Il Parmigiano Reggiano si produce oggi come mille anni fa: con gli stessi ingredienti (latte, sale e caglio), con la stessa cura artigianale e con una tecnica di produzione che ha subito pochi cambiamenti nei secoli, grazie alla scelta di conservare una lavorazione del tutto naturale, senza l’uso di additivi.
Per essere chiamato con la denominazione
“Dop”, il formaggio deve essere fatto rispettando stringenti regole. Innanzitutto deve essere
prodotto nella zona di origine, che comprende le province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Mantova alla destra del fiume Po e Bologna alla sinistra del fiume Reno: una superficie di circa 10.000 km quadrati. Inoltre, il Parmigiano Reggiano deve essere
realizzato con modalità artigianali riportate nel Documento Unico e nel rigoroso Disciplinare, che impongono precise metodiche produttive (standard di produzione), particolare dieta per le bovine (Regolamento per l’alimentazione delle bovine) e norme di utilizzo del marchio (Regolamento di marchiatura).
È prima di tutto una caratteristica microbiologica a legare il Parmigiano Reggiano alla sua zona di origine. Per la produzione infatti
si utilizza latte crudo prodotto esclusivamente in quel territorio. Inoltre, per fare il Parmigiano Reggiano
non si usano additivi.
LEGGI L'INTERVISTA AL PRESIDENTE DEL CONSORZIO NICOLA BERTINELLI:
Per informazioni:
www.parmigianoreggiano.com