dossier da presentare all’Unesco per inserire la bagna cauda come bene immateriale da tutelare come Patrimonio dell’Umanità, al pari della pizza e della Dieta mediterranea.
Anteprima da venerdì 10 a domenica 12 novembre al Festival di Eataly Lingotto, dal titolo “Che bagna cauda!”. Un fine settimana in cui si potranno scegliere diverse proposte nei ristorantini, partecipare alla grande asta per acquistare tutti gli ingredienti necessari e al corso di cucina curato da Roberto Giannino e giocare al gioco dell’acciuga nel mercato di Eataly. Inoltre presso il ristorante Casa Vicina, stella Michelin, si potrà gustare la bagna cauda da bere, una rivisitazione della classica ricetta servita in un bicchiere da Martini, un progetto legato alle Olimpiadi invernali di Torino 2006 creato dallo chef Claudio Vicina che ha tratto l’ispirazione dai cinque cerchi olimpionici ricreandoli attraverso altrettanti gusti di verdura. Il bicchiere da martini invece rappresenta un omaggio all’aperitivo nato proprio a Torino.
In tutti i locali che partecipano alla manifestazione il prezzo è di 25 euro e darà diritto ad un posto a tavola e ad una bagna cauda abbondante, variegata e colorata dalle verdure. Le proposte potranno essere la bagna cauda “come Dio comanda” (tradizionale), “eretica” o “atea” (con poco e senz’aglio). Ogni bagnacaudista avrà in omaggio il “tovAGLIOlone” d’autore in tessuto, quest’anno firmato da Luigi Piccatto e da Renato Riccio, autori storici del fumetto italiano, e il Vademecum della bagna cauda con le testimonianze, la storia e la ricetta.
Inoltre verrà offerto l’aperitivo con il nuovo Asti Secco Docg proposto dal Consorzio dell’Asti. Grissini Rubatà e lingue di suocera di Mario Fongo da Rocchetta Tanaro, amaretti del Cavalier Vicenzi da Mombaruzzo e uova di gallina, prodotti dall’azienda Durando di Portacomaro, da rompere direttamente nel fornellino di ceramica (fujot) per concludere il rito. Il prezzo dei vini Doc e Docg a bottiglia proposto direttamente dai produttori nei locali aderenti è di 10 euro.
foto: Giulio Morra
Nel programma non manca l’ironia con il Barbera kiss, il bacio di mezzanotte, il kit del dopo bagna cauda con dentifricio “Baciami subito”, magnesia, cola, grappa, torroncini e Acciù, la mascotte portafortuna in stoffa. Tanti servizi collaterali, come il Bagna Cauda Nanna, ovvero le convenzioni con alberghi e agriturismi per i tanti che arrivano da lontano, il Bagna Sitter che consente ai genitori di affidare i loro bimbi a personale qualificato e potersi gustare tranquilli la cena. Per la prima volta anche il Bagna Ca’, la consegna a domicilio nella città di Asti e su richiesta anche in altre zone di un kit solo da spacchettare, scaldare ed assaporare.
E non mancheranno altri eventi dalla corsa podistica ai concerti, dalle mostre ai libri, la seconda edizione del premio “Testa d’aj” che sarà assegnato a persone speciali a conferma della loro tenacia e della volontà di andare controcorrente. Inoltre per festeggiare il claim di questa edizione, ovvero “Sarà un autunno ‘Cardo’!”, il convegno di cardologia a Palazzo Ottolenghi dedicato alla coltivazione dei cardi in collaborazione con la Confederazione italiana agricoltori e il Comune di Asti.
foto: Giulio Morra
Il Bagna Cauda Day ha il patrocinio del Comune di Asti e della Regione Piemonte ed è stato reso possibile grazie al sostegno e alla collaborazione di Banca d’Asti, Consorzio della Barbera d’Asti, Consorzio dell’Asti Docg, Simply Market, Produttori di Vermouth dell’Unione Industriale di Asti, Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, Palazzo Mazzetti, Mario Fongo l‘Panaté di Rocchetta Tanaro, Azienda agricola Durando Portacomaro, Ab selezione grappe di Canelli, Torroneria Davide Barbero, olio di nocciole Baldaiassa di Cortazzone, amaretti cavalier Vicenzi di Mombaruzzo, cooperativa tra apicoltori Abello di Asti Casabianca, Atl Asti Turismo, Camera di commercio di Asti, Atima.
Per informazioni:
www.bagnacaudaday.it