Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
sabato 19 aprile 2025  | aggiornato alle 20:59 | 111841 articoli pubblicati

Lo chef Cogliandro racconta la mafia agli studenti dell'Ipsar “Le Streghe”

Lo chef Filippo Cogliandro sarà l'11 marzo all'inaugurazione delle cucine della scuola di Benevento con Libera, per avviare gli studenti alla 21ª giornata in ricordo delle vittime della mafia, prevista il 21 marzo

 
07 marzo 2016 | 17:14

Lo chef Cogliandro racconta la mafia agli studenti dell'Ipsar “Le Streghe”

Lo chef Filippo Cogliandro sarà l'11 marzo all'inaugurazione delle cucine della scuola di Benevento con Libera, per avviare gli studenti alla 21ª giornata in ricordo delle vittime della mafia, prevista il 21 marzo

07 marzo 2016 | 17:14
 

Esperienze, vita vissuta, dolore ed esempio, insegnamenti, e poi parlare, parlare sempre….come dice Filippo Cogliandro “…….il silenzio uccide”. E il miglior insegnamento si dà e si fa nelle scuole, di ogni ordine, ragazzi che abbiamo il dovere di informare, dare esempi pratici, parlare. Grande attenzione alle scuole da parte di Filippo Cogliandro (nella foto), chef calabrese che torna sempre volentieri a Benevento, proprio per portare un esempio pratico agli studenti, città dove partecipò anche lo scorso anno per ricordare Don Peppino Diana, splendente figura di sacerdote sacrificato dalla mafia.

Filippo Cogliandro
Nella foto: Filippo Cogliandro

Infatti Filippo Cogliandro, venerdì 11, sarà presente per un evento importante, sempre legato al suo lavoro, l'inaugurazione delle cucine dell'istituto Ipsar “Le Streghe” di Benevento, seguite dall'incontro con le classi e da una tavola rotonda con la presenza del preside, il professor Luigi Mottola, il rappresentante dell’associazione Libera di Benevento Michele Martino, un familiare di una vittima della mafia, a cui seguirà un'esercitazione speciale con i ragazzi delle quarte e delle quinte sotto la guida di Filippo. Il tutto si concluderà con il pranzo, dal titolo “Il sapore della memoria e dell'impegno”. Il titolo del pranzo richiama, anzi, anticipa l'evento del prossimo 21 marzo, vale a dire la 21ª giornata della Memoria e dell'Impegno, proposta da Libera Formazione con tema “Ponti di memoria, Luoghi di impegno”.

Verso il 21 marzo 2016: Le scuole adottano una vittima di mafia
Un percorso per arrivare alla 21ª giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie, consisterà nel raccogliere la memoria di una delle vittime innocenti uccise dalla criminalità organizzata. Un proposta questa che è rivolta alle scuole fin dalla nascita di Libera e che connota da sempre la giornata della memoria e dell’impegno. Affinché quei nomi trovino nuova vita e non ci sia più alcuna distinzione tra le vittime più “celebri” e le altre.

Per questo le scuole che aderiscono al 21 Marzo riceveranno un’indicazione da parte della segreteria organizzativa di un nominativo da adottare. La scelta di una regia da parte di Libera nell’assegnazione dei nomi è coerente con l’idea di non dimenticare nessuno, di riconoscere pari dignità a tutte le vittime innocenti delle mafie, con un’attenzione particolare affinché le storie meno note non vengano dimenticate. Attraverso l’adozione indicata da Libera, ogni nome avrà un luogo, ogni nome avrà la dignità che si merita.



Il nome, la storia della vittima innocente adottata, sarà oggetto di un percorso di ricerca e di approfondimento, da parte degli studenti e dei docenti, che attraverso la realizzazione di elaborati materiali faranno vivere nei propri luoghi, a scuola come all’esterno, la storia di quella persona e del significato profondo del essere portatori di memoria consapevole. Lo slogan di quest’anno è “Ponti di memoria, luoghi di impegno”, perché questo 21 Marzo vuole creare un ponte simbolico che possa unire la memoria di tutte le vittime innocenti delle mafie, mettendo in rete gli spazi che in tutti i territori raccoglieranno questo impegno di memoria per la verità e la giustizia, ben oltre la giornata della memoria e dell’impegno, 365 giorni all’anno.

La parola “ponte” deriva dal latino pontem, e significa passaggio, unione. Per questo chiediamo agli alunni delle scuole di ogni ordine e grado che adotteranno un vittima, di concretizzare il loro lavoro elaborando un simbolo che rimandi all’idea dell’unione, del legame, dell’essere rete di individui corresponsabili, in altre parole comunità. Non suggeriamo, a differenza delle edizioni passate della giornata, un simbolo preciso, ma vogliamo lasciare spazio alla libertà di rielaborazione e espressione.

I concetti e i valori evocati dallo slogan, potranno essere declinati con una parola, un ulteriore motto, un simbolo, che può essere tanto disegnato, dipinto, stampato su ogni possibile tipo di supporto (meglio se trasportabile). Ma anche condensato e realizzato in un oggetto plastico che rimandi metaforicamente al tema dell’unione e del legame. E a questi simboli di memoria verrà associato e affiancato il nome della vittima adottata. Ognuno potrà scegliere come ricordare e far vivere il sacrificio della persona uccisa dalla criminalità mafiosa.

Per informazioni: www.memoriaeimpegno.it - memoria@libera.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Rete Pinot Bianco Collio
Lucart
Di Marco

Rete Pinot Bianco Collio
Lucart

Di Marco
Nexi
Fonte Margherita