La tendenza ad uno stile di vita plastic free sta coinvolgendo sempre di più l’Italia che già da oggi evita di acquistare oggetti usa e getta in Pet come piatti, bicchieri e posate. Il 68% dichiara che bisognerebbe pagare un sovrapprezzo per i prodotti non plastic free, indice di uno stile di vita sempre più rivolto al pieno rispetto dell'ambiente.
A rivelare questi dati è una ricerca della Coldiretti effettuata su dati Eurobarometro. Il 27% degli italiani ha evitato di acquistare oggetti di plastica monouso come piatti, bicchieri o posate. La lotta alle plastiche monouso, come piatti, posate, cannucce e bastoncini cotonati, è sostenuta da una crescente attenzione alla sostenibilità ambientale dei propri comportamenti.
Tanti sono gli accorgimenti utili a ridurre il consumo di plastica
Un tema che riguarda non solo il rispetto dell’ambiente, ma anche la stessa salute degli animali, da quelli marini fino a quelli da fattoria. I rifiuti di plastica sono, infatti, i più diffusi anche nelle campagne, spesso a causa dell’inciviltà di chi abbandona le stoviglie utilizzate per i picnic.
Mucche, pecore o cavalli degli allevamenti rischiano così di restare soffocati dai residui come sacchetti o piatti, ma si registrano episodi in cui animali sono morti addirittura a causa di prodotti “di moda” come i resti delle lanterne cinesi che sempre più frequentemente vengono fatte volare in cielo. Accanto ai comportamenti scorretti dei cittadini, non mancano poi i casi in cui le campagne vengono utilizzate addirittura per lo smaltimento illecito di rifiuti abbandonati nottetempo senza curarsi dei gravissimi danni che ciò comporta all’intero settore agricolo.
A questo proposito fa un certo effetto “rileggere” la
sentenza del Tar Puglia che ha sospeso l'ordinanza balneare adottata dalla Regione Puglia nell'aprile 2019, nella parte relativa al “plastic free” imposto a gestori di stabilimenti balneari e agli utenti delle spiagge.