Dai produttori locali all’export internazionale, ogni singolo anello della catena che compone la filiera agroalimentare nel settore caseario punta gli occhi da oggi a domenica su Bergamo. Non è un caso che il capoluogo orobico sia al centro di questa iniziativa che comprende macro-eventi come B2Cheese, il World Cheese Awards e il Progetto Forme. Bergamo infatti è capitale dei formaggi grazie alle sue 9 Dop riconosciute sulle 50 nazionali.
Il taglio del nastro
Alla Fiera questa mattina c’è stato il taglio del nastro di B2Cheese, la Fiera internazionale lattiero-casearia dedicata soprattutto agli addetti ai lavori. Un modo per confrontarsi, conoscere, condividere un’esperienza secolare che ultimamente sta conquistando i palati e le cucine più prestigiose a livello internazionale sulla spinta dell’epoca d’oro dell’enogastronomia.
«Finalmente il nostro formaggio viene valorizzato a dovere - ha detto il sindaco di Bergamo
Giorgio Gori - perché è un dato oggettivo che la nostra città sia una capitale in questo settore. Abbiamo costruito attorno a questo prodotto una dimensione comunicativa, culturale ed enogastronomica con una serie di eventi come B2Cheese, i World Cheese Awards con 3.800 formaggi in gara, e poi convegni, dimostrazioni e assaggi che terranno insieme gli aspetti scientifici, economici e più popolari. Per Bergamo è una bandiera il formaggio e da qui è nata l’idea di candidare Bergamo a Città creativa per la gastronomia Unesco che ha come cuore proprio il formaggio».
«Una proposta innovativa in termini di fiera - ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura
Fabio Rolfi - molto dinamica e in grado di proporre eventi che consentano ai produttori anche locali di comunicare con il mondo. Sarà un modo per comunicare la distintività dei formaggi italiani e lombardi; questa poi è una proposta in grado di leggere e valorizzare il territorio perché viene coinvolta tutta la filiera che termina poi nel prodotto finale del formaggio Dop che è in grado di generare valore aggiunto utile all’economia».
Presenti all’inaugurazione anche
Paolo Malvestiti (presidente della Camera di Commercio di Bergamo) che ha applaudito un’iniziativa in grado di «riportare Bergamo sotto ai riflettori». Con lui anche
Giovanna Ricuperati, vicepresidente di Confindustria Bergamo che ha esaltato il senso di unione e di partecipazione delle aziende bergamasche. Quindi
Francesco Maroni, il promotore di questa serie di iniziative: «Sono 110 le aziende che parteciperanno a queste giornate - ha detto - e per noi è motivo di grande orgoglio ospitarle nella nostra città e inserirle in un contesto culturale importante. Con queste giornate mostriamo al mondo uno spaccato reale e bello di tutta la filiera del latte».