Con i suoi 7.500 chilometri di costa nel mezzo dell’Oceano Atlantico e i 12mila chilometri quadrati di terreni che filtrano le piogge, l’Irlanda è uno dei luoghi ideali per la produzione di ostriche, il cui allevamento risale al 13o secolo, ma il loro consumo rappresenta una tradizione che si protrae da oltre 4mila anni.
Anche l’Italia si è presto accorta di quanto questo alimento sia prezioso, sia dal punto di vista nutrizionale sia del gusto.
La corrente costante dell’Atlantico contribuisce a conferire loro una perfetta forma allungata
Italia secondo importatore al mondoE proprio gli
italiani si rivelano dei grandi appassionati di
ostriche irlandesi, posizionando il Belpaese come il
secondo mercato di
importazione al mondo di questo prodotto. Secondo una recente stima di
Bord Bia, l’ente governativo per la promozione del food & beverage irlandese nel mondo, circa il 20% del consumo annuale in Italia avviene nel
periodo natalizio con un ulteriore picco intorno a
San Valentino a febbraio. Il
consumo estivo avviene principalmente attraverso la ristorazione, specialmente nelle località turistiche più alla moda, come la
Sardegna.
Le ostriche e gli altri prodotti ittici sono estremamente importanti per
l’economia irlandese, basti pensare che il loro valore di mercato è di oltre 1 miliardo di euro; di questi, circa 487 milioni di euro provengono dalle
esportazioni. I principali importatori sono Francia (23%), Italia (10%), Cina (9.2%) e Spagna (9%). Il settore dei crostacei, in particolare, ha avuto un importante incremento nelle esportazioni, che sono aumentate del 48%, per un valore di circa 180 milioni di euro.
Forma e gusto: le caratteristiche uniche delle ostriche irlandesiMa perché le ostriche irlandesi sono un alimento così pregiato? Innanzitutto, grazie
all’acqua dell’oceano dove vengono allevate: la corrente costante
dell’Atlantico contribuisce a conferire loro una
perfetta forma allungata e una conchiglia molto resistente, con uno smalto liscio dal colore bianco perlato. Non tutti sanno che il contenuto di
carne all’interno di un'ostrica è influenzato dalla sua forma. Più profondo è il
guscio, più spazio c'è per consentire lo
sviluppo del mollusco.
Ma oltre che per l’aspetto, le ostriche irlandesi si riconoscono anche per il
gusto ineguagliabile che rende ogni assaggio un’esperienza sensoriale unica al palato: il loro
sapore ricco, immediatamente riconoscibile al palato, nasce dalla dolcezza e persistenza dello iodio, che si combinano ad un leggero tocco di
note agrumate.
Ricche di proteine e minerali e povere di grassiAltro aspetto da non sottovalutare è quello delle
proprietà nutritive: questi preziosi molluschi, infatti, sono
ricchi di
proteine e
povere di
grassi, con livelli straordinariamente elevati di
elementi quali
iodio,
ferro,
rame,
selenio e
zinco. A ciò si aggiungono le condizioni incontaminate di allevamento che offre l’Irlanda, rendendo le ostriche irlandesi uno degli alimenti più naturali e puri che esistano.
Obiettivo sostenibilitàQueste straordinarie qualità sono riconosciute a livello universale, unitamente alla qualità della performance ambientale fondata sui principi di
acquacultura sostenibile. Infatti, quasi tutti i produttori di ostriche in Irlanda sono membri verificati di
Origin Green, l’unico programma di sostenibilità al mondo che opera su scala nazionale. Grazie a verifiche indipendenti periodiche, Origin Green consente ai produttori irlandesi di stabilire e raggiungere obiettivi misurabili di sostenibilità, riducendo
l’impatto ambientale, fornendo un servizio più efficace alle comunità locali e tutelando la straordinaria ricchezza delle risorse naturali che il nostro paese può vantare.
Qui di seguito alcuni consigli su come conservare, preparare e gustare le ostriche irlandesi:
Come conservarle:Quando si acquistano ostriche crude da
mangiare a
casa, bisogna conservale in
frigo, nel loro
guscio, tenendole al freddo il più possibile per mantenerle fresche. Il sapore è migliore se consumate entro 24 ore.
Come prepararle:
- Coprire il palmo della mano con uno strofinaccio piegato. Porre il lato a coppa dell'ostrica nella mano, con il lato piatto rivolto verso l'alto.
- Tenendo saldamente con lo strofinaccio, inserire il coltello nella cerniera dell'ostrica e fare leva verso l'alto con una torsione.
- Far scorrere la lama lungo la parte inferiore del guscio per recidere il muscolo all'interno.
- Utilizzare il coltello per aprire la parte superiore, quindi recidere il muscolo sotto il quale l’ostrica si attacca alla base del guscio inferiore.
Come gustarle:Le ostriche crude vanno
servite aperte all’interno del
guscio inferiore, con il loro succo. Vanno poi disposte su un letto di ghiaccio e accompagnate da un’abbondante spruzzata di limone o di Tabasco. In alternativa, le ostriche possono essere
servite anche con la
salsa Ponzu o una vinaigrette allo scalogno classica, chiamata
salsa Mignonette.
Salsa Mignonette
- 2 scalogni, pelati e finemente tritati
- 60 ml di aceto di vino rosso
- Pepe nero appena macinato
Mescolare lo scalogno e l’aceto di vino e condire con un po' di pepe nero. Conservarlo al freddo fino a quando non si è pronti per servirlo con le ostriche.
Salsa Ponzu
- 2 cucchiai di salsa di soia
- 1 cucchiaino di succo di limone
- 1 cucchiaino di succo di lime
- 2 cucchiai di salsa di pesce
- 1¼ cucchiaino di mirino
- 1 cucchiaino di aceto di vino di riso
- 1 scalogno, affettato finemente
Versare in una piccola ciotola tutti gli ingredienti, tranne lo scalogno. Mescolare il tutto con una frusta e assaggiare. Guarnire con lo scalogno affettato.