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Esselunga, 1,8 miliardi di euro per il 30% di Supermarkets Italiani

Tanto vale la quota di minoranza dell’azienda, che sarà rilevata dalla Giuliana e Marina Caprotti, vedova e fglia di Bernardo Caprotti, nonché attuali azioniste di maggioranza. L’operazione sarà formalizzata il 27 aprile.

 
23 marzo 2020 | 15:45

Esselunga, 1,8 miliardi di euro per il 30% di Supermarkets Italiani

Tanto vale la quota di minoranza dell’azienda, che sarà rilevata dalla Giuliana e Marina Caprotti, vedova e fglia di Bernardo Caprotti, nonché attuali azioniste di maggioranza. L’operazione sarà formalizzata il 27 aprile.

23 marzo 2020 | 15:45
 

Novità in vista nella compagine societaria di Esselunga, anche in queste settimane di emergenza da coronavirus. Qualche giorno fa la catena di supermercati aveva annunciato alcune iniziative prese per venire incontro ai propri clienti in merito agli orari di apertura dei suoi supermercati. Questa volta la notizia riguarda l’assetto aziendale: il procedimento di arbitraggio messo in campo per calcolare il valore della quota di minoranza del 30% di Supermarkets Italiani (attualmente detenuto da Giuseppe Caprotti e Violetta Caprotti) ha stabilito che tale quota vale un miliardo e 830 milioni di euro. La quota sarà rilevata, com’era già stato annunciato, da Giuliana Albera Caprotti e Marina Sylvia Caprotti, rispettivamente vedova e figlia di Bernardo Caprotti, il fondatore di Esselunga scomparso nel 2016, che già detengono il 70% di Supermarkets Italiani. L’annuncio mette fine anche a una complicata vicenda familiare. La quota di minoranza è infatti detenuta da Giuseppe e Violetta Caprotti, figli di una precedente relazione di Bernardo Caprotti.

IL 30% di Esselunga vale 1,8 miliardi di euro  -Esselunga, 1,8 miliardi di euro per il 30% di Supermarkets Italiani

Il 30% di Esselunga vale 1,8 miliardi di euro

«Siamo orgogliose di poter continuare il nostro impegno personale per lo sviluppo e il successo di Esselunga e abbiamo grande fiducia nel team dirigenziale e in tutte le persone che lavorano nel Gruppo», hanno dichiarato Giuliana Albera Caprotti e Marina Sylvia Caprotti. «Siamo molto soddisfatti di apprendere che le nostre azioniste di maggioranza abbiano apportato capitali propri in misura così significativa per il futuro di Esselunga – ha detto Sami Kahale, Ceo di Esselunga – Grazie a questa decisione proseguiremo con determinazione l’esecuzione del nostro piano industriale di cinque anni che è iniziato nel modo migliore. In questo difficilissimo periodo di emergenza siamo interamente concentrati nel servire la nostra comunità».

Il closing dell’operazione di acquisizione è previsto per il 27 aprile 2020. Le Azioniste di Maggioranza hanno comunicato a Esselunga che il Prezzo di Acquisto sarà corrisposto mediante una combinazione di apporto di capitale da parte delle Azioniste di Maggioranza per un ammontare pari a 535 milioni di euro e debito bancario derivante da linee di credito messe a disposizione da un pool composto da principali istituti di credito italiani e internazionali per un ammontare pari a un miliardo e 312 milioni di euro.

Con questa operazione Esselunga si fonderà con le sue controllanti e, di conseguenza, si farà carico degli obblighi previsti dai Finanziamenti. Al 31 dicembre 2019, Esselunga riportava disponibilità liquide e mezzi equivalenti per un ammontare pari a un miliardo e 139 milioni di euro e una posizione finanziaria netta negativa di 150 milioni di euro.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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