Due settimane di pranzi in classe per 500 alunni di due scuole romane. Il motivo? La mensa è infestata dai topi. Succede all’istituto Volsinio-Santa Maria Goretti e alla scuola dell’infanzia I sei colori di Ugo.
La mensa, per queste due scuole di via Libia, è unica, e così sono centinaia i bambini, anche piccoli, che da un paio di giorni sono costretti a pranzare sui banchi delle loro classi per la temporanea inagibilità dei locali. E così sarà fino alla fine della disinfestazione, si pensa tra un paio di settimane. La scoperta è avvenuta dopo il cedimento di un controsoffitto, proprio in corrispondenza delle stanze della mensa al primo piano e nel seminterrato; tuttavia non è la prima volta che in quell’istituto comprensivo docenti e alunni fanno i conti con il ritrovamento di topi.
E mentre il Comune di Roma fa sapere che senza una più attenta raccolta dei rifiuti, anche le derattizzazioni non sono sufficienti a debellare il problema, i genitori degli alunni protestano, chiedendo che si facciano presto tutti i lavori necessari per la messa in sicurezza definitiva della struttura scolastica.
Nel frattempo, però, c’è anche una buona notizia che riguarda ancora le mense italiane: il ministero delle Politiche agricole ha infatti messo a disposizione 10 milioni di euro per il prossimo anno scolastico per valorizzare le mense scolastiche biologiche. Le risorse saranno distribuite dalle Regioni alle stazioni appaltanti per ridurre i costi della mensa a carico delle famiglie e potranno essere anche utilizzati per iniziative di promozione ed informazione. Sono oltre 11 milioni i pasti serviti annualmente nelle mense scolastiche biologiche che rispondono ai requisiti previsti dal Ministero delle politiche agricole alimentari forestali e del turismo.
«Il fondo per le mense scolastiche biologiche è una ottima opportunità - ha commentato il sottosegretario con delega al biologico
Franco Manzato - perché ci consente di stimolare la diffusione dell'agricoltura biologica nel nostro Paese che in questo settore è leader europeo. Il biologico nelle scuole è anche un modo per far conoscere a studenti, insegnanti e genitori un modello innovativo di produzione del cibo, in chiave agroecologica».