Per diversi secoli il fagiolo cannellino di Atina ha rappresentato l'alimento principale degli abitanti del territorio. Ancora oggi buona parte delle tecniche di coltivazione utilizzate non sono cambiate: infatti il terreno, prima della semina non è fertilizzato, nemmeno con concime organico; il raccolto è fatto manualmente, le piantine vengono estirpate, unite in mazzetti ed essiccate mediante ventilazione naturale; infine la cernita finale, prima del confezionamento, è effettuata manualmente. Tutte particolarità, queste, che rendono il fagiolo di Atina Dop unico nel suo genere.