Non si è fatta attendere la risposta dell’ex ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio (che italia a Tavola aveva insignito del ruolo di ambasciatore del Turismo Enogastronomico durante l'ultima edizione del Premio Italia a Tavola), al suo successore, Teresa Bellanova (Italia Viva), che in un’intervista televisiva è tornata a sostenere la necessità di implementare i flussi migratori per soddisfare le richieste di tante imprese italiane del settore agricolo.
Teresa Bellanova e Gian Marco Centinaio
«Il ministro Bellanova non perde occasione per mostrare quale sia il vero volto del governo sulle tematiche che stanno più a cuore agli italiani: distante, sconclusionato ed in grande confusione – ha detto Centinaio – Senza alcuna remora, parla della necessità che si riaprano i porti, che si consenta l'arrivo di immigrati da introdurre come forza lavoro nel settore agricolo, salvo poi accusarmi di aver fatto poco contro il caporalato. Considerando che quanto lei dice io lo equiparo ad una nuova forma di inaccettabile schiavismo, il ministro faccia pace con sé stessa e, anziché perder tempo nei salotti televisivi, provi a dare al comparto risposte serie ed adeguate, prendendosi carico delle aspettative di migliaia e migliaia di famiglie italiane che con il loro lavoro nel settore agricolo contribuiscono ogni giorno alla ricchezza di questo Paese».
Secondo il ministro Bellanova, «sono le aziende stesse che chiedono di aprire i flussi migratori, affinché possano assumere persone per lavori che gli italiani non vogliono fare come quelli nei campi. Il nostro è un modello che punta all'integrazione».