Anche in Francia esordisce l’etichettatura nutrizionale denominata Nutri-Score che prevede una classificazione degli alimenti con cinque diverse colorazioni, simile al concetto dell’etichetta a semaforo. Come per quella però molte sono le perplessità circa la veridicità e l'attendibilità delle valutazioni.
Questa metodologia di classificazione degli alimenti penalizza fortemente gran parte delle più apprezzate, famose e vendute eccellenze del comparto alimentare italiano, come molti dei gioielli dell'arte casearia italiana.
Formaggi italiani Dop e Igp
Nutri-score si basa sull'uso di cinque differenti colori, dal verde intenso all'arancio intenso, assegnati agli alimenti in funzione sia del loro contenuto di nutrienti considerati positivi per la salute (fibre, proteine, frutta, verdura) sia del loro apporto di nutrienti da limitare per combattere malnutrizione e obesità (energia, zucchero, sale, acidi grassi saturi).
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Giuseppe Ambrosi, presidente di Assolatte - si basa su un approccio semplicistico e non aiuta a comprendere il contributo, in termini di nutrienti, che ogni alimento apporta alla dieta, in palese contrasto con il principio secondo cui ogni cibo ha un suo posto nella dieta e inducendo i consumatori ad acquistare prevalentemente alimenti con il colore verde senza valutare l'equilibrio della propria dieta. Nutri-Score rischia di bollare come negativi degli alimenti di elevata qualità e di grande valore nutrizionale, facendo dimenticare che non è il singolo alimento a determinare sovrappeso o rischi per la salute ma sono piuttosto la qualità complessiva della dieta e lo stile di vita adottato dal consumatore. Quindi, si corre il rischio concreto che questo sistema venga percepito dal consumatore come mera segnalazione di prodotti a rischio salutistico e risulti così discriminatorio verso i formaggi della grande tradizione italiana, Dop, Igp e Stg compresi».